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Nuove soluzioni a Monaco per ridurre l’impatto acustico dei cantieri

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L’ambizioso piano di ammodernamento delle infrastrutture pubbliche rende il Principato un territorio dinamico, con cantieri che coprono un’area di due kilometri quadrati. Il Governo del Principe si sta già impegnando a ridurre l’inquinamento acustico grazie a soluzioni innovative e processi ingegnosi, creando al contempo spazi di dialogo con i cittadini.

Un nuovissimo ospedale, un istituto scolastico che accoglierà presto 1500 studenti con una piscina da 25 metri e una mediateca a tre piani: sono molti i cantieri che sorgono a Monaco per dotare il territorio delle migliori infrastrutture pubbliche e raggiungere gli obiettivi del piano nazionale di edilizia abitativa. In questo contesto di intensa attività, pullulano anche idee innovative per ridurre l’inquinamento acustico che è diventato alquanto invasivo: le orecchie degli abitanti vengono tartassate quotidianamente da suoni martellanti.

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Da un lato, il Governo del Principe sta inquadrando il problema dell’inquinamento acustico dei cantieri attraverso misure di regolamentazione come il divieto dei lavori di perforazione e di percussione durante fasce orarie sensibili per i residenti, o incoraggiando gli operai a usare i walkie-talkie per comunicare tra di loro durante la notte; dall’altro, vengono anche scelte attrezzature in grado di ridurre notevolmente il rumore dei lavori.

Quiete per i cittadini

“Nei cantieri stradali, gli operai utilizzano ormai un sistema di coperture per attenuare i rumori più forti che limita allo stesso tempo l’emissione di polveri”, spiega Jean-Luc Nguyen, Direttore delle opere pubbliche del Governo del Principe. “Impieghiamo anche dei dischi per sega che emettono rumori meno acuti.”

Quando devono sgombrare dai detriti i cantieri del Principato, le imprese edili ricorrono attualmente a camion ricoperti di materiale acustico resiliente che limita i rumori più fastidiosi. Un altro esempio è il segnale acustico per la retromarcia dei camion: è stato ripensato per essere meno assordante, limitarsi a due toni, ma continuare a garantire la sicurezza.

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Un’ingegnosa scatola di cemento

Tra le vie di Monaco, sorgono barriere acustiche che assorbono il rumore, come quella del cantiere dell’isolato Pasteur che è alta ben sei metri. Per limitare l’inquinamento sonoro dei quartieri vicini, vengono impiegati altri processi edili che permettono di limitare la propagazione del rumore, come l’utilizzo di una soletta o perfino di una scatola di cemento prima di effettuare lo sterro sotterraneo. “In questo momento, nessuno direbbe mai che stiamo scavando un parcheggio a quindici piani vicino al Giardino Esotico” dichiara Jean-Luc Nguyen.

© Governo del Principe

I cantieri sono anche dotati di barriere gonfiabili che assorbono i rumori dei macchinari. Questa soluzione è stata individuata dalla Commissione per l’innovazione di edilizia e opere pubbliche, creata nel 2019 dal Governo del Principe. “Quest’organo cerca le migliori pratiche nel settore dell’edilizia a livello internazionale” specifica il Direttore delle opere pubbliche.

“Il concetto di rumore è particolare: ci sono abitanti della zona costiera che apprezzano senza problemi il suono delle onde e altri cittadini che vivono nei pressi di un’autostrada e non sopportano il traffico stradale, sebbene il livello acustico misurato sia pressoché uguale” osserva Jean-Luc Nguyen, seppur riconoscendo che l’impatto acustico dei cantieri possa essere fonte di stress nella vita quotidiana.

“L’applicazione Urban report, lanciata dal Governo del Principe nel 2020, offre ai residenti una vera e propria piattaforma di comunicazione per segnalare disagi”, spiega Jean-Luc Nguyen. II Governo del Principe spera così di rassicurare gli abitanti, grazie a un cordiale dialogo.

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