“Dreaming in Azur”: Venezia e Monaco alleate contro il cambiamento climatico
Una serata di beneficienza a favore della Fondazione Principe Alberto II, aperta dal concerto di Mika.
Il 1° ottobre scorso, l’Hotel Hermitage ha ospitato la prima cena di gala con spettacolo organizzata dalla Venetian Arts Foundation. L’evento, intitolato “Dreaming in Azur”, ha visto la partecipazione anche del Principe Alberto II.
La serata è stata aperta da un’artista d’eccezione: il cantante e compositore internazionale Mika ha presentato uno spettacolo straordinario, ideato e diretto da Antonia Sautter, nota per il celebre gala veneziano “Il ballo del Doge”. Una cena, dunque, dedicata a Venezia e all’insegna della beneficienza: i fondi raccolti durante l’evento sono stati interamente devoluti alla Fondazione Principe Alberto II, per sostenere progetti di resilienza costiera e di tutela dei mari.
La Venetian Arts Foundation ha come obiettivo quello di tutelare e promuovere le arti figurative e musicali, valorizzando i talenti veneziani. “Siamo lieti di annunciare che il primo evento culturale organizzato dalla nostra fondazione, a favore della Fondazione Principe Alberto II di Monaco, avrà un’importante portata a livello benefico perché raccoglieremo fondi per sostenere progetti specifici di questa prestigiosa fondazione monegasca, offrendo supporto a progetti di resilienza costiera, sensibilizzazione sul cambiamento climatico e sull’innalzamento del livello dei mari” hanno dichiarato Daniela Di Giorgio e Filippo Ghirelli, imprenditori, filantropi e fondatori della Venetian Arts Foundation.
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“Grazie alla Venetian Arts Foundation, saremo in grado di intensificare i nostri sforzi a favore della resilienza costiera, una problematica comune a Venezia e a Monaco, ma anche ad altre città nel mondo. È per questo che la Fondazione ha lanciato un’iniziativa dedicata al nesso tra oceano-clima-biodiversità: sosteniamo la mitigazione e l’adattamento all’impatto climatico e coinvolgiamo esperti, scienziati, imprenditori e sindaci delle città più a rischio per trovare soluzioni innovative” ha aggiunto Olivier Wenden, vice-presidente e amministratore delegato della Fondazione Principe Alberto II.
D’altronde, la Fondazione ricorda che “i territori costieri sono in prima linea nella lotta al cambiamento climatico. L’innalzamento del livello dei mari, l’aumento delle temperature degli oceani, l’intensificarsi di fenomeni meteorologici estremi e la sempre maggiore irregolarità delle precipitazioni amplificano la vulnerabilità economica, sociale e ambientale delle aree costiere.
Entro il 2050, un miliardo di abitanti delle zone a bassa altitudine saranno esposti a rischi legati al clima. Gli ecosistemi costieri, quando tutelati, forniscono servizi essenziali per rafforzare la resilienza climatica e preservare sia le economie blu che il benessere degli esseri umani”.