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A Monaco, i genitori dello stesso sesso non beneficiano di alcun riconoscimento legale

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L’esponente del Consiglio nazionale Béatrice Fresko-Rolfo chiede al governo di modificare il quadro amministrativo per garantire ai genitori dello stesso sesso pari diritti nei confronti dei loro figli nel Principato © Pixabay

Le famiglie omogenitoriali di Monaco, che si sono sposate all’estero, crescono insieme i figli nel Principato: ma per la legge monegasca esiste solo il genitore biologico, creando un vuoto giuridico denunciato da una rappresentante politica.

Difficoltà quotidiane per le famiglie omogenitoriali

Laure vive a Monaco con la moglie, monegasca, e il loro bambino. Sebbene la coppia si sia sposata in Francia, la realtà giuridica nel Principato resta implacabile. “Non ho alcun diritto legale su mio figlio e questo crea problemi a scuola”, racconta ai microfoni di TV Monaco. La legge monegasca riconosce infatti solo il genitore biologico, lasciando l’altro membro della coppia in un totale vuoto giuridico. Dal 2019, Monaco autorizza il contrat de vie commune (contratto di vita comune) per coppie sia omosessuali che eterosessuali: una soluzione che concede alcuni diritti in materia di successione o di assistenza sanitaria, ma che non tratta la gestione dei figli. Il genitore non biologico non può prendere decisioni mediche, né occuparsi di pratiche scolastiche, né ottenere automaticamente l’affidamento in caso di decesso del partner.

Béatrice Fresko-Rolfo, membro del Consiglio nazionale e presidente della commissione per i diritti delle donne, della famiglia e della parità, si batte per cambiare questa situazione. “Si tratta di una falla giuridica, dobbiamo lavorarci per il bene superiore del bambino”, ha dichiarato a ottobre. La soluzione dell’esponente è l’adozione, che permetterebbe alle famiglie omogenitoriali di aver riconosciuto il legame tra il figlio ed entrambi i genitori.

Di recente è nata a Monaco l’associazione Mon’Arc en Ciel, che si impegna a rappresentare e sostenere la comunità LGBT+, raccogliendo testimonianze e documentando le difficoltà quotidiane che questa si ritrova ad affrontare. La questione dell’inclusione dei giovani LGBT+ nel Principato resta tuttavia un tema delicato: la prima associazione LGBT+ del paese fatica ancora oggi a ottenere progressi concreti.