Divieto degli smartphone, divise, salute mentale… 5 punti chiave da ricordare per l’inizio del nuovo anno scolastico a Monaco

In un contesto in cui l’ansia tra i giovani è sempre più presente, l’istruzione monegasca si concentra sul benessere e sulla concentrazione, con misure severe contro l’uso degli schermi e a favore del rafforzamento dell’identità collettiva.
Il lancio del programma “No Phone”
La misura più importante di questo inizio anno scolastico è un severo divieto di utilizzo dei telefoni cellulari dalla CM2 al liceo, al Charles-III, all’Albert-Ier e al Rainier III. Jean-Philippe Vinci, Direttore dell’Istruzione Nazionale, della Gioventù e dello Sport, ha presentato uno programma innovativo: “Ogni alunno sarà dotato di una borsa magnetica in cui riporre il proprio cellulare appena entrato a scuola. Un sistema di fissaggio magnetico impedirà l’accesso durante la giornata scolastica”.
La borsa segue il principio della “gabbia di Faraday”, impedendo qualsiasi comunicazione. Secondo Jean-Philippe Vinci, l’obiettivo è chiaro: “Dobbiamo allontanare le nostre giovani generazioni da questo manichino digitale. Non stiamo combattendo contro lo strumento in sé, ma piuttosto contro comportamenti che vanno dalla dipendenza alla disattenzione in classe, per non parlare del cyberbullismo all’interno della scuola”.
Questa misura fa parte di un più ampio progetto di “coprifuoco digitale” dalle 21:30 alle 7 del mattino per gli studenti delle scuole secondarie che utilizzano i computer forniti dallo Stato. Ma fa anche parte di una riflessione generale sul posto che occupa la tecnologia nella società.
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Salute mentale e tecnologia
Il ministro dell’Interno, Lionel Beffre, ha utilizzato la conferenza stampa sul rientro a scuola per sottolineare le due principali sfide che la società monegasca deve affrontare: “La prima è legata ai cambiamenti comportamentali in una società sempre più violenta, in cui le molestie e i problemi di salute mentale sono motivo di preoccupazione. La seconda riguarda più direttamente l’impatto dell’intelligenza artificiale sull’istruzione”.
Quest’anno, il supporto psicologico sarà intensificato con “un’introduzione sistematica allo psicologo scolastico all’inizio del nuovo anno per tutti gli alunni” e un lavoro con il CHPG per rafforzare l’ascolto e l’individuazione di situazioni di disagio.
Le riflessioni sulla salute mentale e il digitale nascono dalle discussioni tra l’Associazione dei genitori degli alunni delle scuole del Principato di Monaco (APEM) e il Comitato consultivo giovanile, in cui gli alunni hanno sollevato il problema della pressione scolastica. Oltre al programma “No Phone”, saranno organizzati workshop e corsi di formazione sull’IA e sulla tecnologia digitale.

Il ritorno della divisa
Dal gennaio 2026, la scuola Charles III adotterà una divisa uguale per tutti. “La parte superiore avrà un logo, mentre la parte inferiore rimarrà libera”, spiega Philippe Vinci, che intende “rafforzare l’identità” e “l’orgoglio di appartenere a un gruppo”. Un’iniziativa sostenuta dal governo, che Lionel Beffre vede come parte di uno sforzo più ampio per promuovere il rispetto dell’autorità: “Abbiamo notato un alto livello di assenteismo, anche negli ultimi anni della scuola secondaria. È necessario ricordare la necessità di essere puntuali, di frequentare regolarmente e di rispettare i compagni e gli insegnanti […] In una società spesso molto individualista, il rispetto delle regole condivise si impara e si pratica innanzitutto a scuola”.
Matematica e musica
Oltre alle misure disciplinari, Monaco sta mettendo in atto una strategia di innovazione che rivela le sue ambizioni. Il programma “Musica per tutti” nelle scuole materne, la collaborazione con l’Opera di Monte Carlo e la preparazione alle Olimpiadi di matematica sono solo alcuni esempi dell’impegno della scuola per l’eccellenza.
Fa la sua comparsa anche una terza classe preparatoria alle professioni, con l’obiettivo di “arrivare a un orientamento scelto e non subito”, dichiara Philippe Vinci. Gli studenti interessati trascorreranno quindi cinque ore alla settimana nella scuola media e cinque ore alla settimana a conoscere il liceo tecnico e altre realtà formative.
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Una cultura dell’eccellenza
In un momento in cui molti sistemi scolastici europei faticano a mantenere il numero di insegnanti e si trovano ad affrontare aule sempre più affollate, Monaco punta sulla stabilità demografica per mantenere un modello di eccellenza educativa. “Un numero ragionevole di alunni per classe è uno dei punti forti, a nostro avviso, della qualità dell’insegnamento offerto”, afferma Lionel Beffre, che si congratula per l’arrivo di due nuovi dirigenti scolastici, per il trasferimento temporaneo del Lycée Albert Ier nei locali rinnovati dell’Annonciade (ex Collège Charles III) e per l’arrivo di Eurest come nuovo fornitore di servizi di ristorazione.
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Con 5.694 studenti iscritti per l’anno scolastico 2025-2026, la filosofia del “meno ma meglio” trova conferma in risultati che sfiorano l’eccellenza, con tassi di successo vicini al 100% nel baccalauréat, nel BTS e nel brevet. Paradossalmente, il massiccio ricorso a insegnanti francesi distaccati (oltre il 70% degli 890 docenti) illustra l’attrattiva del Principato, che ha fatto dell’istruzione un modello di eccellenza.