Pubblicità »
Intervista

“L’AS Monaco nel cuore”: Mattia Rossi

Mattia-Rossi
Mattia Rossi, seduto sulla poltrona dell'AS Monaco allo stadio Louis-II (Foto DR)

Con la seria “L’AS Monaco nel cuore”, Monaco Tribune dà la parola ai tifosi più fedeli dell’ASM.

La nostra quinta intervista è con Mattia Rossi (38 anni), fedele sostenitore del club fin dall’infanzia e responsabile della sezione italiana del Club des Supporters de Monaco (CSM).

Pubblicità

Nato a Triora, sulle colline sopra Sanremo, questo panettiere e dirigente della squadra U14 dell’AS Monaco ci ha raccontato con il suo accento genovese la passione per il calcio e per il club della Rocca. Ecco alcuni estratti.

Come è nata la tua passione per l’AS Monaco?

Quando ero bambino, mio padre mi portava spesso allo stadio. Erano i tempi di Lilian Thuram ed Emmanuel Petit. Quando ho preso la patente, sono andato allo stadio più spesso. Negli ultimi dieci anni circa, mi sono abbonato e ho fondato un club di tifosi italiano (Liguria Biancorossa). Voglio condividere la mia passione per l’AS Monaco in Italia per portare nuovi tifosi allo stadio.

Visto che sei italiano e vivi in Liguria, non era più logico tifare Sampdoria o Genoa?

In famiglia seguiamo il Genoa. Ma il Monaco è più interessante, più accessibile e più adatto alle famiglie. Lo stadio Louis-II è ideale per i bambini. L’atmosfera non è così accesa come in Italia. E poi la Liguria condivide con il Principato una cultura comune. Il genovese non è tanto diverso dal monegasco. È questa storia comune che ci attrae.

mattia-rossi-groupe-supporters-ligurie
Liguria Biancorossa conta circa 25 membri (Foto DR)

Chi sono i tuoi idoli nell’AS Monaco?

Preferisco il club al singolo individuo. Soprattutto perché i giocatori restano sempre meno tempo con le squadre. Ma devo dire che ho apprezzato molto Andrea Raggi, perché era anche lui ligure. Ha dato il massimo in campo. Mi è piaciuto anche Fernando Morientes. Al momento mi piace molto Aleksandr Golovin.

Sembra proprio che non ti perda neanche una partita al Louis-II, salvo catastrofi.

(Ride) Sì, più o meno! Tra gennaio 2016 e ottobre 2019 ho assistito a 95 partite consecutive. Volevo superare il traguardo delle 100 partite, ma mi sono ammalato. Ho dovuto interrompere la mia serie…

Penso che se la squadra continuerà a giocare un ruolo di primo piano nel campionato e la società proseguirà le sue iniziative, in Italia potrà nascere una certa passione tra i giovani.

Perché non replicare la serie?

Sarà difficile raggiungere di nuovo le 95 partite (sorride). Ma ci proverò sicuramente!

Segui anche le trasferte?

Una volta all’anno. Per questa stagione ho già prenotato il viaggio a Tolosa il 20 dicembre. Per il resto, preferisco viaggiare in occasione della Coppa Europa. Sono stato a San Sebastian, a Londra… È una sorta di vacanza.

mattia-rossi-europe
Mattia Rossi allo stadio Anoeta durante la partita dei gironi di Europa League tra l’AS Monaco e il Real Sociedad (Foto DR)

Qual è il tuo ricordo più bello da fan dell’ASM?

Monaco-Real Madrid al Louis-II nel 2004, senza dubbio. Ho ancora il biglietto a casa. Lo terrò per il resto della mia vita. Vincere in casa, eliminare il Real Madrid dopo aver perso l’andata… È un ricordo indimenticabile.

Cosa pensi dell’attuale progetto del club?

Sono molto soddisfatto. Questa stagione il gioco è piacevole e abbiamo alcuni buoni giocatori. Il titolo mi sembra troppo complicato, con Parigi. Ma sono soddisfatto del progetto che il club sta portando avanti da diversi anni.

Con le tappe del Kids Tour che si sono tenute in Italia, sembra che il club stia cercando di avvicinarsi ai suoi giovani tifosi italiani. Cosa ne pensi di questa iniziativa?

Durante la campagna “Tous au Stade” (Tutti allo stadio), oltre 500 bambini sono venuti dall’Italia. Penso che se la squadra continuerà a giocare un ruolo di primo piano nel campionato e la società proseguirà le sue iniziative, in Italia potrà nascere una certa passione tra i giovani. Come ho detto prima, Genova è meno accessibile. A Monaco, invece, si fa di tutto perché ci si possa divertire allo stadio.

Qual è il tuo sogno?

Forse non la Champions League, dobbiamo essere realisti. Ma un trofeo europeo! Perché non l’Europa League? In Francia abbiamo vinto tutto quello che potevamo vincere, quindi una coppa europea sarebbe davvero una bella soddisfazione.