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Il Principe Alberto II continua le sue visite ai feudi dei Grimaldi in Italia

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Sabato il Principe Alberto II ha visitato tre città italiane legate alla storia dei Grimaldi. © Axel Bastello / Palazzo del Principe

Dopo aver partecipato alla cerimonia di gemellaggio tra Monaco e Dolceacqua, il Sovrano ha visitato altre tre città italiane dichiarate Siti Storici Grimaldi.

Tre nuovi siti sono entrati a far parte della vasta rete dei Siti Storici Grimaldi. Sabato, il giorno dopo l’ufficializzazione del gemellaggio tra Monaco e Dolceacqua, il Principe Alberto II ha inaugurato come di consueto una targa commemorativa e un cartello segnaletico nei comuni di Isolabona, Apricale e Perinaldo.

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Come qui a Isabona, il Principe Alberto II ha inaugurato il cartello “Sito storico Grimaldi” in ogni comune. © Axel Bastello / Palazzo del Principe

500 anni e qualche giorno fa, questi paesi della Liguria hanno giurato fedeltà ad Augustin Grimaldi. “I sindaci (di Dolceacqua, Isolabona, Apricale e Perinaldo, ndr) hanno prestato lo stesso giuramento di fedeltà ai Grimaldi poiché, in quanto feudi dei Doria, erano sotto la protezione dei signori di Monaco”, spiega a Monaco Info Thomas Fouilleron, direttore degli archivi del Palazzo del Principe.

È l’occasione per il Sovrano di scoprire gli archivi relativi alla sua famiglia, nonché il Santuario Madonna delle Grazie di Isolabona, che sua madre, la Principessa Grace, era solita frequentare “quando il Principe e la Principessa venivano, quasi in incognito, a gustare la cucina locale”. Thomas Fouilleron cita anche Perinaldo, dove il Principe Alberto II ha visitato un osservatorio astronomico comunale. Luogo di nascita dell’astronomo Jean-Dominique Cassini, il luogo è legato alla famiglia Grimaldi e i Principi di Monaco, che “si interessano di astronomia fin dal XVII secolo”.

La visita è terminata con una cerimonia ufficiale alla chiesa di San Nicolò, dove una piccola folla si è riunita per dare il benvenuto al Principe Alberto II. Anche qui il Sovrano ha ricevuto un’accoglienza calorosa, come quella di un mese prima durante la sua visita in Calabria.

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