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AS Monaco: conoscete davvero la storia di Bouba?

Bouba
AS Monaco

Non se n’è più sentito parlare per molto tempo, ma Bouba, mascotte dell’AS Monaco dai primi anni ’70, ha fatto il suo grande ritorno nel 2016. Sebbene la sua storia celi ancora qualche mistero, Bouba è una fonte di aneddoti interessanti.

Come ha fatto questo simpatico elefante a diventare il volto dell’AS Monaco? Laurent Peyronel, direttore del giardino zoologico di Monaco, sospira: “Sono più di quarant’anni che me lo chiedo!”

Jean Petit, Jean-Luc Ettori, il club, i tifosi, la famiglia principesca… Laurent Peyronel ha chiesto a tutti, ma senza ottenere tante risposte. Ma perché un elefante dovrebbe chiamarsi Bouba, come l’orsetto del famoso cartone animato? (In italiano conosciuto come “Jacky, l’orso del monte Tallac”).

Buon-Nam, un dono dell’Imperatore del Vietnam al Principe Ranieri III

“Nel 1954, il principe Ranieri III ricevette in dono un elefante dall’imperatore del Vietnam, Bao-Daï”, racconta il direttore del giardino zoologico di Monaco.”Era una giovane cucciola di elefante chiamata Buon-Nam. I custodi la soprannominarono presto Bouna, in segno di affetto”.

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© DR

Un elefante. Bouna. Siamo nella giusta direzione. “Nel dicembre 1954, ha fatto il suo ingresso nel giardino zoologico. È stata una delle prime residenti”. L’elefantessa è rimasta nel parco fino al 1982, quando è stata trasferita in uno zoo del nord Italia, e si dice che fosse lei la responsabile di molti dei gol segnati dall’AS Monaco nel vecchio stadio Louis II.

Sarà una leggenda metropolitana? “Se vogliamo essere pragmatici, sì, lo è” sorride Laurent Peyronel. “È arrivata nel parco quando era molto piccola ed è stata messa nella parte alta. Dalla sua posizione non poteva vedere il prato”.

Bouna si divertiva a barrire a ogni gol dell’AS Monaco?

Ma una volta cresciuta, Bouna è stata spostata in un’altra zona del parco. “Lì era ancora più difficile che potesse vedere lo stadio…”Ma il terzo spazio occupato dall’elefante potrebbe contribuire ad alimentare la leggenda: “Da adulta, era stata messa in fondo al parco. Lì avrebbe potuto vedere il campo. Ma mi viene difficile crederci”.

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© DR

Il fatto che abbia barrito a un gol dell’AS Monaco potrebbe essere stato un caso. Questa è l’ipotesi”più credibile” secondo Laurent Peyronel, che ha chiesto a diversi ex giocatori se avessero mai sentito parlare dell’animale. Ma anche in questo caso, i ricordi e le risposte scarseggiano.

“Mi piacerebbe avere tutte queste risposte”, afferma il direttore del giardino zoologico. E lo stesso vale per molti tifosi. Se avete qualche informazione, foto, video o aneddoti, non esitate a inviarci le vostre testimonianze all’indirizzo contact@monaco-tribune.com


Qual è il ruolo di Bouba?

Strappare un sorriso ai bambini. È questo il compito principale di Bouba. Sempre presente allo stadio Louis II, soprattutto vicino alla tribuna Munegu Family, la mascotte dell’AS Monaco è un amante dei selfie. Il simpatico elefante non si perde neanche gli eventi di beneficenza del club e accompagna l’AS Monacoeur durante le sue attività.

© AS Monaco

Di recente, Bouba ha presenziato alla partenza dell’AS Monaco Kids Tour, oltre ad aver eseguito alcuni trick sugli sci lo scorso inverno al Sunset Park – Snowpark di Chamrousse, in occasione dell’inizio delle Olimpiadi invernali. Un’agenda fitta di impegni per questo elefante chiamato Bouba, un nome che vuole rendere omaggio alla sua sorella maggiore… una certa Bouna.