Monaco e la Famiglia Principesca celebrano insieme la Festa Nazionale tra emozione e tradizione
Tra solennità religiosa e sfilata militare, il 19 novembre il Principato ha reso omaggio al Principe Alberto II. Un’edizione segnata dalla presenza eccezionale di una delegazione italiana, in occasione dei 150 anni di relazioni diplomatiche con il paese vicino.
Bandiere monegasche che sventolano, folla appoggiata alle transenne, maxi-schermo installato vicino alla statua di François Grimaldi: martedì mattina, Place du Palais vibrava dei colori del Principato. Per questa Festa Nazionale 2025, Monaco ha dato il massimo, con il fervore patriottico attorno alla Famiglia principesca che si è unito a una dimensione internazionale grazie alla partecipazione molto apprezzata della Fanfara del 3° Reggimento dei Carabinieri della Lombardia.
Una messa solenne per dare il via ai festeggiamenti
Le prime note dell’organo della Cattedrale di Monaco risuonavano già alle 9:30 per accogliere la Famiglia Principesca. Il Principe Alberto II e la Principessa Charlène, seguiti dai membri della famiglia sovrana, hanno assistito alla messa celebrata da Dominique-Marie David, arcivescovo di Monaco, alla presenza del Nunzio Apostolico, Martin Krebs.



Sotto le volte dell’edificio centenario, l’Orchestra Filarmonica di Monte-Carlo accompagnava la Maîtrise della Cattedrale e i Petits Chanteurs de Monaco, diretti da Pierre Debat, maître de chapelle del Palazzo del Principe. La soprano Virginie Maraskin ha interpretato il Te Deum, un momento particolarmente intenso che ha preceduto l’uscita in processione del corteo principesco. “È la prima volta che vedo il Principe”, racconta una villeggiante della Vandea, bandierina alla mano sul sagrato. “Non sapevo che oggi fosse la Festa Nazionale. Io e i miei amici siamo venuto a Monaco per la giornata. Una bellissima sorpresa!”.
Onori militari e omaggio all’Italia
Poco dopo le 11, la Corte d’Onore del Palazzo ha ospitato la prima presa d’armi, trasmessa in diretta sul maxi-schermo installato sulla piazza. Con grande precisione, il Principe Sovrano ha consegnato i gradi a 31 militari della Forza Pubblica promossi nell’ultimo anno, prima di insignire tre membri del Corpo dei Carabinieri e dei Vigili del Fuoco con l’Ordine di San Carlo. Sedici membri del personale del Palazzo hanno inoltre ricevuto le Medaglie d’Onore e del Lavoro, a riconoscimento della loro dedizione.


Ma l’evento più significativo di questa edizione si è svolto subito dopo su Place du Palais, quando i vari membri della Famiglia principesca sono apparsi ai balconi per salutare la folla. Per celebrare i 150 anni della rappresentanza diplomatica di Monaco in Italia, il Principe Alberto II ha voluto invitare una delegazione di 33 musicisti della Fanfara del 3° Reggimento dei Carabinieri della Lombardia. Sotto la direzione del Maggiore Luca Leccese e del Maresciallo capo Andrea Bagnolo, la prestigiosa formazione ha unito i propri ottoni a quelli dell’Orchestra dei Carabinieri del Principe per un intermezzo musicale inedito.
Le musiche della tradizione italiana – dalla marcia trionfale dell’Aida di Verdi a Funiculì Funiculà di Denza, fino all’immancabile ’O Sole Mio – sono riecheggiate sulla piazza, creando un ponte musicale tra le due nazioni. Un momento di comunione, prova della profondità dei legami che uniscono il Principato e la Repubblica Italiana da quasi un secolo e mezzo.





Una partecipazione popolare unanime
“Fin da piccola partecipo alla Festa Nazionale con i miei genitori e oggi con mio figlio”, racconta Annick, residente monegasca, con la voce carica di emozione. “È una giornata magica. Vedere il Principe e la sua famiglia al balcone è un onore immenso. Questa famiglia è piena di bontà e sincerità. Lo dico col cuore”.
Una forte cultura della famiglia che emerge anche dalle parole di Sylvie, madre di un carabiniere, accompagnata dalla nuora Coralie e dai suoi nipoti. “La cultura nazionale si tramanda. Essere riuniti in famiglia in questo giorno è sinonimo di una grande comunione”, spiega, mentre Coralie aggiunge: “I bambini sono davvero fieri di vedere il loro papà sfilare”.




L’attaccamento al Principato si rivela altrettanto vivo tra le giovani generazioni. Nour, studentessa del collège FANB, brandisce una bandierina su cui si legge “Viva il Principe, viva la Principessa, Gabriella e Jacques”. “Per me è una festa importante perché studio il monegasco dalla CM1 e qui ritrovo le mie vecchie maestre e alcuni ex compagni” racconta. Accanto a lei, il giovane Jad, discendente di Louis Notari – celebre promotore dell’identità monegasca – grida con entusiasmo “Daghe Munegu!” agitando la sua bandiera. “A casa saluto mio padre in monegasco tutto l’anno”, racconta questo giovane appassionato di cultura locale, deciso a perpetuare le tradizioni del Paese anche oltre la Festa Nazionale.
La Principessa Charlène premia il talento degli studenti del Principato
Una macchina ben rodata
Dietro questa celebrazione impeccabile, decine di volontari hanno lavorato nell’ombra. “È da 17 anni che seguo la Festa Nazionale dietro le quinte come volontaria alla Croce Rossa”, ci spiega Martine con gentilezza, talkie-walkie alla mano. “Siamo operativi dalle 8 del mattino per la sicurezza e per fortuna non c’è stato alcun incidente”.
Tra il suono degli stivali e dei saluti militari, la sfilata dei Carabinieri del Principe, dei Vigili del Fuoco, della Direzione della Sicurezza Pubblica e dell’Amministrazione Penitenziaria ha concluso la mattinata di celebrazioni, per poi lasciare il posto alla Fanfara italiana che ha chiuso il corteo sulle note della Vecchia Marcia Militare.
Dalla Bretagna alla Calabria: 150 siti Grimaldi celebrati dal Principe Alberto II
Il tradizionale «Urrà!» della folla è risuonato all’evocazione dei 20 anni di regno del Principe Alberto II. Infine, dopo le ultime note di 1941 di John Williams, che segnavano lo scioglimento delle truppe, il Principato ha potuto proseguire le celebrazioni serali con lo spettacolo Bonsoir Monte-Carlo, omaggio a Joséphine Baker, al Grimaldi Forum.













