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Fast fashion nel mirino: l’Europa tassa i pacchi low-cost a partire da gennaio 2026

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I pacchi di valore inferiore a 150€ in arrivo dall'estero saranno ormai tassati dall'Europa © Pixabay

I deputati francesi hanno votato una tassa di due euro sui pacchi di valore inferiore a 150 euro provenienti da paesi extra UE. Una misura che colpisce direttamente le piattaforme cinesi di fast fashion.

Mercoledì sera l’Assemblea nazionale francese ha approvato l’introduzione di una tassa di due euro sui pacchi low-cost in arrivo dai Paesi extra-UE. Il testo ha ottenuto 208 voti a favore contro 87 contrari nell’ambito dell’esame del bilancio 2026. Questa tassa entrerà in vigore dal 1° gennaio 2026, nove mesi prima della maggior parte degli altri paesi europei. I dati giustificano l’urgenza della misura, spiega TV Monaco in un servizio dedicato all’argomento. Nel 2024 sono entrati in Europa 4,6 miliardi di pacchi di valore inferiore a 150 euro, ovvero più di 145 al secondo. Secondo la Commissione europea, il 91% proveniva dalla Cina. Finora queste spedizioni sfuggivano ai dazi doganali e ai controlli sistematici. Solo lo 0,125% dei pacchi è stato controllato lo scorso anno dalla dogana francese.

500 milioni per rafforzare i controlli

Il ministro dei Conti pubblici Amélie de Montchalin ha sostenuto che la tassa debba essere destinata a finanziare l’acquisto di scanner e l’assunzione di doganieri. Questa disposizione dovrebbe fruttare 500 milioni di euro all’anno. I fondi consentiranno di individuare i prodotti pericolosi o non conformi che circolano attraverso piattaforme come Shein e Temu. La tassa sarà riscossa attraverso il circuito dell’IVA, alimentato direttamente dalle piattaforme e non dai consumatori.