Sempre più bevande “made in Monaco”
Da un lato, il Birrificio di Monaco gode di una reputazione internazionale, dall’altro, la Monte-Carlo Beer annuncia una transizione verso una birra 100% biologica. Ma a parte la birra, quali altre bevande produce il Principato?
Il 25 marzo, l’unico birrificio di Monaco ha riportato nel Principato una medaglia d’argento, vinta al Concorso Internazionale di Lione. La birra Blonde de Monaco ha ottenuto 7,6/10 per il gusto e la consistenza e 8,4/10 per l’aspetto, il colore e la schiuma, il punteggio più alto ottenuto per tutti questi criteri da tutte le birre in gara.
La medaglia d’argento, vinta nella categoria birre bionde, è una bella ricompensa per il lavoro del birrificio monegasco fondato nel 2008 da Gildo Pastor che produce centomila litri all’anno.
Anche se la Blonde de Monaco è la birra che ha brillato di più, vi consigliamo di assaggiare anche la Blanche e l’Ambrée, da sorseggiare, con moderazione, nelle belle giornate di sole.
La Monte-Carlo Beer diventa green
Nessun premio stavolta, ma comunque una menzione degna di nota. Dopo 18 mesi di ricerca e sviluppo, a marzo il marchio monegasco ha annunciato la transizione verso una birra 100% biologica. La certificazione AB è una parte del processo e attesta che il prodotto contiene almeno il 95% di ingredienti agricoli biologici certificati. “Non vengono utilizzati pesticidi o fertilizzanti chimici nelle nostre coltivazioni”, spiega la Monte-Carlo Beer. Ormai, la birra non viene più prodotta a Saint-Raphaël ma a Mouans-Sartoux. Per quanto riguarda la composizione, la bevanda si basa su una miscela di tre malti e tre luppoli ad alta fermentazione prodotti in Francia, e ha un tasso alcolemico del 4,5%.
- La Monte-Carlo Beer cambia look. © Monte-Carlo Beer
La novità è accompagnata anche da una nuova etichetta per le bottiglie. Un fattore molto importante per i suoi creatori è che la Monte-Carlo Beer non dovrebbe cambiare sapore! William e Anthony hanno fatto un “test” di degustazione alla cieca con una ventina di consumatori abituali: non hanno notato alcuna differenza. Una birra fresca e senza l’amaro in bocca!
Cocktails monegaschi
All’American Bar dell’Hôtel de Paris, i drink prendono i nomi dei quartieri del Principato. Il cocktail Monte-Carlo, dal gusto un po’ retrò, è fatto con liquore Bénédictine, prodotto a Fécamp in Normandia, whisky Hudson Manhattan, con note legnose e fruttate, e Angostura, un bitter a base di rum, genziana e buccia d’arancia. Anche la Condamine è presente nel menù. L’omonimo cocktail è composto da champagne, succo di limone, sciroppo di anice, albume d’uovo, succo di frutto della passione e, come ingrediente principale, il liquore l’Orangerie, prodotto nel Principato.
- © Hôtel de Paris / Facebook
L’Orangerie, il liquore monegasco
Nel suo territorio il Principato conta 600 alberi di arance amare, una via di mezzo tra il pompelmo e il mandarino. Nel 2017, il monegasco Philip Caluzzo ha introdotto sul mercato un liquore ottenuto dalla scorza di queste arance particolari. L’Orangerie è ormai presente sulle tavole di molti hotel di Monaco.
- © L’Orangerie
Dal duty free dell’aeroporto di Nizza al Giappone, passando per Singapore, il liquore monegasco è un prodotto “Made in Principato” degno di nota. Da servire come aperitivo, digestivo o da aggiungere come ingrediente in un cocktail!
La Maison du Limoncello
Il 16 luglio 2021 aprirà sulla Rocca un negozio di alimentari specializzato. Sui suoi scaffali troverete il liquore al limone di origine italiana, a base di scorza di limone, alcol, acqua e zucchero. Secondo tradizione, il limoncello viene servito molto freddo, anche ghiacciato, come digestivo. La Maison du Limoncello offre diversi prodotti, tra cui la crema di limoncello, preparata con latte o prodotti caseari per ottenere una consistenza cremosa e alleggerire il gusto del limone.
Lo sapevate?
Il cocktail Monaco potrebbe suonarvi familiare. È un drink a base di birra, limonata e sciroppo di granatina, il cui nome è stato preso in prestito dal Principato. Non esiste una versione ufficiale della storia del Monaco, ma la sua creazione viene attribuita a un certo George Booth, che si sarebbe ispirato a un cocktail americano a base di sidro e birra chiamato “snakebite”. Si dice che il nome Monaco faccia riferimento ai colori della bandiera monegasca: il bianco della limonata e il rosso della granatina. Nel 1995, il gruppo olandese Heineken ha lanciato il “Monaco de Panach'”, un Monaco già pronto da acquistare in bottiglia e bere a casa. Il drink ha anche dato il nome all’assemblea detta “di Monaco”, durante la Seconda Guerra Mondiale, dei partigiani della regione dell’Isère all’Hotel de la Poste di Méaudre il 25 gennaio 1944.