Il Principe Alberto II chiede un’alleanza mondiale per il clima: “La natura è la nostra più potente alleata”

In occasione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, il Principe Alberto II ha partecipato a una tavola rotonda sull’emergenza climatica con dirigenti politici, imprenditori e filantropi.
Mercoledì 24 settembre, all’Hotel Whitby si è tenuto un summit informale organizzato dall’ex Primo ministro britannico Tony Blair e dall’ex governatore della California Arnold Schwarzenegger. L’incontro ha riunito funzionari del governo, dirigenti d’impresa e filantropi per esaminare tre possibili vie d’azione: salvaguardia degli ecosistemi, innovazione tecnologica e mobilitazione degli attori privati.

Collaborazioni sempre più strette
Nel suo intervento, il Principe Alberto II ha difeso un approccio pragmatico alla crisi climatica. Il Sovrano ha insistito sul ruolo fondamentale svolto dagli oceani, dalle foreste e dalle zone umide nel catturare il carbonio, sottolineando al contempo la loro vulnerabilità. “La natura è la nostra più potente alleata nella lotta contro il cambiamento climatico… Ma la natura non può difendersi da sola. Dipende da tutti noi: comunità, istituzioni e organi decisionali. Nessuno può riuscirci da solo”, ha affermato, facendo appello alla coordinazione tra l’azione di governi, collettivi locali, aziende e fondazioni. Ha inoltre citato le iniziative monegasche, specialmente ReOcean Fund che finanzia progetti contro l’inquinamento da plastica e per il ripristino dell’ambiente marino, e ha fatto appello ai Fondi mondiali per le barriere coralline, creati dalla Fondazione Paul G. Allen, che unisce finanziamenti pubblici e privati.
La tavola rotonda ha confermato la volontà di collaborazione tra il Tony Blair Institute, la Schwarzenegger Climate Initiative e la Minderoo Foundation di Andrew Forrest sui temi dell’adattamento e del finanziamento per il clima.

Durante il suo soggiorno a New York, il Principe Alberto II ha inoltre incontrato Sonia Guajajara, ministro brasiliano dei Popoli Autoctoni, per discutere l’iniziativa “Foreste e Comunità” della sua Fondazione con sede a San Paolo.

Presso la Missione monegasca dell’ONU, ha infine ricevuto Asmita Satyarthi, rappresentante del Premio Nobel per la Pace 2014, la cui accademia forma giovani leader alla “compassione” di fronte alle ingiustizie sociali.