Pensionata monegasca condannata per aver rubato i soldi della vicina di casa
Le due donne, una di 75 e l’altra di 87 anni, erano diventate amiche…
È difficile trovare le parole per questo caso del tribunale penale di Monaco. “È orribile e incomprensibile”, afferma il procuratore. Da novembre a febbraio 2022, quindi per tre mesi, una pensionata di 75 anni ha rubato diverse banconote alla vicina di casa di 87 anni, che nel tempo era diventata sua amica. È stato il figlio della vittima a cogliere la vicina in flagrante, dopo essersi accorto di un’anomalia nei conti della madre, di cui aveva la procura.
Quando ha visto che la madre, che pagava tutto in contanti, aveva raddoppiato i prelievi da 1000 euro al mese a 2000, ha installato delle telecamere nella sua stanza. Non gli ci è voluto molto per capire che era la vicina di casa, e amica di sua madre, a sottrarre denaro dalla busta dedicata alle spese mensili. Da quanto si vede nelle riprese video, la signora sottraeva di solito una banconota da 50 euro una volta al giorno.
“Lo faceva fino a quattro volte in un giorno”, ha dichiarato l’avvocato della vittima, sottolineando il rapporto di fiducia che le due donne avevano instaurato.
A casa dell’imputata, la polizia ha trovato più di 500 euro nella sua borsetta e 800 euro in una busta. La 75enne non sa esattamente quanto denaro abbia rubato, secondo una sua dichiarazione meno di 4000 euro. Il figlio della vittima, dal canto suo, ha stimato una perdita di circa 8.000 euro.
“È difficile quantificare i danni”, afferma l’Avvocato Thomas Brezzo. Non è neanche chiaro come sia entrata in casa della vittima. Aveva rubato le chiavi o agiva in presenza della vicina? Resta tutt’ora un mistero.
L’imputata, senza precedenti penali, non aveva alcuna particolare necessità che potesse spiegare il suo comportamento. Con un reddito di 1.600 euro e un affitto di 270 euro, la monegasca non aveva alcun problema finanziario, né particolari dipendenze. Sebbene le due donne fossero assenti all’udienza che si è svolta martedì 18 ottobre, l’avvocato dell’imputata, Charles Lécuyer, ha dichiarato che la donna si è mostrata pentita nella sua deposizione.
Il giudice l’ha comunque condannata a una pena detentiva di tre mesi con sospensione condizionale e al rimborso di 8.500 euro.