Pubblicità »
Pubblicità »
Analisi

Monaco e la lista grigia europea: una procedura automatica preannunciata

ministere d'etat monaco
Ministero di Stato di Monaco © Monaco Tribune

Di fronte all’attesa iscrizione nella lista europea dei Paesi a “rischio elevato” di riciclaggio, il Principato ribadisce con fermezza la propria volontà di adottare tutte le misure necessarie per riconquistare rapidamente una reputazione finanziaria impeccabile.

Martedì, la Commissione europea ha annunciato l’inserimento di Monaco nella lista dei Paesi a “rischio elevato” di riciclaggio di denaro. Una decisione che rientra nella logica istituzionale dell’UE: «Secondo la metodologia seguita sistematicamente dalla Commissione europea, i Paesi terzi inseriti nella lista grigia del GAFI – come accaduto per Monaco nel giugno 2024 – vengono successivamente iscritti nella lista equivalente dell’Unione europea», spiega il Governo del Principe nel suo comunicato.

Un’iscrizione, quindi, attesa ma non ancora definitiva: «Il Governo monegasco prende atto di questo aggiornamento già annunciato, che porterebbe all’inserimento di Monaco nella lista dell’UE, salvo diversa decisione del Parlamento europeo o del Consiglio dell’Unione europea».

Progressi già riconosciuti

La risposta del Principato non si fa attendere. Lontano dal farsi scoraggiare, Monaco rivendica i progressi significativi già ottenuti. I numeri parlano chiaro: nel dicembre 2024, MONEYVAL ha riconosciuto che il Paese è conforme a 39 delle 40 raccomandazioni del GAFI, prova concreta dell’impegno assunto sul fronte della conformità tecnica.

«Con l’obiettivo di uscire dalla lista grigia nel più breve tempo possibile, il Principato conferma la propria determinazione a portare avanti le iniziative previste dal Piano d’Azione del GAFI, rispettando le scadenze stabilite», prosegue la nota ufficiale, che annuncia un momento cruciale durante la plenaria congiunta GAFI–MONEYVAL in programma dal 10 al 13 giugno a Strasburgo.

Il sostegno del Consiglio Nazionale

Il presidente del Consiglio Nazionale, Thomas Brezzo, ha espresso pieno sostegno all’azione governativa: «Mi impegno affinché l’Assemblea resti pienamente mobilitata al fianco del Governo, che dovrà adottare tutte le misure necessarie per dimostrare l’efficacia del nostro sistema di lotta al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo, con l’obiettivo di uscire dalla lista grigia del GAFI già a giugno 2026».

Un impegno che va di pari passo con un messaggio chiaro agli operatori economici del Principato: «Desidero rinnovare il mio sostegno a tutti gli attori economici che ogni giorno si impegnano attivamente nella lotta contro il riciclaggio di denaro», ha aggiunto Brezzo, riconoscendo le sfide quotidiane che questi si ritrovano ad affrontare.

Monaco e la “lista nera” europea: Pierre-André Chiappori attacca il “giornalismo estremista”

Un’urgenza legislativa

Per concretizzare queste ambizioni, i Consiglieri Nazionali chiedono al Governo di accelerare i tempi. «Le Consigliere e i Consiglieri Nazionali sollecitano ancora una volta il Governo a presentare al più presto i testi di legge necessari affinché gli attori coinvolti possano raggiungere gli obiettivi richiesti», affermano con decisione.

Oggi, forte di un impianto normativo considerato «pienamente conforme agli standard internazionali», Monaco concentra i propri sforzi sull’efficacia concreta del proprio dispositivo anti-riciclaggio, determinata a riconquistare un posto di primo piano tra le piazze finanziarie più rispettate d’Europa.