Villa Victoria: un aiuto per ristrutturare questo rifugio sicuro e salvare vite

In un luogo tenuto segreto, donne e bambini vittime di violenza trovano protezione e una nuova speranza. Oggi, questo rifugio ha bisogno del vostro aiuto per continuare a offrire accoglienza e sicurezza.
Nascosta nel cuore delle Alpi Marittime, Villa Victoria è una casa di accoglienza gestita dall’associazione ALC (Agir pour le Lien social et la Citoyenneté). Questo edificio d’epoca è diventato un punto di riferimento per le donne e i bambini in fuga da situazioni familiari violente. Ma ora, questa struttura ha urgente bisogno di importanti lavori di ristrutturazione.
“I lavori di ristrutturazione ci permetteranno di garantire più sicurezza, migliorare il benessere delle residenti e accogliere un numero maggiore di vittime,” spiega l’associazione ALC.
Un modello unico nel suo genere per ricominciare
Villa Victoria offre un’accoglienza semi-collettiva, diversa da quella di molte altre strutture in cui le ospiti sono alloggiate in appartamenti sparsi. Qui, invece, vivono tutte sotto lo stesso tetto.
“Ognuna ha un monolocale con angolo cottura e bagno, così può restare isolata nei primi tempi, se lo desidera. Ma tutti questi piccoli alloggi si trovano nello stesso edificio. Ci sono anche tanti spazi comuni: un ampio giardino, una cucina, un salotto… ambienti che aiutano a ritrovare gradualmente una dimensione sociale, fondamentale per tornare alla vita quotidiana e al lavoro,” spiegano da ALC.
Testimonianze toccanti che infondono speranza
Maria è arrivata a Villa Victoria con i suoi tre figli dopo essere fuggita da un marito violento. “Ci vuole coraggio per andarsene. La violenza non fa bene, né alla donna né ai figli. Serve ritrovare la serenità. A Villa Victoria ho ricominciato da capo. Ora sono pronta a tornare al lavoro. E oggi non ho più paura”, ha detto.
Grazie al percorso di sostegno costruito dallo staff multidisciplinare della struttura, Maria ha ritrovato la sua indipendenza e ha trovato un impiego. Con i suoi bambini si è trasferita a oltre 200 km, pronta a iniziare una nuova vita.
Il nostro territorio è tra i più colpiti da questa piaga
Un progetto di ristrutturazione ambizioso, ma necessario
“Nel 2023, 93 donne sono state vittime di femminicidio da parte del partner e 271.000 persone hanno subito violenza,” ricorda Lamia Benkolli Agius, direttrice generale di ALC. “Anche il nostro territorio è coinvolto da questo fenomeno. È una realtà dolorosa che colpisce donne sole, madri e anche i bambini, vittime dirette o indirette della violenza. La nostra priorità è proteggerli e metterli in salvo.”
I lavori previsti serviranno a migliorare le condizioni di accoglienza per donne e bambini e aumentare il numero di posti disponibili, per rispondere alle richieste sempre più numerose.
Una promessa di rinascita
Da dove viene il nome “Villa Victoria”?
Il nome non è stato scelto a caso. “Sono state le donne accolte a sceglierlo. Rappresenta la loro vittoria,” spiega l’associazione. Un nome che parla di speranza, quella di un futuro migliore dopo il dolore.
Come sostenere il progetto?
L’associazione ALC, riconosciuta come ente di pubblica utilità dal 1921, da oltre un secolo si impegna per accogliere, proteggere e reinserire chi si trova in situazioni di forte fragilità. Oggi ha bisogno anche del vostro supporto per realizzare la ristrutturazione di Villa Victoria.
Se desiderate aiutare queste donne e i loro bambini a ricominciare in un luogo sicuro e dignitoso, potete fare una donazione attraverso il sito dell’associazione ALC o contattare direttamente il personale per saperne di più su come sostenere il progetto.
Anche un piccolo gesto può fare la differenza: ogni donazione è un passo avanti verso la vittoria contro la violenza, e verso un futuro sereno per chi ha avuto il coraggio di ricominciare.
Avete domande o volete dare il vostro contributo?
Potete contattare Claire al numero 04 93 52 42 52 o scrivere a dons@association-alc.org!