Ligue 1: L’AS Monaco frenato per inferiorità numerica in Bretagna

Messi in difficoltà dopo la precoce espulsione di Thilo Kehrer, i Rouge et Blanc hanno subito una sconfitta che interrompe la serie di tre vittorie consecutive. Un ko preoccupante a pochi giorni dalle sfide contro il Manchester City in Champions League e l’OGC Nizza nel derby.
Sotto gli occhi del presidente Dmitri Rybolovlev, presente a Lorient per sostenere i Rouge et Blanc, l’AS Monaco ha vissuto un pomeriggio difficile sul campo del Moustoir. Ridotti in dieci già al 38’ dopo l’espulsione di Thilo Kehrer, i monegaschi hanno subito la pressione dei Merlus, molto più incisivi.
I padroni di casa hanno sbloccato il risultato proprio sulla punizione successiva all’espulsione del capitano tedesco, prima che Pablo Pagis, in stato di grazia, illuminasse la partita con una doppietta. Nel finale, Ansu Fati ha salvato l’onore dal dischetto, realizzando così il suo quarto gol in tre partite con la maglia monegasca (3-1).

Un’espulsione che cambia la partita
Colpito da una vera e propria emergenza infortuni, Adi Hütter ha dovuto adattarsi schierando una difesa a tre. Dopo un avvio piuttosto equilibrato, la svolta arriva al 38’: Thilo Kehrer appoggia la mano sulla spalla dell’ala lorientese Panagiotis Karim, che cade a terra. L’arbitro gli mostra il secondo cartellino giallo, dopo un primo già severo a inizio gara.
La doppia punizione arriva subito. Sulla punizione seguente, il cross di Kouassi viene ripreso da Bamba, che batte Köhn con una volée (1-0). Pochi minuti prima, Takumi Minamino aveva sfiorato il vantaggio con un pallonetto velenoso su Mvogo: sarà l’unica vera fiammata monegasca del primo tempo. Il vantaggio del Lorient, dunque, appare logico contro un Monaco che nei primi 45’ tira in porta solo due volte.
Monaco innocuo e dominato
Costretti a giocare in dieci per oltre un’ora, i Rouge et Blanc non sono mai riusciti a mettere in difficoltà la difesa del Lorient. Le statistiche parlano chiaro: nessun dribbling riuscito in 50 minuti, il primo tiro nello specchio solo all’88’ con Cabral, e questo contro la peggior difesa del campionato.
Le tante assenze, tra cui Lamine Camara (caviglia) e Akliouche (influenza), hanno condizionato l’assetto offensivo. Ancora meno ispirati nella ripresa che nel primo tempo, i Rouge et Blanc non hanno mai trovato soluzioni contro un blocco difensivo molto compatto. A quel punto, Pablo Pagis ha deciso di chiudere i conti.
L’attaccante del Lorient, entrato al 72’, si appoggia a Soumano e salta l’intera difesa monegasca prima di concludere di destro per il 2-0 (76’).
Sei minuti più tardi, Pagis, incredibilmente solo al limite dell’area, piazza una splendida conclusione a giro che si infila sotto la traversa (82’ 3-0).
Una magra consolazione
L’unica soddisfazione arriva nei minuti di recupero. Balogun, entrato all’intervallo, conquista un rigore generoso per un tocco di mano di Faye (98’). Ansu Fati non sbaglia e segna ancora, diventando provvisoriamente capocannoniere della Ligue 1.

Questa sconfitta interrompe la serie di tre vittorie consecutive e costa al Monaco, ora superato dall’OM, la vetta della classifica. I 200 tifosi che hanno seguito la squadra in Bretagna hanno espresso la loro rabbia a fine partita, chiedendo spiegazioni ai giocatori.
Adi Hütter: “Non si può dare un giallo per un episodio del genere”
Nell’ASM regna l’incomprensione dopo l’espulsione. “Siamo rimasti in dieci dopo un secondo giallo per Kehrer che, a mio avviso, non c’era, visto che non ha colpito l’avversario alla testa con il braccio”, ha dichiarato il tecnico a fine gara. Ma l’austriaco non si è nascosto dietro la decisione dell’arbitro: “Dobbiamo anche dire ai nostri tifosi che quello che abbiamo mostrato nella ripresa non è accettabile”.

Capitano dopo l’uscita di Kehrer, Eric Dier è stato duro: “È una vergogna per la Ligue 1. Ci sono state due partite: una prima e una dopo l’espulsione”. Nonostante ciò, ha ammesso: “Non abbiamo creato abbastanza occasioni. Abbiamo avuto tanto possesso ma non è facile contro una squadra che difende così bassa”.
Più lucido, Krépin Diatta, subentrato nella ripresa, ha dichiarato: “Oggi non siamo esistiti. C’è stato sicuramente il cartellino rosso, ma non è una scusa. Mentalità e atteggiamento non sono stati all’altezza, ed è un peccato”.
La prossima settimana sarà cruciale per Adi Hütter e i suoi uomini, con la sfida al Manchester City mercoledì e il derby contro il Nizza domenica. Sarà indispensabile reagire per riprendere slancio ed evitare che questa battuta d’arresto inneschi una spirale negativa.