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I tesori del Mediterraneo: Villa Les Camélias, un gioiello di storia e arte

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La Villa Les Camélias con il suo stile Belle Epoque ricco di dettagli architettonici © Monaco Tribune

La villa di Cap d’Ail è ricca di dettagli storici legati alla città e ospita una collezione del pittore basco Ramiro Arrue.

La Costa Azzurra ospita ville davvero magnifiche. Spesso costruite in piena Belle Époque, queste strutture affascinano abitanti del posto e turisti per il loro stile eclettico e la ricchezza di dettagli. Oggi, scopriamo insieme Villa les Camélias, un museo sulla storia di Cap d’Ail e Ramiro Arrue immerso nel verde e affacciato sul blu del Mediterraneo.

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Cap d’Ail, una storia recente e affascinante

Località di villeggiatura invernale per eccellenza all’inizio del XX secolo, la Costa Azzurra ha ospitato molte celebrità lungo le sue promenade, progettate per i turisti di una volta. Cap d’Ail nasce proprio così. Un tempo appartenente a La Turbie, la città non era altro che un’aspra landa desolata.

È nel 1908 che la città diventa indipendente e prende il nome di Cap d’Ail. Il merito fu del Barone di Pauville, che negli anni Ottanta del XIX secolo avviò un ambizioso piano di sviluppo urbano del promontorio. Con la rete fognaria, un caseificio brevettato dal Principe di Monaco e una centrale elettrica, Cap d’Ail era una città più che moderna. Charles Blanc, esponente della famiglia del fondatore della Société des Bains de Mer di Monaco, è stato il primo sindaco.

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Il quartiere di Saint-Antoine con le sue ciminiere © Monaco Tribune
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Una bottiglia di latte brevettata dal Principe di Monaco © Monaco Tribune

La ricca storia della città è illustrata al piano terra della villa. Situata a pochi passi dalla stazione, si scorge già attraverso il cancello e lo splendido ingresso. Oggi, per entrare al museo si passa dal retro. Attraversate l’incantevole giardino e fate un giro intorno all’edificio per ammirarlo da ogni angolazione. Con le sue ringhiere in ferro battuto, i medaglioni e le finestre a bovindo per godersi il calore del sole in inverno, la villa è un tripudio di dettagli e ricchezza.

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Il giardino ombreggiato di Villa Les Camélias © Villa Les Camélias
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La splendida vista dal giardino © Monaco Tribune
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La facciata della villa © Monaco Tribune

Il museo racconta anche la storia di una nuova città, e in particolare quella delle nuove famiglie, per lo più italiane, che vi si stabilirono. Nel frattempo, le celebrità dell’epoca che venivano a villeggiare, prendevano in affitto e facevano costruire le splendide ville che contraddistinguono Cap d’Ail e che sono presentate al museo.

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Fotografie di famiglie italiane © Monaco Tribune

Sacha Guitry, Mathilde Kschessinka, famosa ballerina russa, Jean-Cocteau, fondatore del Théâtre de Verdure della città, André Malraux, André Gide, Colette, Joséphine Baker, Winston Churchill: l’elenco delle celebrità che vennero a godere del clima mite di Cap d’Ail è lungo. Anche la Principessa Grace farà parte di questa lista e diventerà cittadina onoraria della città.

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Pannelli di presentazione delle ville di Cap d’Ail © Monaco Tribune

Ramiro Arrue, pittore basco in Costa Azzurra

È strano trovare un pittore basco a Cap d’Ail, eppure le sue opere sono esposte a Villa Les Camélias. Al 2° piano si trovano le collezioni permanenti, un’incredibile raccolta di dipinti di Ramiro Arrue da fare invidia al popolo basco. L’artista nel XX secolo si è battuto per dipingere la propria patria e oggi è un eroe per il popolo basco.

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I Marinai di Ramio Arrue © Monaco Tribune
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Alcuni quadri di Ramio Arrue © Monaco Tribune

L’occasione perfetta per scoprire una pittura molto diversa da quella dei tanti artisti venuti a ritrarre la Costa Azzurra. I dipinti di Ramiro Arrue riflettono le tradizioni, i paesaggi e la vita quotidiana della sua regione. “È un mondo perfetto e assolutamente onirico che sublima la realtà”, spiega Hélène Bonafous, curatrice del museo.

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Il museo ospita anche una collezione di smalti di Ramio Arrue © Monaco Tribune

Mitchell Johnson, La rivelazione di Meyreuil

In risposta ai dipinti geometrici di Ramiro Arrue, il 1° piano ospita una mostra temporanea del pittore americano Mitchell Johnson.

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Alcuni dipinti dell’artista americano Mitchell Johnson © Monaco Tribune

Durante un soggiorno a Meyreuil, non lontana da Aix-en-Provence, l’artista racconta di aver vissuto una vera e propria rivelazione che ha trasformato profondamente la sua tecnica. La luce particolare del Sud della Francia ha cambiato la sua percezione dei colori e ha avuto una forte influenza sulle sue opere attuali.

Potrete ammirare il prima e il dopo al museo fino al 29 settembre 2024.

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Dipinto di Mitchell Johnson © Monaco Tribune

E se ancora non vi basta, la villa ospita due pianoforti pneumatici, che il personale del museo sarà felice di mostrarvi all’opera. È un ottimo modo per fingere di saper suonare il pianoforte senza in realtà saperlo fare.

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Questo tipo di pianoforte si trovava comunemente nei grandi ristoranti e alberghi © Monaco Tribune

Informazioni utili:

Per guidarvi nella visita, sono disponibili le audioguide in 5 lingue (francese, inglese, spagnolo, italiano e tedesco)

  • Indirizzo: 17 avenue Raymond Gramaglia, 06320 Cap d’Ail
  • Orari di apertura: dal martedì al venerdì dalle 9:30 alle 12:30 e dalle 14:00 alle 18:00. Aperto anche la domenica dalle 11:00 alle 18:00.
  • Tariffe: 9€ normale e 5€ ridotta (studenti, over 60 e minorenni)
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