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Analisi

L’AS Monaco e le ragioni del suo successo

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AS Monaco

Dall’arrivo di Dmitri Rybolovlev, la squadra monegasca si è dimostrata sempre più in gamba nel calciomercato. Se c’è un club che sa comprare e vendere in Europa, infatti, è proprio l’AS Monaco. Tutto questo mantenendo sempre risultati costanti, con una strategia e un “savoir-faire” unici con cui scopre e forma i talenti di domani.

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Dopo il trasferimento di Kylian Mbappé (180 milioni di euro, bonus incluso) nel 2017 e quello di Aurélien Tchouaméni (100 milioni di euro, bonus incluso) quest’estate, l’AS Monaco si piazza al primo posto tra i club con due vendite superiori a 100 milioni di euro.

Un record presto raggiunto dal Benfica, che ha venduto Darwin Núñez al Liverpool per 100 milioni di euro (bonus incluso) tre anni dopo la cessione di João Félix (127 milioni di euro, bonus incluso) all’Atletico Madrid.

Un utile di 306,99 milioni di euro in otto anni

Dopo i trasferimenti di James Rodriguez (75 milioni di euro), Thomas Lemar (72 milioni di euro), Anthony Martial (60 milioni di euro), Benjamin Mendy (57,5 milioni di euro) e ancora Bernardo Silva (50 milioni di euro), negli ultimi anni l’AS Monaco ha dimostrato di essere uno dei club più redditizi al mondo, se non addirittura il più redditizio.

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Con il passaggio dall’AS Monaco al Real Madrid per 100 milioni di euro, Aurélien Tchouameni è entrato nella top 5 dei giocatori francesi più costosi della storia. Una classifica dominata da Kylian Mbappé e in cui figurano ben cinque giocatori venduti dall’AS Monaco (vedi sotto).

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Kylian Mbappé, campione del mondo formatosi nell’ASM / ©AS Monaco

Dal suo ritorno in Ligue 1 (2013), l’AS Monaco ha speso 757,76 milioni di euro nel calciomercato. Una cifra colossale per una squadra di Ligue 1, ma che è stata ammortizzata dalle vendite fatte in questi anni. In totale, grazie al calciomercato, sono entrati nelle casse del club 1.064 miliardi di euro. Abbastanza per generare un profitto di 306,99 milioni in sole otto stagioni.

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Utili che non hanno avuto alcun impatto sui risultati del club. Anzi. Grazie a questa politica spesso definita di “trading”, che ha ispirato soprattutto il Lille in Francia, l’AS Monaco non solo ha notevolmente incrementato il fatturato derivato dalle vendite, ma ha anche migliorato le sue prestazioni in campo, portandosi a casa un titolo di campione di Francia (2017) e una semifinale di Champions League (2017) nello stesso anno.

È la prova che la strategia messa in campo dal presidente Rybolovlev non è puramente finanziaria, nonostante le vendite significative. La sua politica, infatti, sembra essere fruttuosa e intelligente: sul versante acquisti, a parte quelli di James Rodriguez (45 milioni), Radamel Falcao (43 milioni) e Wissam Ben Yedder (40 milioni) che sono tre giocatori affermati nel panorama internazionale, il club monegasco non ha mai speso più di 30 milioni per un giocatore.

L’azionista di maggioranza dell’AS Monaco, in occasione dei suoi 10 anni alla guida del club, ha dichiarato che l’ASM ha sempre occupato un posto importante nella sua vita: “L’AS Monaco rappresenta una grande parte di me e della mia vita… Non è solo un investimento finanziario, gli dedico anche molto tempo, fatica ed emozione”.

Puntare anche sui giovani che si formano nel club

Rivenduto per 100 milioni di euro, Aurélien Tchouaméni era stato acquistato per “soli” 18 milioni, mentre Bernardo Silva è costato 15,75 milioni di euro, per poi essere venduto per 50 milioni. Oltre a investire nelle giovani promesse esterne alla realtà monegasca, l’AS Monaco ha anche puntato molto sul suo nuovo centro di allenamento, oltre che sulla Diagonale, una nuovissima struttura destinata ad allenare i campioni di domani.

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Un centro di eccellenza per un club che punta sempre più in alto / ©AS Monaco

Con Kylian Mbappé, il club del Principato ha anche spianato la strada a un modello diverso, come quello dell’Ajax Amsterdam, ovvero di una squadra “formatrice”. Per quanto riguarda Benoît Badiashile, possiamo dire che è uno dei fiori all’occhiello della formazione dell’ASM, oltre a essere l’esempio perfetto della politica sportiva del club a lungo termine. Di che si tratta? Allenare un giocatore giovane nella sua Academy, farlo arrivare in serie A, vederlo affermarsi come titolare e poi venderlo a un grande club europeo.

Non bisogna dimenticare che Monaco è un micro-Stato e che il club non può quindi contare sulla vendita dei biglietti come fanno le squadre delle maggiori capitali europee. Il presidente Rybolovlev l’ha capito subito, già dal 2011, quando è diventato l’azionista di maggioranza della squadra. D’altronde, dopo la gestione di uno dei più grandi gruppi di produttori di fertilizzanti al mondo, aveva già esperienza di investimenti.

Il proprietario russo dell’ASM non solo è riuscito a portare velocemente il club in Ligue 1, ma ha saputo sviluppare una strategia che porta solidi risultati in campionato e ottimi successi nel calciomercato. Il tutto con una certa stabilità finanziaria.

Inoltre, nonostante il sostegno economico di Dmitri Rybolovlev, l’AS Monaco non si avvicina minimamente ad avere lo stesso budget dei più grandi club europei. Con un bilancio stimato a 225 milioni di euro per la stagione 2021-2022, la squadra non dispone certo dei mezzi del Real Madrid (695 milioni di euro) e nemmeno del Paris Saint-Germain (620 milioni).

Vendite che non hanno influito sui risultati

Nelle ultime due stagioni, dopo un leggero calo che ha segnato la fine di un primo ciclo di successi con Mbappé, Silva, Fabinho e Lemar, il club del Principato è salito due volte sul podio della Ligue 1. E dal suo ritorno in Ligue 1 nove anni fa, l’ASM ha conquistato un posto tra i primi in classifica per sei volte. Un’altra prova della sua costanza.

Nonostante non siano riusciti a disputare la finale di Champions League la scorsa stagione, i ragazzi di Philippe Clement sono pronti a farlo in questo nuovo anno, visto che si sono ancora una volta qualificati per i play-off.

La Champions League è una competizione fondamentale nel progetto del club ed è quella che ha in gran parte consentito all’ASM di moltiplicare le vendite record degli ultimi anni. Il percorso eccezionale portato avanti nella stagione 2016-2017 ha infatti permesso di far brillare un buon numero di giocatori che poi, come detto sopra, sono stati venduti per ingenti somme.

Vendite che oggi consentono all’AS Monaco di vantare la politica di “trading” più efficace, persino più di quella del Benfica. Se infatti i due club hanno venduto entrambi due giocatori per almeno 100 milioni di euro, l’AS Monaco ha venduto più giocatori oltre i 50 milioni (7 in totale contro 3 della squadra portoghese).

Una performance notevole, frutto di un lavoro di qualità svolto nel corso di diverse stagioni e iniziato in particolare da Luis Campos, oggi al PSG, durante la sua permanenza in squadra. L’arrivo di Paul Mitchell nel 2020 segue la stessa direzione ed è un’ulteriore conferma di un modello che finora ha dato i suoi frutti e che consente all’AS Monaco di ritagliarsi un posto tra le squadre della scena europea.

Top 10 trasferimenti dall’AS Monaco:

1. Kylian Mbappé – al PSG (2018) – Si è formato nel club, venduto a 180 milioni di euro

2. Aurélien Tchouaméni – al Real Madrid (2022) – acquistato per 20 milioni di euro, venduto a 100 milioni di euro

3. James Rodriguez – al Real Madrid (2015) – acquistato per 45 milioni di euro, venduto a 75 milioni di euro

4. Thomas Lemar – all’Atletico Madrid (2019) – acquistato per 4 milioni di euro, venduto a 72 milioni di euro

5. Anthony Martial – al Manchester United (2016) – acquistato per 5 milioni di euro, venduto a 60 milioni di euro

6. Benjamin Mendy – al Manchester City (2018) – acquistato per 10 milioni di euro, venduto a 57,5 milioni di euro

7. Bernardo Silva – al Manchester City (2018) – acquistato per 15,75 milioni di euro, venduto a 50 milioni di euro

8. Fabinho – al Liverpool (2019) – acquistato per 6 milioni di euro, venduto a 45 milioni di euro

9. Youri Tielemans – al Leicester (2020) – acquistato per 25 milioni di euro, venduto a 45 milioni di euro

10. Tiemoué Bakayoko – al Chelsea (2018) – acquistato per 8 milioni di euro, venduto a 40 milioni di euro

Top 10 trasferimenti di giocatori francesi:

1. Kylian Mbappé – Dal Monaco al PSG (2018) – 180 milioni di euro

2. Ousmane Dembélé – Dal Dortmund al Barcellona (2017) – 140 milioni di euro

3. Antoine Griezmann – Dall’Atletico al Barcellona (2019) – 120 milioni di euro

4. Paul Pogba – Dalla Juventus al Manchester United (2016) – 105 milioni di euro

5. Aurélien Tchouameni – Dal Monaco al Real Madrid (2022) – 100 milioni di euro

6. Lucas Hernandez – Dall’Atletico al Bayern (2019) – 80 milioni di euro

7. Anthony Martial – Dal Monaco al Manchester United (2015) – 80 milioni di euro

8. Zinedine Zidane – Dalla Juventus al Real (2001) – 77,5 milioni di euro

9. Thomas Lemar – Dal Monaco all’Atletico (2018) – 72 milioni di euro

10. Tanguy Ndombélé – Dall’OL al Tottenham (2019) – 60 milioni di euro