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Inchiesta

Turismo: Monaco in vantaggio rispetto alla Costa Azzurra

La pista di pattinaggio sul ghiaccio all'aperto di Monaco.
Comune di Monaco

Con l’annuncio del Primo ministro francese Jean Castex che conferma la chiusura di bar, ristoranti e luoghi di cultura in Francia, le città del Paese si sono trasformate nello scenario perfetto per un film di fantasmi. A venti chilometri da Nizza, invece, la vita continua.

Ristoranti chiusi, coprifuoco a partire dalle 20:00 anche la sera di Capodanno, niente mercati di Natale… sono sempre di più le persone che decidono di lasciare la Costa Azzurra per trascorrere le feste di fine anno nel Principato. Così ha constatato Michel Tschann, presidente del sindacato degli albergatori della Costa Azzurra e direttore dello Splendid Hotel a Nizza: “Avevamo qualche prenotazione in hotel per le feste. Circa cinque o sei camere. Poi hanno annullato dicendo che a Nizza non c’erano ristoranti aperti. “Cancelliamo e andiamo a Monaco” hanno detto. Capisco che passare il veglione di Capodanno in una camera di albergo non è molto entusiasmante”.

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La magia del Natale si diffonde nel Principato

A Monaco, invece, malgrado le restrizioni in vigore, la magia delle feste non manca, con diversi spettacoli culturali in programma nonostante il coprifuoco. “C’è molta richiesta per Monaco, e per il veglione del 31 dicembre i ristoranti sono già al completo”, ha annunciato l’amministratore delegato nella SBM, Jean-Luc Biamonti. Una “concorrenza sleale” secondo Michel Tschann, ma un vero colpo di fortuna per la Société des Bains de Mer, colpita da una crisi finanziaria senza precedenti e costretta anche ad affrontare l’assenza della clientela italiana. Dopo l’ultimo dpcm, infatti, è in vigore l’obbligo di quarantena per gli italiani che rientrano dall’estero.

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