Philippe Mettoux difende il “modello originale” monegasco prima del suo insediamento

Il futuro Ministro di Stato di Monaco prende la parola per la prima volta in pubblico dalla sua nomina, condividendo la sua visione del Principato e rispondendo alle critiche sugli “standard democratici”.
A due settimane dal suo insediamento ufficiale, previsto per il 4 luglio, Philippe Mettoux ha pubblicato domenica scorsa su LinkedIn il suo primo messaggio pubblico dopo l’annuncio della sua nomina da parte del Principe Alberto II. In questo lungo post rivolto alla sua rete professionale, il futuro capo del governo monegasco espone la sua visione del Principato e affronta le questioni legate al suo assetto istituzionale.
«È indiscutibile che Monaco riesca a eccellere nei settori dell’economia, della finanza, dell’attrattività, dell’innovazione, del turismo e dell’influenza, secondo un modello originale che combina una monarchia attiva e una democrazia effettiva», scrive Philippe Mettoux. L’alto funzionario francese, attualmente membro del Consiglio di Stato e direttore legale del gruppo SNCF, difende con convinzione il sistema monegasco: «Ch piaccia o no, il Principato rispetta i principi fondamentali delle libertà pubbliche e le norme comunemente adottate in Europa e nei paesi occidentali».
Pur riconoscendo che «alcuni cambiamenti devono essere portati avanti rapidamente, rafforzati e condotti fino in fondo», il futuro Ministro di Stato dimostra piena consapevolezza delle sfide che attendono il Paese. Sottolinea come Monaco, nonostante la sua piccola estensione territoriale, «sia chiamata ad affrontare importanti questioni politiche, geopolitiche, sociali, tecnologiche e ambientali» che gli permettono «di esprimersi – e di essere ascoltata – nelle principali sedi internazionali».
«Amo le sfide»
Philippe Mettoux, che prenderà il posto di Didier Guillaume, scomparso improvvisamente lo scorso gennaio, si dice determinato: «Amo le sfide. Mi sono preparato e, fin da quando ho ricevuto la proposta, approvata dalla Francia, mi sono impegnato a conoscere a fondo l’identità dello Stato monegasco, andando oltre gli stereotipi comunemente diffusi».
Il futuro capo del governo promette «un lavoro a tempo pieno, delicato, complesso, esigente» che intende portare avanti «al servizio del Principe, del Principato e di tutti i monegaschi, grazie a un rapporto di fiducia costruttivo con tutte le forze vive del Paese, in particolare con i consiglieri del Consiglio Nazionale».
Monaco e la Francia consolidano il loro impegno comune per l’oceano
Questo intervento arriva dopo meno di due settimane dalla visita di Stato di Emmanuel Macron nel Principato, svoltasi il 7 e l’8 giugno, come anticipato dal Principe Alberto II in occasione della nomina ufficiale di Philippe Mettoux, annunciata il 4 giugno.