Allerta siccità nelle Alpi Marittime: quali restrizioni sono in vigore?
La prefettura ha adottato una serie di misure per combattere la carenza d’acqua.
La situazione è questa: nel dipartimento c’è un deficit idrico dal 40 al 60% inferiore rispetto al normale. Per questo, come prima cosa, il 9 marzo il prefetto delle Alpi Marittime ha attivato lo stato di vigilanza su tutta la regione. Gli ultimi dati hanno poi rivelato che le portate di alcuni fiumi nei bacini idrografici del Var, della Roya, del Brague e del Paillon sono in realtà al di sotto della soglia di allerta.
Di conseguenza, dal 25 marzo 98 comuni sono in allerta siccità, come Nizza, Antibes, Biot, Eze, Mentone e Beaulieu. Allo stesso modo, sono interessati anche i comuni confinanti con il Principato, Beausoleil, La Turbie, Cap d’Ail e Roquebrune. Il resto dei comuni del dipartimento è ancora in stato di vigilanza.
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Per far fronte a questa siccità, la prefettura delle Alpi Marittime ha adottato alcune misure per ridurre il consumo di acqua ad uso domestico, agricolo o industriale. In particolare, sono al momento vietati:
- L’irrigazione agricola, di spazi verdi, prati, stadi sportivi, campi da golf, giardini ornamentali e orti dalle 9:00 alle 19:00.
- Il lavaggio di autoveicoli e imbarcazioni (a motore e non), tranne che nelle stazioni professionali per il risparmio idrico
- Il lavaggio di strade, terrazzi e facciate che richiede un grosso impiego d’acqua
- Il riempimento di piscine private e centri termali
- Il riempimento e il livellamento di corpi idrici
- I giochi d’acqua
Anche le fontane restano chiuse. Potete trovare l’elenco completo dei divieti (e delle loro eccezioni) sul sito web della prefettura delle Alpi Marittime.