Pubblicità »
Pubblicità »
Foto

Un paesaggio da cartolina: il Larvotto

il-larvotto-monaco
Jean-Paul Bascoul

Riscoprite la storia dei vostri quartieri preferiti attraverso le immagini. Oggi è il turno dell’inconfondibile Larvotto.

Pubblicità

L’estate comincia a fare capolino e i turisti iniziano a occupare la splendida spiaggia del Larvotto. Ma il quartiere non è sempre stato come lo conosciamo oggi e nel corso dell’ultimo secolo ha subito lavori importanti che ne hanno cambiato l’aspetto.

Inizialmente era un quartiere poco abitato con una semplice spiaggia di ciottoli. Il Larvotto, infatti, era una zona paludosa poco igienica. Quasi deserto alla fine del XVII secolo (erano censiti solo due abitanti), il quartiere si è sviluppato con l’arrivo dei turisti e delle successive costruzioni. Chiamato all’inizio “Mouettes”, ha poi preso l’appellativo di “Bas-Moulins” e infine il suo nome definitivo di Larvotto.

larvotto-les-bas-moulins-1919
© Jean-Paul Bascoul – Il Larvotto nel 1919

Negli anni ’30 avviene una delle tre maggiori trasformazioni del quartiere, soprattutto della spiaggia. Viene infatti costruito un muro di contenimento per separare la spiaggia e “i bagni del Larvotto” dal Boulevard des Bas-Moulins.

bains-larvotto-1930
© Jean-Paul Bascoul – Il Larvotto negli anni ’30

Negli anni 50′ la spiaggia è ancora di ciottoli.

larvotto-fine-anni-50
© Jean-Paul Bascoul – Il Larvotto alla fine degli anni ’50

Sarà il Principe Ranieri III a portare avanti la metamorfosi più evidente. Nel 1961, il “Principe costruttore” decide di costruire un’estensione di 54 000m² sul mar Mediterraneo.

costruzione-estensione-larvotto-1960
© Jean-Paul Bascoul – Il Larvotto durante i lavori per l’estensione negli anni ’60

I lavori terminano nel 1963 e due anni dopo, nel 1965, cominciano le modifiche alla spiaggia del Larvotto, che prenderà la forma che conosciamo oggi. La sabbia prende il posto dei ciottoli e vengono posizionati dei frangiflutti per proteggere la spiaggia dalle onde. Dieci anni dopo, su questa estensione viene costruito lo Sporting Monte-Carlo, che sarà inaugurato nel 1974.

larvotto-anni-70
© Jean-Paul Bascoul – Il Larvotto alla fine degli anni ’70

Durante gli ultimi anni del XX secolo, la spiaggia del Larvotto non subisce grossi stravolgimenti. Spuntano solo gli edifici che sembrano gareggiare in altezza. Nel 2005, invece, il Monte-Carlo Bay Hotel & Resort porterà il suo stile neoclassico sull’estensione sul mare, proprio accanto allo Sporting.

larvotto-fine-anni-2000
© Jean-Paul Bascoul – Il Larvotto alla fine degli anni 2000

Oggi, la spiaggia del Larvotto è stata da poco rinnovata dall’architetto Renzo Piano. Ha conservato la sua forma particolare ma ha subito qualche modifica architettonica per mettere in risalto i negozi. Intervistate da Monaco Tribune, la maggior parte delle persone che lo frequentano si ritengono soddisfatte da questo nuovo complesso balneare</a>, anche se lamentano l’attuale assenza di vegetazione.

larvotto-inaugurazione-spiaggia-complesso-balneare
© Governo del Principe – Il Larvotto oggi

Ma il Larvotto non ha ancora finito di mutare forma. Non lontano dalla spiaggia, è in costruzione una nuova estensione sul mare nell’Anse du Portier. Con l’inaugurazione prevista nel 2025, questa nuova area consentirà al Principato di guadagnare sei ettari.

Monaco a beaucoup évolué tout au long du 20ème siècle, le quartier du Larvotto témoigne de ces changements. Le reste de la ville n’est pas en reste et si vous souhaitez en découvrir plus, un groupe de passionnés, administré par Jean-Paul Bascoul, s’est réuni sur Facebook pour partager leurs anciennes photos de la Principauté : Monaco4Ever.

Monaco è stata in continua evoluzione per tutto il XX secolo e il quartiere del Larvotto è una testimonianza di questi cambiamenti. Anche il resto della città non è da meno e se vi interessa saperne di più, vi consigliamo il gruppo Facebook, amministrato da Jean-Paul Bascoul, Monaco4Eve, dove diversi appassionati condividono le vecchie foto del Principato.

Inviateci anche voi le vostre foto di come ricordate il Larvotto sul nostro gruppo Facebook o per email: contact@monaco-tribune.com