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Intervista

Tra champagne, cavalli e cieli stellati: gli incredibili segreti dei più famosi hotel di Monaco

Archivi Monte-Carlo Société des Bains de Mer Hôtel Hermitage Segreti
Archivi Monte-Carlo S.B.M. Foto di Jacques Enrietti - Hôtel Hermitage

Una statuetta di bronzo portafortuna, un giornale del 1909 dimenticato sotto una trave e un cognac di più di due secoli che riposa ancora nelle cantine della Société des Bains de Mer: l’Hotel Hermitage e l’Hotel de Paris ci svelano alcuni dei loro segreti…

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Da una ventina d’anni, Charlotte Lubert esplora gli angoli più reconditi e segreti degli stabilimenti del Gruppo Monte-Carlo Société des Bains de Mer, sperando ogni giorno di fare una nuova scoperta. La Responsabile del patrimonio non ha dubbi: questi luoghi hanno ancora tantissimi segreti da svelare.

“In occasione della recente ristrutturazione dell’Hotel de Paris, abbiamo ritrovato un giornale del 1909 nascosto sotto il tetto dell’edificio”

Charlotte Lubert, Responsabile del patrimonio del Gruppo Monte-Carlo Société des Bains de Mer
© Alizée Mosconi / Il ristorante Le Grill e il soffitto azzurro che ricorda un cielo stellato.

Parlare con “gli anziani”? Una vera fortuna! “La memoria di questi hotel è legata essenzialmente a quella dei dipendenti del gruppo”, afferma la monegasca appassionata da sempre di storia del Principato. Il suo bisnonno, infatti, non è alto che Louis Notari, l’ingegnere civile che ha regalato a Monaco il famoso giardino esotico.

Soffitti misteriosi

“In occasione della recente ristrutturazione dell’Hotel de Paris, abbiamo ritrovato un giornale del 1909 nascosto sotto il tetto dell’edificio”, racconta con entusiasmo Charlotte Lubert, ricordando che per alcuni operai lasciare una traccia del loro lavoro è una sorta di tradizione. “Nel 2018, abbiamo quindi chiesto a chi si è occupato del tetto di lasciare un nuovo giornale e una moneta da 2 euro sotto una delle cupole dell’edificio!”

© Alizée Mosconi / Fin dal 1959, nelle serate di bel tempo i ricchi decori che riproducono la volta celeste lasciano spazio all’incredibile spettacolo della Via Lattea.

I soffitti del ristorante Le Grill, adornati dalla riproduzione di una costellazione, nascondono un segreto più “meccanico”: dal 1959, infatti, il tetto si apre svelando la Via Lattea… “Un desiderio di Aristote Onassis, l’allora direttore della società”, precisa Charlotte Lubert. Nel 1976, il Principe Ranieri III e la Principessa Grace hanno scelto, invece, di festeggiare il loro ventesimo anniversario di matrimonio in un luogo più intimo, le cantine. Qui, riposano ancora bottiglie che possono definirsi storiche, come un cognac distillato nel 1800.

Riempire una vasca da bagno di champagne, cucinare dei gamberi con salsa Nantua alle 5 del mattino o ripulire i resti di sessanta bottiglie magnum rotte contro le colonne di marmo della sala da pranzo dell’Hotel de Paris, dopo un brindisi a dir poco esuberante! Da oltre una secolo, receptionist, cuochi e maître sono testimoni degli eccessi di certi clienti.

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© Alizée Mosconi / Bottiglie d’alcool esposte nell’American Bar dell’Hotel de Paris

A forza di essere accarezzata dai giocatori del Casinò superstiziosi, la zampa dell’animale è diventata sempre più lucida nel corso degli anni

Charlotte Lubert, Responsabile del patrimonio del Gruppo Monte-Carlo Société des Bains de Mer

Una sorprendente superstizione

© Alizée Mosconi / La zampa del cavallo di bronzo porterebbe fortuna…

Con sguardo fiero sopra il suo cavallo di bronzo, dal 1910 Luigi XIV accoglie i visitatori all’ingresso dell’Hotel de Paris. “A forza di essere accarezzata dai giocatori del Casinò superstiziosi, la zampa dell’animale è diventata sempre più lucida nel corso degli anni”, spiega Charlotte Lubert. “Si dice che la statuetta porti fortuna…”

“Prima del 1906, i clienti dell’Hotel Hermitage dovevano andare in carrozza dalla sala Belle Époque, dove si cenava, fino all’ala sud, dove c’erano le camere. In seguito, gli edifici sono stati collegati dalla Galleria dei Principi”, racconta Joël Ricard, Addetto alla direzione dell’Hotel Hermitage. In questo corridoio riccamente decorato, si possono ancora distinguere le aperture ad arco della facciata dell’antica scuderia.

Qualche metro più in là, il Giardino d’inverno e la sua ossatura in ferro stile Eiffel, con una vetrata luminosa ornata da girasoli, regalano un’acustica eccezionale: “numerosi musicisti vengono qui a suonare il piano, il contrabbasso o l’arpa”, rivela Joël Ricard. I visitatori si dilettano ad ascoltare qualche nota durante la colazione, sotto un imponente lampadario da cui, da oltre un secolo, sbocciano delicati fiori dorati con i loro petali in vetro.

Giardino d'inverno Vetrata Stile Eiffel Hotel Hermitage Société des Bains de Mer
© Alizée Mosconi / La vetrata stile Eiffel pervasa da una calda luce mediterranea.

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