Intervista

“Dites-nous”: l’associazione dei liceali di Monaco al servizio dei più anziani

Foto Sacha Vignet Rigoliet Laura Le Maux-Gramaglia
Alizée Mosconi

Cambiare una lampadina, configurare la televisione, portare a spasso il cane o passare un momento in compagnia con un gioco di società. Da un mese, l’associazione benefica lanciata da alcuni liceali di Monaco “Dites-nous”, l’equivalente francese di “cosa possiamo fare per voi”, si è messa al servizio dei più anziani. I sei volontari che compongono attualmente l’associazione ne approfittano anche per raccogliere qualche testimonianza sulla “vecchia Monaco” attraverso le parole di chi l’ha vissuta.

Durante il primo lockdown, Sacha Vignet Rigoli, un giovane residente monegasco, si è reso conto di quanto fosse drammatico l’isolamento per le persone anziane. Da qui, è nato il suo profondo bisogno di darsi da fare per dare una mano. A marzo scorso, insieme alla sua amica Laura Le Maux-Gramaglia, ha deciso di lanciare l’associazione “Dites-nous”. Oggi, l’iniziativa ha coinvolto sei volontari pronti a mettersi al servizio, gratuito, di tutti gli over sessanta.

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“Stiamo considerando anche di aiutare le persone più giovani con qualche disabilità”. L’unica condizione? “Ci rifiutiamo di essere pagati, e in caso di donazioni, abbiamo previsto di destinare i fondi raccolti ad altre associazioni che ne hanno bisogno”, racconta il ragazzo. Volontariato e generosità: sono queste le parole d’ordine di questo splendido progetto!

Un momento di condivisione intergenerazionale

“La maggior parte delle persone che richiede i nostri servizi ha bisogno di aiuto nell’utilizzo delle nuove tecnologie”, precisa il liceale con una passione per la matematica. “Da Zoom a Teams, fino all’App Store, gli anziani che si rivolgono a noi vogliono imparare a utilizzare queste piattaforme, che a volte sono costretti a usare per lavoro, almeno quelli che non sono ancora in pensione”.

Gli anziani che si rivolgono a noi si sentono spesso dimenticati e hanno l’impressione di essere inutili. Noi cerchiamo di rallegrare le loro giornate!

Laura Le Maux-Gramaglia, liceale e volontaria monegasca dell’associazione “Dites-nous”

Per far conoscere in fretta la loro nuova associazione, i volontari hanno distribuito volantini in diversi luoghi, dai parrucchieri alle farmacie fino alle portinerie. “Da Instagram a Facebook, pubblichiamo molto sui social in modo che le nuove generazioni possano parlarne ai loro nonni”, spiega Laura Le Maux-Gramaglia.

La sua motivazione si è fatta ancora più forte, dopo aver constatato che i giovani, purtroppo, si disinteressano della vecchia generazione. “Gli anziani che si rivolgono a noi si sentono spesso dimenticati e hanno l’impressione di essere inutili. Noi cerchiamo di rallegrare le loro giornate!”

Raccogliere testimonianze preziose

Au simple plaisir de rendre service, s’ajoute celui de remonter quelques décennies auparavant, le temps d’une conversation. « À Monaco, tout est en chantier en permanence, le paysage de la Principauté reste en perpétuelle évolution », rappelle Sacha Vignet Rigoli. « Je n’ai jamais vu Monaco sans grue ! » s’amuse Laura Le Maux-Gramaglia qui se réjouit de pouvoir récolter, ici et là, quelques précieux témoignages sur le « Monaco d’avant », celui que ces élèves nés au début du XXIe siècle ne découvrent désormais que dans les livres. 

Oggi, i giovani sono sempre di fretta ed è bello, invece, che possano donare un po’ di questo bene sempre più prezioso, il loro tempo

Magali Rigoli, madre del cofondatore dell’associazione benefica di liceali “Dites-nous”

L’associazione, in futuro, vorrebbe mettere insieme una pubblicazione, “le cronache dei nostri anziani”, per “raccontare un piccolo pezzo di Monaco, riscoprirne la storia”. Così gli anziani non verranno dimenticati”, afferma Sacha Vignet Rigoli. “Oggi, i giovani sono sempre di fretta ed è bello, invece, che possano donare un po’ di questo bene sempre più prezioso, il loro tempo”, afferma Magali Rigoli, madre del liceale, che si rallegra di come i giovani volontari dell’associazione abbiano fatto il loro ingresso nel mondo degli adulti.

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