Lusso, sfarzo e ricchezza: come il Principato di Monaco cerca di abbattere gli stereotipi
Nell’articolo “Come Monaco modernizza la sua immagine per rendersi più interessante”, Le Figaro illustra le nuove sfide del Principato per rinnovare la sua reputazione.
Famoso per la sua ricchezza e i suoi residenti milionari, il Principato trasuda lusso in un modo che non può essere ignorato. Le Figaro non ha di certo mancato di sottolinearlo. “Sulla Rocca, immaginiamo la famiglia reale dietro le spesse mura, che ci ricorda la Grace Kelly degli anni ’70”, scrive la giornalista Marie Visot. Un cliché che non è più sufficiente ad attirare le folle, ma soprattutto i maggiori investitori. “Dobbiamo attirare, accogliere, integrare e trattenere le forze economiche di cui il Paese ha bisogno”, afferma Frédéric Genta, responsabile dello sviluppo dell’attrattività del Principato. Sebbene non voglia liberarsi della sua immagine di “ricco paradiso immobiliare”, la sfida di Monaco oggi è ben diversa, ed è quella di abbattere gli stereotipi.
Ed è in un ritratto che rivela i suoi punti di forza, ma anche le debolezze, che il quotidiano francese si è concentrato domenica 10 marzo 2024. È stata l’occasione per mettere in luce una serie di elementi che dimostrano la sua voglia di modernità.
Un sistema digitale sempre più interessante
Come sottolinea Le Figaro, Monaco è assolutamente al passo per quanto riguarda il digitale. È il primo paese a essere interamente coperto dalla rete 5G, con il primo cloud sovrano d’Europa e la banda larga più veloce del mondo. Per non parlare delle start-up, come MonacoTech, che l’autrice descrive nei minimi dettagli, con i suoi uffici in vetro che la rendono lo spazio ideale per “giovani start-up in fase di sviluppo”.
Intervistato dal quotidiano, il direttore dello sviluppo del cloud sovrano Stéphane Caillet ha addirittura paragonato questo business center all’avanguardia a una “Défense in miniatura”.
Avviare un’azienda è ancora complicato
Avviare un’azienda nel Principato è complicato, non è una novità. Tra regolamentazioni antiquate, costi immobiliari e finanziari alle stelle, Monaco ha ancora un po’ di strada da fare. Tuttavia, Le Figaro non ha grossi dubbi su quali siano i “punti di forza tradizionali” del Principato in fatto di affari: finanza (15% del PIL), turismo (25% delle entrate di Monaco), eventi e nautica. Marie Visot non poteva citare migliori esempi del Café de Paris, delle spiagge piene di vita e dei leggendari chef stellati della Rocca.
Per diventare “la località più importante d’Europa”, come afferma Stéphane Valerie, Amministratore delegato della Société des Bains de Mer, Monaco ha deciso di rinnovare le sue mostre internazionali. L’obiettivo è fare colpo, come ha fatto con Claude Monet che, come riporta Le Figaro, ha attirato 120.000 visitatori nell’estate 2023.
La sicurezza: un importante alleato
600 agenti di polizia e 1057 telecamere di sorveglianza. Come mostrano i dati riportati da Le Figaro, è difficile non sentirsi al sicuro a Monaco. La sorveglianza è costante, a ogni angolo, e anche nei locali, che non vengono trascurati. Richard Marangoni, controllore generale della Pubblica Sicurezza, spiega al quotidiano che “i registri degli alberghi vengono sistematicamente inviati alla polizia, che verifica se un ospite è ricercato dall’Interpol”. Insomma, quello che emerge è che Monaco ha un occhio attento a tutto e tutti.
Il riciclaggio di denaro: il Principato è risoluto
Come ricorda l’autrice, da gennaio 2023, dopo le conclusioni del rapporto Moneyval, Monaco è sottoposta a una maggiore sorveglianza. L’organismo del Consiglio d’Europa, infatti, ha ritenuto che, nonostante il “notevole impegno”, sia ancora necessario rafforzare la sorveglianza, le indagini e i procedimenti penali. In particolare, casinò e gioiellerie sono nel mirino, visto il numero esiguo di segnalazioni di transazioni sospette, rispetto al volume di clienti registrati e all’importanza che ricoprono questi due settori a Monaco.
Secondo Le Figaro, da allora il governo è “sotto pressione”. Come ha confidato il Principe Alberto II a Figaro durante un’intervista lo scorso luglio, la sfida è “imporre di rispettare le raccomandazioni di Moneyval”. Grazie a due leggi verrà creata una nuova autorità indipendente per combattere il riciclaggio di denaro e la corruzione finanziaria, mentre una terza servirà a rafforzare la competenza giudiziaria.