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La sovrattassa sulla seconda casa esplode sulla Costa Azzurra

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Dal 2023, la tassa sull'abitazione è stata abolita per le residenze principali, ma resta in vigore per le seconde case © Pixabay

TV Monaco ha svolto un’inchiesta sull’impennata fiscale che sta colpendo i proprietari di seconde case nelle località della regione PACA, spingendone alcuni a spostarsi in Italia.

Un privato ha acquistato la sua seconda casa nei pressi del Golfo di Saint-Tropez sei anni fa. Quest’anno, l’imprenditore ha visto la sua tassa sull’abitazione aumentare di 1.280 euro. “Abbiamo incontrato alcuni pensionati che ci hanno detto: abbiamo risparmiato tutta la vita per avere una casa dove trascorrere la pensione. E oggi ci ritroviamo con una sovrattassa che pesa molto sul nostro bilancio”, racconta ai microfoni di TV Monaco. Questa sovrattassa, che può arrivare fino al 60% del costo iniziale della tassa sull’abitazione, si applica nei comuni in “zona tesa”, dove i prezzi degli immobili restano alti, le seconde case sono numerose e gli alloggi permanenti scarseggiano. La regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra è la seconda più colpita in Francia. Marsiglia, Saint-Tropez, Nizza, Mentone e Cap-d’Ail figurano tra i 327 comuni della zona che hanno adottato questa misura. In totale, sono 1.628 i comuni francesi che applicano oggi questa maggiorazione.

L’Italia, un’alternativa allettante

Negli ultimi due anni, un numero crescente di francesi ha iniziato a cercare casa dall’altra parte del confine. La fiscalità italiana offre vantaggi significativi: i proprietari di seconde case devono pagare la classica lMU, ma l’importo è circa la metà rispetto all’equivalente francese e, soprattutto, fisso e senza sovrattasse previste sulla Riviera ligure.

Questo aumento in Francia mira a compensare l’abolizione della tassa sull’abitazione per le prime case, entrata in vigore nel 2023, e ad allentare la tensione del mercato immobiliare locale.