AS Monacœur: quando l’AS Monaco trasforma il suo territorio, un’iniziativa alla volta
In meno di dieci anni, AS Monacœur è diventato molto più di un semplice programma cittadino.
Lanciato nel 2018 su iniziativa del presidente Dmitri Rybolovlev, AS Monacœur è il programma di impegno sociale dell’AS Monaco. Riunisce sotto un’unica bandiera tutte le azioni solidali del club che ruotano attorno a quattro pilastri: prossimità, educazione, salute e ambiente.
A meno di dieci anni dalla sua creazione, il programma è diventato un punto di riferimento per il territorio: ogni anno vengono realizzate più di 100 iniziative in uno spazio particolarmente compatto, raggiungendo oltre 10.000 bambini, una portata rara nel calcio francese. Questo approccio, basato sulla convinzione che il calcio possa cambiare delle vite, è ormai riconosciuto anche a livello europeo: da due stagioni, AS Monacœur ha fatto la sua comparsa sul retro della maglia europea del club.
Prossimità: raggiungere chi non può andare allo stadio
Il primo pilastro, quello della prossimità, parte dall’idea che non tutti possano recarsi allo Stadio Louis-II, ma che il club possa andare incontro a tutti. Il Kids Tour ne è l’esempio più evidente. Dal 2022, questa tournée attraversa le città della regione PACA, e di recente anche diversi comuni della Liguria, dove l’AS Monaco può contare su un pubblico affezionato.
A ogni tappa, una piazza, un porto o un campetto si trasformano in un piccolo Louis-II. I bambini accorrono, le famiglie si riuniscono e, dettaglio essenziale, i giocatori della prima squadra o dell’Academy partecipano all’evento, firmano autografi, scattano foto. La loro presenza fa spesso la differenza. In queste tre edizioni, più di 10.000 bambini hanno preso parte al Kids Tour.

Il Villaggio d’Estate al Port Hercule è un prolungamento di questa dinamica. Campi 3 contro 3, laboratori sportivi, incontri con i giocatori: cinque settimane di attività gratuite che nel 2025 hanno attirato migliaia di famiglie.
Educazione: trasmettere valori, non dare istruzioni
La Munegu Cup è diventata un appuntamento imperdibile per le classi di CE2 del Principato. Ogni anno, circa 400 studenti calcano il prato dello Stadio Louis-II, scoprono gli spogliatoi e si avvicinano, attraverso lo sport, ai valori che il club desidera trasmettere. Organizzata in collaborazione con il Dipartimento dell’Educazione Nazionale, della Gioventù e dello Sport (DENJS), questa competizione rappresenta un vero progetto educativo. Rémy Garoscio, della DENJS, lo ha sintetizzato così: “La Munegu Cup è prima di tutto un progetto educativo. Trasmette solidarietà, umiltà e perseveranza”.
Nell’ultima edizione, il presidente Rybolovlev ha consegnato personalmente il trofeo alla scuola Saint-Charles insieme al capitano Denis Zakaria. Un modo per ribadire, ancora una volta, che la presidenza del club è coinvolta direttamente in questa dimensione.

Il programma ÜNSEME, sviluppato con la Ligue Méditerranée, il District Côte d’Azur e diversi comuni di PACA e Liguria, crea un legame duraturo con i club dilettantistici. “Questo programma nasce dalla volontà di sostenere i club della nostra regione e condividere il nostro know-how”, ha spiegato il club.
L’ÜNSEME Cup riunisce ogni anno adolescenti provenienti da decine di comuni. Per alcuni di loro, è la prima esperienza all’interno delle strutture di un club professionistico. L’iniziativa Tous au Stade (Tutti allo stadio), realizzata con la Ligue Méditerranée e il District Côte d’Azur, ha permesso a più di 5.000 giovani tesserati, tra cui 2.500 solo durante AS Monaco–Strasburgo nell’aprile 2025, di assistere gratuitamente a un match di Ligue 1.


Salute: ridare coraggio a chi l’ha perso
Il pilastro salute rappresenta l’aspetto più umano di AS Monacœur. Da diversi anni, il club è strettamente legato al Centro Ospedaliero Principessa Grace (CHPG), in particolare al reparto pediatrico dove visite sono ormai diventate un appuntamento atteso. Lo scorso febbraio, l’ex attaccante Breel Embolo e il direttore generale del club Thiago Scuro hanno trascorso un’intera mattinata in ospedale. “Questi momenti sono più importanti del calcio”, ha dichiarato il giocatore.

La collaborazione con il CHPG si è inoltre consolidata, da gennaio 2024, con la consegna di kit nascita del club a tutti i neonati con almeno un genitore monegasco o residente nel Principato. Un’iniziativa che sottolinea l’impegno del club sin dai primissimi istanti di vita a Monaco.
Il club partecipa inoltre ogni anno alla raccolta di sangue organizzata dal CHPG, un appuntamento ormai immancabile. Rinnovata per il quarto anno consecutivo e ormai parte integrante del calendario istituzionale dei Rouge & Blanc, l’iniziativa è fondamentale per un territorio che richiede tra 4.500 e 5.000 sacche di sangue all’anno.
“Il sostegno dell’AS Monaco è importante”, sottolinea la dottoressa Mélanie Rinaudo, responsabile del centro trasfusioni del CHPG. “Grazie alla collaborazione con il club riusciamo a realizzare una bella raccolta e a sensibilizzare sull’importanza delle donazioni del sangue, con un aumento delle prenotazioni spontanee nelle settimane successive”.

Il club sostiene inoltre diverse associazioni locali attive nel campo della salute. La Fondazione Flavien, impegnata nella lotta contro i tumori pediatrici, è stata protagonista di una giornata dedicata durante la partita contro il Nantes nel febbraio 2025, in occasione della Giornata Internazionale del Cancro Infantile. I giocatori hanno indossato una maglia speciale con il logo della fondazione e durante tutta la partita hanno diffuso messaggi di sensibilizzazione.
Allo stesso modo, l’associazione monegasca Écoute Cancer Réconfort è stata posta sotto i riflettori durante la partita contro il Tolosa nell’ottobre 2025, per la campagna Ottobre Rosa. Valérie Barilaro, presidente dell’associazione, ha dato il calcio d’inizio simbolico del match. I giocatori hanno indossato una maglia rosa speciale durante il riscaldamento, mentre tutta la delegazione del club ha sfoggiato dei nastri rosa per sensibilizzare sulla prevenzione del cancro al seno.
Il programma MyWish, lanciato nel 2019, incarna l’essenza stessa di questo pilastro. Tantissimi bambini hanno beneficiato dell’iniziativa che consente a giovani tifosi in situazioni delicate di vivere momenti straordinari all’interno del club. L’esempio più recente è quello di Ezekiel, 13 anni, arrivato da Avignone con gravi problematiche dovute a serie ustioni, che ha vissuto a novembre 2025 una “bellissima serata” allo Stadio Louis-II. Il bordocampo, l’incontro con i giocatori, l’ingresso negli spogliatoi: momenti che superano di gran lunga il semplice sport.

La grande innovazione è arrivata però con il robot Awabot, sviluppato dall’azienda omonima, che permette ai bambini ricoverati di vivere una partita in prima persona dalla loro stanza. Il primo beneficiario, il piccolo Kousay, ricoverato all’ospedale Lenval e grande tifoso dell’AS Monaco, ha potuto muoversi virtualmente nei corridoi e salutare i giocatori. Il suo commento, “È stato troppo bello!”, riassume perfettamente l’impatto dell’iniziativa.
Ambiente: sensibilizzare fin da piccoli
Il quarto pilastro dell’AS Monacœur si concretizza nel Ruches Rouges & Blanches, un programma lanciato nell’estate 2022 con Terrae, la fattoria urbana fondata da Jessica Sbaraglia. L’obiettivo è contribuire “in modo umile ma concreto” alla protezione delle api, fondamentali per la biodiversità del Principato. Per ogni dieci gol segnati in Ligue 1, viene installata una nuova arnia nelle fattorie Terrae: oltre 500.000 api sono già state accolte.

Anche i giovani dell’Academy partecipano al programma. Gli U16 hanno recentemente visitato la fattoria, osservato l’apiario e parlato con Jessica Sbaraglia del ruolo delle api e della produzione del miele Rouge & Blanc, una parte del quale viene offerta ai club avversari. Durante la visita, la fondatrice ha ricordato: “Questo ci permette di riconnetterli a quelle risorse che sono alla base della loro alimentazione”.
Attraverso queste iniziative, l’AS Monaco vorrebbe sensibilizzare i bambini su quanto sia importante proteggere gli esseri viventi e integrare progressivamente la dimensione ambientale nel proprio impegno sociale.
Un impatto che dura nel tempo
La forza del programma risiede nel modo in cui queste iniziative si inseriscono nella vita quotidiana del territorio, nella solidità delle collaborazioni con le istituzioni locali, nella semplicità dei gesti del club e nella continuità del suo impegno. “I riscontri dei nostri tifosi sono positivi, così come quelli dei nostri partner che anno dopo anno rinnovano la loro fiducia per continuare a crescere insieme”, afferma il club.
Per la stagione 2025–2026, diversi appuntamenti chiave continueranno a scandire questo impegno: dalla quarta edizione del Kids Tour alle nuove edizioni della Munegu Cup e della ÜNSEME Cup, passando per le iniziative Tous au Stade durante le vacanze di Ognissanti e di Pasqua.

“L’obiettivo è consolidare i progetti esistenti, cercando di migliorarli ogni anno, e far sì che le diverse componenti del club facciano sempre più loro il programma”, spiega l’organizzazione.













