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Julia Simon Moraly. La solidarietà a Monaco diventa digitale

Julia Simon Moraly Ritratto 1 (1)
Alizée Mosconi

Combattere l’isolamento nel Principato. È stata questa la sfida accolta dalla trentenne Julia Simon Moraly all’inizio della crisi sanitaria, che l’ha spinta a portare online la vita di quartiere. Con 5.000 residenti iscritti, il suo gruppo Facebook è diventato un punto di riferimento imprescindibile, dove scambiare servizi e consigli!

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Julia Simon Moraly, 37 anni, non è mai stata una grande fan di Facebook, fino a quando, a marzo 2020, non arriva il coronavirus nel Principato, costringendo Monaco a un lockdown senza precedenti. “Una situazione angosciante”, ricorda la trentenne madre di un bambino: “All’improvviso mi sono sentita isolata”. Il suo carattere profondamente estroverso l’ha spinta, fin dalle prime settimane, a creare un gruppo social dedicato alla solidarietà tra abitanti.

Una preziosa raccolta di informazioni pratiche

Se in un primo momento, lo scopo della pagina era quello di aiutarsi tra amici, il progetto viene subito accolto da diversi volontari, desiderosi di aiutare i propri vicini. “Un effetto a catena!”, racconta Julia Simon Moraly, felice che il suo gruppo Facebook abbia ormai raggiunto i 5.000 iscritti. “Non avrei mai immaginato che la comunità potesse essere così entusiasta!”. Il gruppo, infatti, è molto attivo, e ogni giorno viene arricchito da informazioni ufficiali e pratiche.

Vigilanza, condivisione di contenuti e moderazione: “attività che richiedono tempo ma che sono necessarie”, ricorda Julia Simon Moraly che dedica anche quattro ore al giorno alla gestione della pagina! Di recente, alcuni eccessi l’hanno costretta a bloccare degli iscritti e a porre fine ad alcuni abusi. “Parole inappropriate”, si rammarica la fondatrice del gruppo, determinata a preservare lo spirito di cortesia e solidarietà della pagina.

>> LEGGI ANCHE: Quarantena e vita quotidiana: come stanno affrontando questa situazione i monegaschi?

Sono cresciuta con un modello di donna iperattiva

Una donna “iperattiva” dal cuore grande

Empatia e intraprendenza sono i valori che hanno accompagnato l’infanzia della trentenne parigina dal cuore grande, trasferitasi a Monaco nel 2007. “Il mio modello famigliare è quello della donna iperattiva, previdente, che fa i salti mortali”, per far fronte alle avversità l’interior designer trae ispirazione dalla nonna, una donna dal carattere generoso ed esemplare.

Quando a marzo 2020, la pandemia ha colpito Monaco, i progetti professionali di Julia Simon Moraly sono stati bruscamente interrotti e la sua “vita a 100 all’ora” si è fermata all’improvviso. Un periodo d’incertezza che è riuscita a sfruttare grazie alla sua voglia di aiutare gli altri. “Ho bisogno di rendermi utile: se non sono occupata, appassisco”.

Questo gruppo è stato un ottimo modo per ricordare che possiamo mostrarci solidali e aiutare gli altri anche a distanza

Un rapporto di vicinato digitale

Ricreando la vita di quartiere monegasca sui social network, Julia Simon Moraly lotta contro l’isolamento dei residenti, mettendo in contatto gli abitanti dalle personalità più disparate che, al di là dello schermo dello smartphone, non si sarebbero neanche rivolti la parola. “Anche se il Principato è spesso paragonato a un paese, Monaco funziona per cerchie di frequentazione e queste reti spesso non si intrecciano mai”, spiega. “Questo gruppo è stato un ottimo modo per ricordare che possiamo mostrarci solidali e aiutare gli altri anche a distanza”.

“Durante il lockdown, diversi volontari del gruppo hanno aiutato un’ottantenne a fare la spesa e hanno riparato la persiana rotta di un appartamento”. Una sera, Julia Simon Moraly ha persino ricevuto una richiesta di aiuto che l’ha lasciata senza parole: un abitante di Monaco cercava disperatamente un modo per raggiungere l’ospedale Timone a Marsiglia per sottoporsi alla chemio la mattina seguente. “Ho ancora la pelle d’oca”, ricorda Julia Simon Moraly, preoccupata di non riuscire a trovare una soluzione. “Nel giro di un’ora, i Taxi di Monaco che seguono il mio gruppo Facebook si sono subito mobilitati e sono riusciti a organizzare un viaggio di andata e ritorno gratuito”.

La speranza di un evento post-Covid

Oggetti ritrovati, annunci, ottimi affari o ancora ricerca di lavoro. Dopo il lockdown, il gruppo Facebook di Julia Simon Moraly si è piano piano evoluto, adattandosi progressivamente alle esigenze della vita quotidiana dei monegaschi. Il fatto che oggi sia ancora attivo spinge la fondatrice a immaginare un evento post-Covid, questa volta di presenza, non appena la pandemia sarà solo un ricordo: “un aperitivo, magari!”

Date un’occhiata al gruppo Facebook Aide et solidarité entre les résidents de Monaco.