5 curiosità per diventare esperti di cactus a Monaco

Quest’estate, Monaco celebra le piante grasse con la mostra “Cactus” al Nouveau Musée National de Monaco. Un’esposizione che esplora come queste affascinanti creature vegetali dalle forme singolari abbiano ispirato gli artisti nell’ultimo secolo. Un’occasione perfetta per scoprire qualche aneddoto… pungente.
Di recente, Monaco ci ha regalato uno spettacolo piuttosto insolito. Nel marzo 2024, un cactus di una tonnellata è stato spostato con una gru durante i lavori al Giardino Esotico. «Non è certo una cosa comune. Penso che la vedremo solo una volta nella vita», aveva commentato meravigliato un operaio, osservando questo gigante centenario in volo.
1. Augustin Gastaud, il precursore
All’inizio del XIX secolo, Augustin Gastaud, capo giardiniere dei giardini Saint-Martin, allestisce una collezione di piante grasse vicino al futuro Museo Oceanografico. Appassionato e collezionista di vegetali esotici provenienti dal Messico, non immaginava certo che avrebbe scritto una delle pagine più belle della storia botanica del Principato. Affascinato da questa collezione unica, il Principe Alberto I, già celebre per le sue esplorazioni oceanografiche, decide di creare un giardino interamente dedicato alle piante grasse, allora poco conosciute in Europa. Nel 1912 acquista il promontorio dell’Osservatorio per ospitare questi curiosi vegetali.
La costruzione del Giardino Esotico, tra il 1913 e il 1933, è una vera sfida architettonica. È stato necessario trasportare, senza danneggiarli, enormi cactus centenari dalla Rocca alla loro nuova sede, a strapiombo sulla scogliera. Gli imballaggi speciali sono stati realizzati dai team di Louis Notari, ingegnere dei Lavori Pubblici. Alcuni esemplari della collezione originale di Gastaud oggi hanno raggiunto proporzioni gigantesche.

2. La famiglia Kuentz, ispirata dai cactus di Monaco
Nel 1934, la famiglia Kuentz, coltivatori di cactus dal 1907 a Belfort, intraprende un viaggio sulla Costa Azzurra. Lo scopo era visitare il Jardin Exotique di Monaco, aperto l’anno precedente. Joseph-Émile è accompagnato dal figlio Robert, che lavora con lui, e dalle figlie Madeleine e Marguerite. Dopo aver ammirato le rocce del Parc de la Tête d’Or a Lione e i giardini Albert 1er a Nizza, vanno alla scoperta del singolare giardino di Monaco, appena inaugurato. Lo shock è immediato e profondo: di fronte a queste «cactacee e piante grasse di dimensioni giganti in un ambiente quasi naturale», realizzano che «le piante coltivate nelle serre di Belfort sembravano ridicole» in confronto. Questa rivelazione cambia tutto e segna il destino della dinastia.
L’estate a Monaco: le grandi mostre da non perdere
Nel 1937, Joseph-Émile si innamora dei cinque ettari della tenuta La Magdeleine a Fréjus e riacquista anche alcune parcelle già vendute. Una vera scommessa, che ha richiesto di «vendere tutti i beni di Belfort e lavorare duramente per anni» per finanziare l’acquisto. Nello stesso anno, le coltivazioni vengono trasferite a Fréjus «in una grande tenuta con un clima più favorevole ai cactus». Robert comincia a fare avanti e indietro per trasportare le piante nel Sud e costruire le piccole serre. Nel 1938, tutta la famiglia si trasferisce definitivamente in Costa Azzurra. Ancora oggi, tre generazioni dopo, i Kuentz coltivano un’ampia varietà di cactacee e piante succulente al sole di Fréjus.
3. Il Giardino Esotico di Èze ospita un migliaio di cactus

Dopo la Seconda Guerra Mondiale, André Gianton, sindaco di Èze, immagina un progetto audace: trasformare le rovine di un castello medievale distrutto nel 1706 in un giardino esotico. Per realizzare la sua visione si affida a Jean Gastaud, capo giardiniere del giardino esotico di Monaco, già «all’origine delle prime piantumazioni di cactus sulla Rocca». Situato a 400 metri sopra il Mediterraneo, il giardino è protetto dai venti del nord dal plateau de la Revère, gode di un’esposizione sud ideale e di una pendenza perfetta per il drenaggio.
Il giardino ospita numerosi cactus e piante succulente, spesso provenienti da continenti lontani. Nella parte soleggiata rivolta a sud si trovano, tra gli altri, aloe, yucca, dasylirion, kalanchoe e cactus come Trichocereus, Echinopsis o Ferocactus, oltre ai celebri “cuscini della suocera”, gli Echinocactus grusonii, dalle forme perfettamente tonde. Le piante coltivate qui possono raggiungere dimensioni molto grandi proprio perché hanno trovato le condizioni ideali: pieno sole, clima mite, riparo montano, terreno roccioso e una forte pendenza che consente all’acqua di defluire.

4. Il Giardino Esotico di Monaco premiato a livello internazionale
Nel 2022, in occasione della dodicesima edizione di Euroflora a Genova, il Giardino Esotico di Monaco ottiene un successo spettacolare: 26 piante presentate, otto premi vinti, di cui sette primi posti. Un risultato che incorona un giardino già celebre a livello mondiale, selezionato dall’edizione 2021 della guida turistica Ulysse tra i “150 giardini più belli del mondo” per «la sua bellezza abbagliante, l’interesse botanico, culturale e artistico, l’esperienza turistica unica che offre e la sua accessibilità».

Dietro questi riconoscimenti si nasconde una vera impresa logistica: ai giardinieri è servita quasi una settimana per comporre un’aiuola di sei metri di diametro, con piante alte fino a cinque metri. Questi giganti vegetali hanno viaggiato in imballaggi su misura, realizzati in legno, stuoie di carta kraft e fibra di cocco. Tra le piante esposte c’era anche la rosa battezzata Principessa di Monaco, dedicata a Grace Kelly.
5. Un cactus alto 13 metri a Mentone
Nel 2019, Nice Matin ha rivelato una curiosità botanica eccezionale presente nel giardino di una famiglia di Mentone: un cactus Marginatocereus marginatus alto 13 metri, piantato circa quarant’anni fa. Per molto tempo, i proprietari l’avevano scambiato per un cactus San Pedro (Echinopsis pachanoi), ma l’esperto Philippe Richaud, che coltiva circa 3.000 specie di cactacee nelle sue serre di Le Cannet-Rocheville, ha identificato la specie corretta originaria del Messico.

L’altezza considerevole del cactus ha stupito anche gli esperti. In natura, questa pianta raggiunge al massimo i 7 metri da adulta. Il segreto di questa crescita eccezionale? Il clima privilegiato di Mentone, con temperature miti e raramente sotto zero, che permettono alla pianta di crescere quasi tutto l’anno. Questo esemplare potrebbe detenere il record mondiale della sua categoria.