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“Ci sono ancora progressi da fare”. La vostra opinione sulla qualità di vita dei cani a Monaco

Aldo cane soddisfatto Monaco
DR / Una passeggiata sul mare con Aldo?

Dopo le nostre interviste agli amici a quattro zampe del Principato, tantissimi di voi hanno espresso la loro opinione sulle condizioni di vita dei cani a Monaco, sia sulla nostra pagina che nel gruppo Facebook.

Gli spazi verdi, un problema per cani e padroni

Il commento di Maara va dritto al punto: “Mancano gli spazi verdi. Ma non solo per gli animali…”. In effetti, come avevamo già affermato nel nostro articolo, la mancanza di prati sembra essere il problema principale della vita dei cani nel Principato. Élodie, che abita nel quartiere della Condamine, dove il verde non è certo il colore predominante, spiega che preferisce andare a “Monaco-Ville e Fontvieille”.

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Aggiunge anche che “per quanto riguarda l’attrezzatura, siamo una delle poche città dove i distributori di sacchetti non sono a pagamento”. Conclude, poi, con ciò che permetterebbe al suo piccolo Orion di vivere al meglio: “vorrei un angolo della spiaggia del Larvotto dove poter portare Orion […] E anche che i grandi magazzini ne autorizzassero l’ingresso, in Italia ci sono i carrelli dedicati per portare gli animali con sé. Monaco si impegna per i nostri amici a quattro zampe, ma ci sono ancora progressi da fare”.

Cani a Monaco prati verdi
Uno dei prati del Principato, che però è vietato ai cani! © Alexis Gertladi

Passeggiate al di fuori del Principato

Proprio come per Guizmo, Martine afferma che “il sentiero del litorale di Cap d’Ail […] è il luogo ideale e il preferito dai proprietari di cani. Si capisce subito quando si passeggia”. Tuttavia, precisa che “bisogna fare attenzione a dove si mettono i piedi” per via degli escrementi. Condivide poi uno dei suoi posti preferiti dove portare a spasso il cane: “C’è una spiaggia riservata a loro ma è abbastanza lontana [dal litorale]. Quindi sarà meglio che i bisogni del cane non siano troppo urgenti!”

Sul nostro gruppo Facebook, Kristina sottolinea come le condizioni di vita dei nostri cagnolini siano decisamente migliorate rispetto al passato. Tuttavia, spiega come ogni giorno sia obbligata a uscire da Monaco e preferire Cap D’Ail, Roquebrune o Èze per portare a spasso il cane. È l’unico modo per “farlo correre libero e farlo nuotare un po’ a mare”. Una boccata di libertà per i nostri amici animali, che in Principato “sono costretti a stare al guinzaglio dappertutto”.

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Guizmo cane Monano litorale cap d'ail
Quanti di voi andranno a passeggiare sul litorale come Guizmo? © DR

Ecco cosa manca secondo voi

Qualcuno ha anche proposto soluzioni per migliorare il benessere dei nostri animali. Déborah, per esempio, spiega che non c’è nessun “veterinario 24 ore” a Monaco. Una situazione assurda, secondo lei, che la costringe a dover andare “fino a Nice St Augustin, o persino a St Laurent du Var per le urgenze dei cagnolini!”. Chloe, invece, preferirebbe “una legge più severa per i nostri amici pelosi”. Per esempio, al contrario di Nizza, a Monaco non c’è “nessun numero di telefono per denunciare un sospetto o possibile maltrattamento”.

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