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Analisi

Una cucina zero-scarti? Sì, è possibile

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DR

I rifiuti domestici che produciamo sono un grosso peso da digerire per il nostro pianeta. Per fortuna, ognuno nel nostro piccolo, siamo ancora in tempo per fare qualcosa per ridurre i nostri scarti. È proprio questo l’obiettivo del workshop online “Cucina zero scarti con la MTE” organizzato domenica 7 febbraio dalla Mission de la Transition Énergétique Monaco (MTE).

Oggi, tendiamo sempre di più ad acquistare solo prodotti che siano esteticamente perfetti. E proprio perché l’occhio vuole sempre la sua parte, acquistiamo anche più cibo del necessario. È questo il modo migliore (ovvero il peggiore) per produrre spreco alimentare, visto che gli alimenti vanno a male in fretta.

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È qui che entra in gioco Elisa Alberto. La fondatrice di Ecoslowasting, una piattaforma zero-rifiuti, spera in un futuro migliore: “Quando siamo in cucina, rivalorizziamo e diamo una seconda vita agli alimenti che sono erroneamente considerati come scarti” ha dichiarato in un’intervista per Monaco Info.

Gesti semplici ma dal grande impatto

Durante il workshop di cucina di un’ora e un quarto, Elisa Alberto ha proposto alcune ricette di pietanze e bevande a zero scarti. Oltre a spiegare come utilizzare le foglie dei porri per fare dei cannelloni, invita anche a comprare alla spina: “Basta recarsi nel negozio con barattoli e bottiglie in vetro e ritirare le provviste”.

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Ormai è chiaro, per ridurre i nostri rifiuti bastano gesti semplici che possiamo fare tutti. Un motivo in più per comportarci in modo responsabile nei confronti dell’ambiente. Se i grandi chef, come Mauro Colagreco, riescono a fare a meno di pellicola alimentare e sacchetti per il sottovuoto, noi non abbiamo davvero più scuse!

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