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Paula Farquharson, direttrice della biblioteca irlandese di Monaco

Paula Farquharson
Alizée Mosconi / Paula Farquharson

Sono quattro mesi che Paula Farquharson veglia sulla leggendaria Princess Grace Irish Library, una biblioteca fondata sulla rocca monegasca nel 1984 per rendere omaggio alle origini irlandesi di Grace Kelly. La nuova direttrice sogna di trasformarla in un luogo conviviale e aperto a tutti, in pieno stile irlandese.

Sotto lo sguardo dei personaggi più illustri della letteratura irlandese, tra i busti in bronzo di Oscar Wilde e Samuel Beckett, Paula Farquharson tira fuori con delicatezza un antico volume che racchiude il cuore della collezione privata della Principessa Grace. “Un’opera presto centenaria!” precisa la direttrice, che maneggia con cura la sua copertina verde: “Ulisse, 1922: la prima edizione del capolavoro di James Joyce”.

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Un prezioso tesoro di carta

“La Princess Grace Irish Library rappresenta ancora oggi un’isola irlandese nascosta sulla Rocca, un luogo dove mi sento a casa e che mi ricorda il mio paese”, confessa la nuova direttrice, desiderosa di lanciare nuovi eventi “ibridi” in un luogo così carico di storia. “Introdurre la tecnologia all’interno della biblioteca” per farle prendere vita nel mondo virtuale, al di là delle mura e dei sontuosi soffitti affrescati, raggiungendo l’isola di smeraldo e persino “i quattro angoli del mondo”.

Grace Kelly per me era l’incarnazione della donna perfetta: mettendo la popolarità al servizio delle sue cause, ha ispirato gran parte delle irlandesi

Grace Kelly, da sempre nel cuore degli irlandesi

In un susseguirsi di fotografie d’archivio e ritratti dell’americana Grace Kelly, la biblioteca invita a tornare indietro nel tempo. “Le immagini della visita della Principessa di Monaco in Irlanda, negli anni ’60, sono state riproposte dai media per molto tempo e hanno anche segnato la mia infanzia”, ricorda la direttrice, originaria di Dublino. “Grace Kelly per me era l’incarnazione della donna perfetta: mettendo la popolarità al servizio delle sue cause, ha ispirato gran parte delle irlandesi, soprattutto mia madre che l’adorava”, spiega con gli occhi colmi di ammirazione. Infine aggiunge: “mia sorella si chiama Carolina!”

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Cresciuta in una famiglia che ha sempre messo l’istruzione al primo posto, Paula Farquharson ha trascorso la sua infanzia circondata dalla letteratura dell’isola verde e dagli esotici reportage del National Geographic. “Nella mia famiglia, andare in biblioteca era l’immancabile uscita del fine settimana”. A pranzo e a cena, la musica classica prendeva il posto dei libri! “Mio padre aveva l’abitudine di ascoltare Brahms o Beethoven mentre mangiavamo, o piuttosto quello che riusciva a sentire sotto l’allegro trambusto e le risate di cinque bambini”.

Un popolo di giramondo

Marketing, finanza, statistica, francese per gli affari. Paula Farquharson studia queste e altre materie sui banchi del rinomato Trinity College di Dubino. Dopo la laurea, all’età di 22 anni, ottiene la green card e si trasferisce negli Stati Uniti. “Un’opportunità d’oro, dato che l’Irlanda in quel momento viveva un periodo di forte disoccupazione”. Inizia quindi la sua carriera nella sede newyorchese della Maison Dior, per poi lavorare per un periodo a Sydney. “Dal romanziere James Joyce al drammaturgo William Butler Yeats, gli irlandesi sono sempre stati dei veri viaggiatori: abbiamo questa capacità di esplorare nuovi orizzonti conservando sempre la nostra isola nel profondo del cuore”.

Paula Farquharson e la prima edizione dell'Ulisse di James Joyce
Paula Farquharson maneggia la prima edizione dell’Ulisse, il capolavoro di James Joyce © Alizée Mosconi

Tornata a Dublino per lavorare nel settore della cosmesi di lusso, all’età di 33 anni Paula Farquharson si rende conto di non aver mai realizzato il suo sogno: vivere di scrittura in Francia. “Un ottimo stipendio, un’auto e un cellulare aziendali, da un giorno all’altro ho deciso di mollare tutto”, racconta divertita, “senza alcun rimpianto”. Ed è in una libreria di Dublino, intenta a decifrare una cartina della Francia, che decide di iniziare un nuovo capitolo della sua vita: “ho scelto di partire per la Costa Azzurra, una meta in cui non conoscevo assolutamente nessuno, ma che aveva ispirato tantissimi scrittori nel loro percorso artistico”.

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Gli irlandesi sono chiacchieroni, basta accendere la radio per rendersene conto!

A Nizza, Paula Farquharson diventa presto giornalista, per poi proseguire la sua carriera negli uffici stampa. Affezionata lettrice della Princess Grace Irish Library da quasi vent’anni, a gennaio scorso ne è finalmente diventata la direttrice. Nonostante apprezzi il silenzio di questo rifugio, “rari momenti di tranquillità nella mia vita in città”, vorrebbe dare alla biblioteca un’atmosfera più conviviale, “tipica della cultura dell’isola di smeraldo”.

“Gli irlandesi sono chiacchieroni, basta accendere la radio per rendersene conto!”, ricorda l’appassionata ascoltatrice della stazione radio irlandese RTÉ. “Da quando sono piccola, la radio ha sempre fatto parte della mia vita quotidiana, con i suoi talk-show tradizionali, i suoi audiolibri e le sue opere teatrali ritrasmesse”. Paula Farquharson non ha alcun dubbio, ogni biblioteca irlandese deve essere innanzitutto un luogo d’incontro e d’ispirazione!

Traduzione a cura di Valentina Alia

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