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Inchiesta

Arte di strada o vandalismo: cosa ne pensa dei graffiti il Governo di Monaco?

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Dall'1 gennaio 2022, a Monaco è stato necessario l'intervento della Sicurezza Pubblica cinque volte per motivi di tag. © Imagine illustrativa/ Unsplash

A Monaco, come in Francia, è vietato imbrattare la città. Arte di strada, considerata vandalismo a seconda dei contesti, i graffiti fanno la loro comparsa anche nel Principato, sebbene le autorità abbiamo sempre un occhio vigile.

Alla fine di febbraio, un post sul gruppo Facebook “Aide et solidarité entre les résidents de Monaco” (Aiuto e solidarietà tra i residenti di Monaco) ha lanciato l’allarme. Una tag era comparsa sulla scala Gabriel Arnoux, vicino al Jardin Exotique. Chi ha scritto il post è rimasto sorpreso nel vedere ancora la scritta “1 mese dopo” la sua comparsa e ha chiesto alla Société Monégasque d’Assainissement di provvedere a rimuoverla.

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La tag era comparsa sulla scala Gabriel Arnoux – Aide et solidarité entre les résidents de Monaco / Facebook

La SMA, attrezzata contro i graffiti

Per scoprire come si rimuovono queste scritte vietate a Monaco, abbiamo contattato il Dipartimento delle Attrezzature, dell’Ambiente e dell’Urbanistica (DEEU). In effetti, l’utente di Facebook aveva ragione: è proprio la SMA che si occupa della pulizia di tag e graffiti sui muri del Principato.

“Se la vernice utilizzata è a base d’acqua, è sufficiente un semplice lavaggio con acqua ad alta pressione. Sulle superfici lisce [arredi urbani, porte, cassette, ndr], la SMA utilizza dei panni specifici anti-tag. Sulle superfici granulose o porose, la SMA utilizza un detergente specifico che rimuove ed elimina i graffiti”, ha risposto il Governo.

La SMA starebbe testando “nuovi prodotti e tecniche meccaniche, tra cui sabbiatura, microsabbiatura e laser”, e ha notato “l’uso di vernici molto più resistenti negli ultimi tempi”.

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I tag sono raramente opere d’arte e il loro impatto visivo sull’arredo urbano dà spesso l’impressione di un atto di vandalismo.

I tag e i graffiti possono danneggiare l’arredo urbano. Il danno può essere più o meno grave in base al tipo di vernice utilizzata e al supporto su cui viene applicata, e si può constatare dopo il tentativo di pulizia: “Quando il danno è irrimediabile, l’arredo deve essere sostituito, con un costo che si andrà ad aggiungere alle spese già sostenute per la pulizia o per il tentativo di rimuoverlo. I tag sono raramente opere d’arte e il loro impatto visivo sull’arredo urbano li fa spesso apparire come atti di vandalismo”, aggiunge il DEEU.

Un muro per esprimersi fermerà il vandalismo?

Il nostro interlocutore conferma che a Monaco “attualmente non esiste un muro riservato ai tag”. Nel 2022 a Nizza è stato creato il terzo muro dedicato alla libera espressione, per permettere agli artisti di strada di fare tutti i graffiti che vogliono ed evitargli fino a due anni di carcere e 30.000 euro di multa, come previsto dalla legge francese contro il vandalismo.

Secondo MrOneTeas, a cui abbiamo chiesto un’opinione, sarebbe “auspicabile” che venga introdotto un muro simile nel Principato. L’artista italiano, genio dei graffiti che gode di una certa fama nel Principato, espone tuttavia qualche perplessità: “Nei graffiti ci sono due mondi: il colore e il vandalismo. Se dai a qualcuno il permesso di venire a fare graffiti, non puoi obbligarlo a rispettare i margini”.

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Pochi reati nel Principato

Muro di libera espressione o meno, gli artefici di tag/graffiti illegali a Monaco sono perseguibili per legge secondo l’Art. 421-2° del Codice Penale: “Sono passibili di ammenda come previsto dall’articolo 29, numero 4 (da 600 a 1.000€), coloro che fanno iscrizioni o tracciano segni o disegni sia su arredi o edifici appartenenti allo Stato o al Comune, sia su edifici privati”.

Abbiamo contattato il Dipartimento di Pubblica Sicurezza che ci ha confermato di essersi trovato “raramente di fronte a questo genere di inciviltà”. “Infatti, dal 1° gennaio 2022 non sono state fatte multe e non c’è stato alcun avvio di indagine. Tuttavia, è stato necessario l’intervento del Dipartimento di Pubblica Sicurezza in cinque occasioni, ma non è stata sporta alcuna denuncia.

“Il Dipartimento di Pubblica Sicurezza scatta costantemente fotografie a fini di archiviazione e contatta il Dipartimento di Urbanistica o i proprietari delle proprietà private in modo che i segni riscontrati possano essere rimossi il prima possibile”, concludono le autorità monegasche.

Lo sapevate?

I graffiti sono scritte o disegni di solito eseguiti illegalmente nello spazio pubblico (muri, monumenti, mezzi di trasporto, bagni pubblici, ecc.) Possono essere considerati una forma di espressione spontanea, talvolta una forma d’arte, ma anche un atto vandalico, considerato illegale nella maggior parte dei Paesi. La tag, invece, è una firma. Può essere la firma sotto un graffito oppure può essere utilizzata a solo. Spesso ha una cattiva reputazione rispetto ai graffiti. La tag è un modo per “l’artista” di lasciare un’impronta del suo passaggio.

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