Laurent Anselmi spiega nel dettaglio gli obiettivi del nuovo Gabinetto del Principe
L’ex Consigliere del Governo-Ministro degli affari esteri e della cooperazione è entrato in carica lunedì 17 gennaio.
Dopo la prima riunione del nuovo ufficio di gabinetto del Principe Alberto II, tenutasi il 17 gennaio mattina al Palazzo del Principe, Laurent Anselmi ha parlato ai microfoni di Monaco Info. Il nuovo capo di gabinetto ha esposto le nuove missioni che gli sono state affidate.
Avanzare dall’interno sulle nuove tematiche pubbliche
Attrattiva, transizione digitale, transizione energetica, controllo della spesa pubblica e crescita delle nuove entrate di bilancio: sono queste le cinque tematiche principali su cui l’ufficio di gabinetto si appresta a lavorare.
“Siamo determinati nel portare a termine la nostra missione al servizio del Principe, e anche impazienti di scoprire, perché c’è sempre una parte d’imprevisti e incognite”, dichiara Laurent Anselmi. “Sono le grandi linee delle nuove politiche pubbliche, ma il nostro desiderio è quello di essere un gruppo che pensa e risolve, oltre che essere gli esecutori nella catena di comando che parte dal Principe e arriva sul campo”.
Un think tank completamente reinventato e con una quota femminile, composto da tre donne e due uomini scelti dal Principe. Ogni membro avrà una missione precisa, ma lo scopo è anche quello “di mettersi alla prova studiando documenti che non rientrano necessariamente nelle nostre specialità, così da uscire dalla nostra zona di comfort”.
Dare un’immagine nuova al Principato
Un’altra importante missione del Gabinetto è quella di contribuire a dare un’immagine più veritiera e meno abusata di Monaco, sia in Francia che nel resto del mondo. “È una sfida continua. Conoscere e far conoscere necessita di un costante adattamento e bisogna tener conto delle nuove tecnologie, dei nuovi mezzi d’informazione, dei social network…”, spiega Anselmi.
Tuttavia, il nuovo capo di Gabinetto ripone molta fiducia nel suo team per raggiungere gli obiettivi prefissati: “Siamo accomunati dal desiderio di riuscire. Siamo tutti dipendenti pubblici, condividiamo la stessa etica del servizio pubblico, dell’interesse comune, al servizio di uno Stato imparziale, di uno Stato virtuoso, dello Stato di diritto”.
Per raggiungere l’obiettivo, l’ufficio di gabinetto assisterà il Principe Sovrano nell’esercizio delle sue prerogative costituzionali, verificherà che non ci siano attriti tra il Principe e il lavoro sul campo e porterà nuove idee.