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Verso la regolamentazione degli agenti immobiliari

Jeune Chambre Economique de Monaco
JCEM / Philippe Fitte

Mercoledì 20 ottobre si è tenuta una conferenza all’Hotel Fairmont.

Durante la terza conferenza della Camera di Commercio Giovani di Monaco, Alain Vivalda, Presidente della Chambre immobilière monegasca, e Stéphane Valeri, Presidente del Consiglio Nazionale, hanno discusso il progetto di legge 252 sulla regolamentazione delle professioni nel settore immobiliare del Principato.

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Questo progetto di legge era già stato approvato dal Consiglio nazionale il 10 maggio scorso, ma ora la decisione spetta al Governo del Principe, che dovrà dare un verdetto entro il 17 novembre.

Regolamentare le professioni del settore immobiliare

Non vogliamo agenti immobiliari opportunisti

150 agenzie immobiliari nel territorio di Monaco, 317 agenti immobiliari nel 2021 rispetto ai dieci di circa 10 anni fa e 428 vendite in media ogni anno. È basandosi su questi numeri, “che parlano da soli e mostrano quale sia il problema”, che Alain Vivalda ha esposto le sue argomentazioni.

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Per il presidente della Chambre Immobilière monegasca, il problema non è solo il numero di professionisti autorizzati a lavorare nel Principato, ma anche la professionalità e le competenze: “Vorremmo che la professione di agente immobiliare diventi un vero e proprio mestiere specializzato. Non vogliamo falsi agenti immobiliari che vogliono solo speculare, senza incrementare il valore della proprietà. Non vogliamo agenti opportunisti che sfruttano il sistema vantaggioso per beneficiare, seppure legalmente, di un plusvalore ridotto”.

Affermazioni confermate da Stéphane Valeri: “Non è giusto lasciare che la gente non paghi le imposte di trasferimento, non faccia lavorare le agenzie immobiliari e venda e rivenda a prezzi sempre più alti una proprietà non ancora ristrutturata”.

Secondo Alain Vivalda, questa pratica, basata unicamente su bolle speculative, è dannosa per la professione, per il settore e per il Principato. Il presidente della Chambre Immobilière ha voluto comunque ringraziare gli agenti immobiliari presenti in sala. Sono loro che contribuiscono a rinnovare l’offerta immobiliare monegasca, grazie ai lavori realizzati da imprese locali, che migliorano le condizioni dell’immobile evitando il protrarsi dei lavori o il deterioramento degli spazi comuni.

20 milioni di perdite all’anno

Riservata solo ai monegaschi da gennaio 2020, la professione di agente immobiliare deve anche essere regolamentata per garantire la parità tra i professionisti. I vantaggi attuali della professione includono l’esenzione dall’IVA (a determinate condizioni), l’esenzione dalle imposte di trasferimento (se l’immobile viene rivenduto entro quattro anni) e l’assenza di un importo minimo richiesto per i lavori.

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Il presidente del Consiglio nazionale ha ricordato che, di fatto, nel Principato c’era un vuoto giuridico, di cui troppi opportunisti hanno approfittato. Secondo Stéphane Valeri, questi abusi sono costati al Principato 20 milioni di euro all’anno. Il Consiglio nazionale ha quindi votato un testo che proponesse la modifica del regime fiscale degli agenti immobiliari.

Se il testo viene approvato, i professionisti dovranno ristrutturare almeno il 5% dell’immobile entro cinque anni. Chi si atterrà a questa clausola, pagherà il 2,25% di imposta di registrazione, chi non lo farà dovrà corrispondere il 4,5%. Gli agenti immobiliari che si rivolgeranno a imprese monegasche, inoltre, beneficeranno anche dell’esenzione dall’IVA sui lavori di ristrutturazione del prossimo immobile acquistato.

Ora tocca al Governo del Principe decidere. Se il progetto di legge verrà approvato, dovrebbe entrare in vigore, al più tardi, nella primavera 2023.

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