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Intervista al Principe Alberto II: alloggi, ecologia e attrattività

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Sarah Del Ben

Il Principe Sovrano esprime la sua opinione in un’intervista al Financial Times.

In un’intervista pubblicata il 1° giugno dal quotidiano britannico Financial Times, il Principe Alberto II tratta diversi temi che riguardano il Principato e le sfide che deve affrontare.

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Dopo 17 anni di regno il Principe Sovrano ha espresso la sua opinione sull’attrattività di Monaco, una delle principali preoccupazioni del Governo principesco.

“Ho cercato di aumentare l’attrattività di Monaco da quando ho preso il posto di mio padre. Non voglio che Monaco finisca in una lista nera o grigia”, ha dichiarato durante l’intervista. Il Principe Alberto II ha le sue ragioni: da anni si impegna ad abbattere definitivamente l’associazione tra Principato e paradiso fiscale.

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Questa lotta ha già dato i suoi frutti perché nel 2009 Monaco è stata rimossa dalla lista grigia dei paradisi fiscali poco collaborativi dell’OCSE. Nel 2016 il Sovrano ha invece firmato un accordo di trasparenza fiscale con l’Unione europea che prevede, all’occorrenza, lo scambio delle informazioni bancarie dei residenti.

Il Principe ha inoltre offerto la sua collaborazione dall’inizio della guerra in Ucraina, quando ad alcuni oligarchi russi sono state inflitte sanzioni economiche. Sebbene solo “una manciata” dei 749 residenti era coinvolta, il problema è stato preso molto sul serio dal Principato. “I conti bancari che possedevano qui sono stati bloccati”, ha affermato il Sovrano aggiungendo che l’obiettivo di Monaco è avere un’attrattività economica per altre nazionalità, benché il Principato ne conti già 139.

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“Cerchiamo di trovare un equilibrio in tutto quello che facciamo”

I vantaggi fiscali che il Principato offre alle aziende potrebbero contribuire a quest’associazione, secondo il quotidiano. Il Financial Times spiega infatti che, secondo la società immobiliare britannica Knight Frank, nei prossimi quattro anni il numero di residenti monegaschi con un patrimonio superiore a 30 milioni di dollari dovrebbe aumentare del 23%. Il numero di milionari a Monaco dovrebbe inoltre crescere del 43%.

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“La tassazione è di solito il motivo principale per cui la gente viene a vivere a Monaco. L’aumento del costo degli alloggi fa inoltre pensare che sia arrivato il momento di vendere le proprie aziende e di investire in uno dei mercati immobiliari con i prezzi più alti al mondo. […] Restano qui per 20 anni e poi vendono le loro case”, ha commentato Edward de Mallet Morgan, uno dei direttori di Knight Frank.

A questo punto si solleva un’altra questione: il tema delicato degli alloggi. Il Principe Alberto II ha voluto ribadire il suo impegno nel garantire un alloggio a tutti i monegaschi. Grazie al Piano nazionale di edilizia abitativa, lanciato nel 2019, è infatti prevista la creazione di 600 nuovi appartamenti, anche se nel 2023.

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Il Sovrano ha approfittato dell’intervista per parlare dell’imminente inaugurazione del quartiere Mareterra: “Spero che venga visto come un progetto il più ecosostenibile possibile, a riprova del fatto che il recupero di un territorio può anche essere eco-friendly”. Il Principe ha inoltre sottolineato la sua grande lotta a favore della biodiversità e della tutela dell’ecosistema e uno dei suoi obiettivi principali, ovvero raggiungere zero emissioni a Monaco entro il 2050 grazie soprattutto allo sviluppo dei veicoli elettrici.

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L’intervista si è chiusa trattando una delle principali ambizioni del Principe: trasformare Monaco in un “Principato moderno” sviluppando nuove tecnologie nei settori della sanità, dell’istruzione e dei trasporti, il tutto sempre nel rispetto dell’ambiente.

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“Cerchiamo di trovare un equilibrio in tutto quello che facciamo e di creare il miglior compromesso possibile per garantire ai residenti e ai monegaschi una vita serena. Se siamo riusciti ad accogliere su un territorio di due chilometri quadrati 139 nazionalità che convivono armoniosamente, siamo sicuri che ci riusciremo”, ha concluso il Principe.

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