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In Italia, il Principe Alberto II riscopre le radici storiche dei Grimaldi a Irsina e il patrimonio culturale di Pompei

Le Prince Albert s'est rendu à Irsina le 14 mai 2025 © Axel Bastello / Palais princier
Il Principe Alberto ha visitato Irsina il 14 maggio 2025 © Axel Bastello / Palazzo del Principe

Sulle orme dei suoi antenati, il Sovrano monegasco ha intrapreso una visita di due giorni nel sud Italia per rafforzare i legami storici tra il Principato e i territori un tempo legati alla famiglia Grimaldi.

Dopo la sua tappa nelle Ardenne, il Principe Alberto II ha proseguito il tour dei siti storici legati ai Grimaldi approdando in Italia: mercoledì 14 maggio, il Sovrano si è recato nel piccolo comune di Irsina, in provincia di Matera, in Basilicata. Questa località, conosciuta in passato con il nome di Montepeloso, è entrata ufficialmente a far parte della rete dei Siti Grimaldi con l’installazione di un pannello segnaletico all’ingresso della città.

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Una targa che segnala l’appartenenza ai Siti Grimaldi è esposta all’ingresso della città di Irsina © Axel Bastello / Palazzo del Principe

L’importanza storica di Irsina per il Principato risale ai secoli XVI e XVII, periodo in cui questa signoria era amministrata da un ramo genovese della famiglia Grimaldi. Girolamo, imparentato con Onorato I di Monaco, fu il primo membro della famiglia a governare su questo feudo. La recente restaurazione di un monumento funebre con stemma araldico testimonia questo legame, che il Principe ha voluto onorare di persona durante la sua visita.

© Axel Bastello / Palazzo del Principe

Una targa commemorativa è stata inaugurata in Piazza San Francesco, prima che il Principe proseguisse la sua visita all’interno della chiesa di San Francesco e della Cattedrale di Santa Eufemia, autentici gioielli architettonici di questa cittadina medievale.

Immersione nella storia antica e nella spiritualità a Pompei

Il giorno successivo, giovedì 15 maggio, il Principe si è diretto a Pompei per dedicare la giornata alla scoperta del celebre sito archeologico, uno dei luoghi meglio conservati dell’antica Roma, rimasto congelato nel tempo dall’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C. Patrimonio mondiale dell’Unesco da quasi trent’anni, questo complesso archeologico offre una testimonianza straordinaria della vita quotidiana in epoca romana, attirando ogni anno milioni di visitatori da tutto il mondo.

© Axel Bastello / Palazzo del Principe

Il pomeriggio ha poi assunto un tono più intimo per il Principe, che ha visitato il Santuario della Beata Vergine del Santo Rosario. Curiosa coincidenza, la visita è avvenuta a una settimana dall’elezione del nuovo Pontefice, Papa Leone XIV. Il santuario è composto principalmente da una cattedrale elevata al rango di basilica da Papa Leone XIII nel 1901, figura cui si ispira il Papa attuale. Accolto dall’arcivescovo di Pompei, monsignor Tommaso Caputo, questo luogo di pellegrinaggio cattolico riveste un significato speciale per la famiglia principesca, ricordando la devozione che la Principessa Grace nutriva per il rosario.

© Axel Bastello / Palazzo del Principe