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Cosa succede agli oggetti confiscati all’aeroporto di Nizza?

Aeroporto Nizza Costa Azzurra coronavirus
© Aeroporti della Costa Azzurra

Pochi lo sanno, ma sono destinati a una buona causa.

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Chi non si è mai ritrovato nella situazione di passare il proprio bagaglio ai controlli e doversi separare dalla propria crema o dal proprio profumo preferito? Perché sì, purtroppo sono consentiti un massimo di 100 ml per liquido. Non importa quante volte ce l’abbiano ripetuto, capita comunque. Ma dove finiscono i nostri oggetti confiscati? All’aeroporto di Nizza, non certo nell’immondizia, anzi. Vengono recuperati e distribuiti ai Restos du Coeur.

Nata lo scorso marzo, la collaborazione – senza precedenti in Francia – tra l’aeroporto e l’associazione fondata da Coluche, attore comico francese, ha riscosso un grande successo. Ora la direzione ha deciso di rendere l’iniziativa permanente e di estenderla a tutti i terminal dell’aeroporto (finora il sistema riguardava solo il terminal 2).

22.000 prodotti raccolti

In 8 mesi sono stati raccolti quasi 22.000 prodotti, alimentari e non, che sono stati donati ai più bisognosi. François Chantrait, responsabile della comunicazione di Restos du cœur 06, vede questa collaborazione come una grande opportunità.

“I prodotti recuperati sono una piacevole aggiunta al cesto settimanale che offriamo alle persone che accogliamo: gastronomia, prodotti per l’igiene e la cosmesi, dolci vari, ecc. È un piccolo “extra” che viene apprezzato dai più vulnerabili, con una vita quotidiana difficile Si tratta inoltre di una collaborazione virtuosa dal punto di vista della gestione sostenibile dei rifiuti.”

Anche il presidente del consiglio di amministrazione degli Aeroporti della Costa Azzurra, Franck Goldnadel, sembra essere d’accordo. Ritiene infatti che “gli sprechi non siano più tollerabili” e non nasconde un certo orgoglio per la soluzione messa in atto.

Una soluzione in cui ci guadagnano tutti anche i viaggiatori, che troveranno meno difficile separarsi dai loro prodotti.