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Sébastien Pocognoli, l’allenatore dell’AS Monaco dalle idee audaci

Sébastien Pocognoli, l’allenatore dell’AS Monaco
Sébastien Pocognoli sostituisce Adi Hütter in panchina © AS Monaco

L’AS Monaco ha annunciato sabato sera l’arrivo del suo nuovo allenatore: Sébastien Pocognoli. Il tecnico belga, 38 anni, prende il posto di Adi Hütter.

Tre giorni dopo la partenza dell’allenatore austriaco, il club del Principato ha il suo successore. Si tratta del coach dell’Union Saint-Gilloise, campione del Belgio nella scorsa stagione, attuale capolista del campionato e impegnato in Champions League. Sébastien Pocognoli ha firmato un contratto fino a giugno 2027. Subentra ad Adi Hütter, arrivato nell’estate 2023, i cui ultimi risultati hanno spinto la dirigenza a porre fine al suo incarico.

Una dinamica sfavorevole

Con una sola vittoria nelle ultime cinque partite, in tutte le competizioni, l’ASM ha navigato a vista dall’inizio della stagione. Le pesanti sconfitte contro il Bruges nella prima partita di Champions League (4-1) e contro il Lorient in campionato (3-1) sono probabilmente state i punti di svolta nella mente della dirigenza. Fan di un gioco offensivo, l’ex allenatore del Francoforte faticava a proporre maggiore varietà nel gioco della squadra, rendendo la strategia troppo prevedibile agli occhi degli avversari.

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Inoltre, la gestione dei giocatori da parte di Hütter, in particolare degli attaccanti Eliesse Ben Seghir e Saïmon Bouabré, ceduti durante il mercato estivo, ha sollevato dubbi sulla sua capacità di far crescere i ragazzi. Le due partenze hanno scatenato la delusione dei tifosi più appassionati: amareggiati nel veder andare via i talenti del centro di formazione, da sempre parte integrante dell’identità del club, hanno chiesto l’allontanamento dell’austriaco. Regolarmente presente in tribuna, fin dalla pre-stagione, e spesso al Centre de Performance per diverse riunioni, il presidente Dmitri Rybolovlev sembrava ormai non più convinto dell’evoluzione del gioco del suo allenatore.

Principi di gioco chiari

Per ritrovare un’identità più in linea con la filosofia desiderata, i Rouge et Blanc precisano in un comunicato che Sébastien Pocognoli “si è distinto coniugando risultati sportivi a uno stile di gioco ambizioso e attraente”, durante il suo periodo nella capitale belga, dove è riuscito a conquistare il primo titolo del club dopo 90 anni. Un’impresa notevole, considerando la concorrenza di squadre come il Club Bruges e l’Anderlecht, economicamente più forti. Un traguardo che gli è valso anche il premio di allenatore dell’anno della Pro League.


L’ex terzino sinistro gode di un’ottima reputazione. “L’anno scorso ha conquistato tutti per il suo atteggiamento, le sue analisi… È rimasto sé stesso”, ha spiegato a Monaco-Matin Jean-François de Sart, suo ex allenatore e direttore sportivo allo Standard Liegi.

Soprannominato “Poco”, il nuovo allenatore dell’ASM ha principi di gioco ben definiti, basati su pressing e possesso palla. “Il calcio che amo è un calcio dominante, con e senza pallone. Pressing alto, contro-pressing, ma anche un vero controllo del possesso”, dichiara sul sito del club. “Era interessato e andava oltre il suo ruolo di calciatore. Parlava spesso con noi, rifletteva su cosa doveva fare lui e la squadra. Ha una stabilità, una capacità di analisi e un comportamento che oggi gli sono di grande aiuto, soprattutto come allenatore”, ha ricordato a L’Équipe José Riga, suo ex tecnico allo Standard Liegi.

Anche se Pocognoli ha solo un anno di esperienza come allenatore principale ad alto livello, la sua ascesa fulminea non sorprende chi lo conosce. “Ovunque è stato, è sempre stato capitano. Allo Standard, anche quando non aveva più un ruolo centrale in campo, era lui a tenere unito lo spogliatoio. Ha sempre avuto una visione più ‘intellettuale’ del calcio, quindi non è stata una sorpresa vederlo passare in panchina”, racconta una fonte vicina al club belga.

Un talento nella gestione dei giovani

Per Jonathan Lange, caporedattore della sezione sportiva del quotidiano belga La Dernière Heure, la parola che definisce meglio il nuovo allenatore dell’ASM è “intensità”. “In campo era un combattente, e pretende la stessa grinta dalle sue squadre.” Un allenatore in particolare ha segnato Pocognoli durante la carriera da giocatore: l’olandese Louis van Gaal, ai tempi dell’AZ Alkmaar. “Quando è andato al Bayern Monaco, io sono diventato un giocatore medio. Mi sono reso conto che un allenatore può farti superare i tuoi limiti. Mi piaceva così tanto allenarmi. Mi piaceva soffrire per migliorare. Mi piaceva quando mi criticava, perché mi motivava”, ha raccontato a Le Soir.

A convincere la dirigenza dell’AS Monaco è stata proprio la capacità di Pocognoli di far crescere e brillare i giovani. “Per me i giocatori sono artisti. E un artista, per fare una buona performance, deve sentirsi bene nel corpo e nella mente”, ha confidato a RTBF. Jean-François de Sart sottolinea inoltre il suo approccio umano: “È molto vicino ai suoi gruppi! La gestione umana è uno dei suoi punti forti”.

L’arrivo dell’ex giocatore dello Standard Liegi coincide con quello del suo vice, un volto noto: Kevin Mirallas, ex attaccante del Lille, lo affiancherà nel lavoro offensivo. Un’arma preziosa, considerando il ruolo che ha avuto nel successo degli attaccanti dell’Union Saint-Gilloise nella conquista del titolo lo scorso anno, e che potrà essere utile anche agli elementi offensivi dell’ASM.

Adattamento lampo

Solo quattro anni dopo la fine della carriera da calciatore, durante la quale ha disputato oltre 360 partite, Sébastien Pocognoli ha iniziato la sua nuova vita in panchina allenando diverse squadre giovanili, tra cui l’U21 dell’Union Saint-Gilloise, per poi assumere la guida di una squadra professionale poco più di un anno fa, con i risultati che conosciamo. Il suo arrivo nel Principato gli offrirà una visibilità maggiore, ma Jean-François de Sart crede nel suo successo: “Ha dimostrato il suo valore e ha tutte le carte in regola per riuscire. Dovrà adattarsi, ma credo che sia aperto a un approccio più moderno rispetto a quello che ha conosciuto in passato. Ha l’intelligenza e le competenze per farcela”.

Sébastien Pocognoli farà i suoi primi passi con l’AS Monaco già da martedì al Centre de Performance di La Turbie, prima della presentazione ufficiale. Dirigerà la sua prima partita sabato ad Angers (ore 19:00) per l’ottava giornata di Ligue 1, per poi affrontare il Tottenham in Champions League il mercoledì successivo (ore 21:00).