Intervista

Aiutate la Spa di Monaco a trovare una casa per questi animali

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Gatsby, Kaya, Nala e Charlie sono alcuni degli animali in cerca di famiglia al rifugio l'Abri gestito dalla SPA di Monaco. ©SPA di Monaco

Quest’anno, dal rifugio che accoglie cani e gatti abbandonati sono stati adottati più di 90 animali.

Le cifre sono quasi in pari. Al rifugio l’Abri della SPA di Monaco, 93 cani e gatti hanno trovato una nuova famiglia dall’inizio dell’anno, un numero appena inferiore a quello degli animali abbandonati che la struttura ha dovuto accogliere nello stesso periodo: 105 da gennaio. “La maggior parte sono cani provenienti dal canile, che è sempre pieno”, dice Océane Barascut, responsabile degli operatori del rifugio di Eze. Al momento, una quindicina di cani e altrettanti gatti vivono lì, lontani dal pubblico, visto che le visite non sono ammesse, in attesa di una nuova casa.

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Preparare gli animali all’adozione

“Il motivo per cui non siamo aperti al pubblico è che i cani devono stare più tranquilli possibile”, spiega la responsabile della struttura. Gli operatori li portano a spasso due o tre volte al giorno, a seconda del carattere dell’animale, il che è importante per conoscere meglio i cani. “Hanno bisogno di vedere altri cani, di fare esercizio fisico e di stare bene con loro stessi per poter essere affidati a una famiglia”.

Ritz, un incrocio di Yorkshire Terrier maschio di 3 anni, è disponibile per l’adozione. ©SPA di Monaco

Su Facebook, dove la SPA di Monaco pubblica ogni giorno annunci di nuovi animali in adozione, i potenziali padroni vengono informati sul comportamento dell’animale: “Va d’accordo con i cani e con i bambini ma non con i gatti”, “Deve fare esercizio fisico ogni giorno”, “Non può stare da solo in giardino senza sorveglianza”. Il numero di animali ospitati è piuttosto basso per un rifugio simile, ed è per questo che la priorità dell’Abri è quella di “prendersi il tempo necessario per conoscere al meglio gli animali”.

Un ambiente futuro ” compatibile”

I futuri padroni possono fissare un appuntamento per telefono per incontrare l’animale che desiderano adottare. Il personale in loco verifica una serie di criteri. “Chiediamo almeno due visite al rifugio e una terza a casa della famiglia. Questo ci permette di accertarci che l’ambiente della futura casa dell’animale sia compatibile con quello di cui ha bisogno”, spiega Océane Barascut.

Lizzie è un incrocio Pointer femmina di 7 anni che si trova al rifugio dal 2018. La SPA di Monaco spera di trovarle presto una nuova famiglia. ©SPA di Monaco

Soprattutto quando si tratta di cani, gli operatori si informano preventivamente sulla composizione della futura famiglia, sulla presenza di altri animali in casa, sullo stile di vita e sugli orari di lavoro degli aspiranti padroni. “Ovviamente cerchiamo di non essere troppo invadenti, ma solo di verificare che il cane sia ben accolto. Poi, anche il feeling e l’atteggiamento giocano un ruolo importante”. Per un cane “facile”, l’adozione dura al massimo quindici giorni, “compresa la settimana della dichiarazione di impegno”.

Dichiarazione di impegno obbligatoria

Il nuovo sistema è stato introdotto il 1° ottobre dello scorso anno. Prima di adottare un animale, ogni famiglia deve firmare una dichiarazione di impegno, che dura obbligatoriamente una settimana. “Con questo certificato si avvia ufficialmente l’adozione e ci si impegna a prendersi cura dell’animale”, spiega Océane Barascut, che sottolinea come la dichiarazione abbia anche un altro scopo. “Quando qualcuno viene al rifugio, potrebbe scegliere di adottare senza rifletterci. Con questo documento i potenziali padroni hanno una settimana di tempo per pensarci. Ci permette di responsabilizzarli il più possibile e, potenzialmente, di evitare un’adozione fallimentare perché dettata da un colpo di testa”.

Dopo un anno passato al rifugio, Tako, un AmStaff di 4 anni, è stato adottato a luglio. ©SPA di Monaco

Un cane può impiegare tre mesi per adattarsi

Cosa cercate in queste adozioni? Lo abbiamo chiesto alla responsabile degli operatori del rifugio. “La prima cosa è la stabilità. Quando si prende un cane, bisogna trattarlo come tale. Molti vogliono salvarlo e strafanno. Non sono giocattoli, non possono essere euforici tutto il giorno, soprattutto i cani dei rifugi, molti dei quali hanno bisogno di tempo per adattarsi o hanno subito un trauma.

Océane Barascut sottolinea anche che questi animali “vivono in gabbia”. “Quando lasciano il rifugio, a casa tutto viene moltiplicato per dieci e spetta alle famiglie gestire questa situazione. Alcuni pensano che dopo tre giorni il cane possa essergli grato, ma non è così: ci vuole da uno a tre mesi perché si adatti.

La responsabile conferma che questo periodo è “ricco di adozioni”, ma secondo lei non sono dovute alle festività o al mese di dicembre. Nel giro di due mesi, 8 cani e 8 gatti hanno trovato una nuova casa.


Maggiori informazioni

La SPA di Monaco richiede una commissione fissa per l’adozione: 160 € per i gatti e 250 € per i cani. Gli animali “senior”, ovvero sopra i 7 o gli 8 anni, possono essere adottati con un contributo di 50 €.

  • SPA di Monaco, rifugio l’Abri
  • Chemin de Barnessa Inférieur 06360 Éze
  • contact@spamonaco.mc
  • 04 93 41 03 62

Per sostenere la SPA, è possibile donare tramite il sito web dell’associazione.