Pubblicità »
Servizio

Antonio Salvatore, lo chef lucano premiato con una stella Michelin a Monte Carlo

Chef ANTONIO SALVATORE 1 - RAMPOLDI MONACO-compressed
Rampoldi

Chef de cuisine a La Table d’Antonio Salvatore, un ristorante nel ristorante all’interno del famoso Rampoldi di Monte Carlo, Antonio Salvatore ha ricevuto la sua prima stella Michelin entrando a buon diritto nella guida francese del 2021. Il premio per eccellenza del mondo culinario è un riconoscimento alla sua instancabile ricerca dell’eccellenza. Nato a Guardia Perticara, un paesino in provincia di Potenza, lo chef ha girato il mondo per poi stabilirsi a Monaco.

La storia d’amore tra Antonio Salvatore e la cucina nasce proprio in Italia, il suo paese di origine. Nel cuore di Potenza, capoluogo della Basilicata, cucinare è un vero e proprio stile di vita. Sorridendo, ci racconta che “ti piaccia o no, devi aiutare a preparare da mangiare. Durante la settimana, andavamo in giardino a raccogliere frutta, verdura ed erbe aromatiche da usare in cucina”.

Pubblicità

Anche crescendo la cucina continua a occupare una grossa parte della sua vita. Già a 14 anni, Antonio capisce di voler trasformare la sua passione in un lavoro. Decide, quindi, di iscriversi all’istituto alberghiero di Potenza, dove può affinare il suo talento, apprendere le basi e perfezionare la tecnica.

Italia, Spagna e perfino la Russia

Per uno chef, viaggiare vuol dire intraprendere un percorso culinario, è un’occasione per immergersi nella cultura di un altro paese e scoprire nuovi ingredienti, aromi e sapori. Passando per diverse cucine nel mondo, a 34 anni lo chef Antonio Salvatore ha già vissuto diverse avventure. Tutto ha inizio a Londra, per poi proseguire alle Canarie nel ristorante stellato Michelin di Juan Pablo Felipe, El Chaflán. Ma non finisce qui, lo chef infatti lavora a Firenze, Milano e perfino in Russia, dove è stato contattato dall’ambasciatore italiano.

Sapevo che se volevo continuare a imparare avrei dovuto viaggiare

Pubblicità »

Quando ci racconta le sue avventure culinarie, lo chef si lascia trasportare: “Ogni luogo in cui sono stato mi ha riservato tante nuove esperienze. Se hai il coraggio di provare, imparerai sempre qualcosa. Sapevo che se volevo continuare a imparare avrei dovuto viaggiare”. Ma è a Monaco, un paese di appena 2km2, che Antonio ha raggiunto uno dei suoi più grandi successi, forse il più grande.

Rampoldi, un ristorante di Monte Carlo gestito da Antonio Salvatore

Antonio Salvatore arriva a Monaco nel 2016. Non in un posto qualsiasi, ma in uno dei ristoranti storici più famosi del Principato: Rampoldi. Sorride: “Quando si è presentata l’opportunità non ci ho pensato due volte. Ne ho parlato con mia moglie, che ha appoggiato la mia decisione, e ci siamo trasferiti”. Non appena ha aperto le porte del ristorante, la sua passione si è accesa un’altra volta. “Mi sono tornati alla mente tutti quei ricordi d’infanzia, era come essere tornato in quel giardino a raccogliere frutta e verdura quando ero bambino. Mi sono sentito a casa”.

© Rampoldi

>> LEGGI ANCHE: Patrice Frank, il capo sommelier della cantina di un hotel più grande al mondo

A settembre 2020, Antonio ha dato vita a La Table d’Antonio Salvatore, un menù d’ispirazione mediterranea ideato da lui e dal suo team e servito in una nuovissima sala all’interno del ristorante gourmet Rampoldi. Emozionato per il traguardo raggiunto, Antonio racconta: “Questo è il risultato finale di un progetto che mi sta particolarmente a cuore. Voglio offrire ai miei ospiti un’esperienza culinaria unica, che sia al Rampoldi o a La Table d’Antonio Salvatore”.

Pubblicità »

La sua prima stella Michelin

Ambizioso e determinato, lo chef cura attentamente ogni dettaglio. “Da quando mi sono innamorato della cucina, non ho mai smesso di lavorare, imparare o esplorare. È stato incredibile vedere alla TV che avrei vinto la mia prima stella Michelin con La Table d’Antonio Salvatore al Rampoldi. È il premio che ogni chef sogna di vincere un giorno. Ed è vero che sarò io a riceverlo, ma non ce l’avrei fatta senza il mio fantastico team o il sostegno costante degli ospiti che cenano con noi…”

>> LEGGI ANCHE: Gli chef stellati della Costa Azzurra: “Ci siamo reinventati per resistere alla crisi”

Il premio è un riconoscimento al suo duro lavoro, anche se l’instancabile chef di certo non si fermerà qui. Mettendo tutto se stesso in ogni progetto, Antonio Salvatore continuerà a portare la sua passione e la sua determinazione in cucina. Dopotutto, è proprio questo atteggiamento che ha trasformato un ragazzino del sud Italia nella star di uno dei ristoranti più prestigiosi di Monaco.

>> LEGGI ANCHE: Chi è Mauro Colagreco, chef stellato del miglior ristorante al mondo

Privacy Policy