Analisi

TRANSIZIONI. Tra risparmio economico ed ecologia, qual è la migliore fonte di energia a Monaco?

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Pixabay

In questa nuova serie di articoli, Monaco Tribune esamina le varie transizioni in corso nel Principato, nei settori della tecnologia digitale, dell’energia e dei trasporti, e il loro impatto sui cittadini. Questo terzo articolo è dedicato all’energia.

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Nucleare, solare, geotermica, idroelettrica… Da quale fonte di energia proviene l’elettricità o il riscaldamento nel Principato? Con il suo approccio ecosostenibile, Monaco continua a lavorare per ridurre le emissioni di gas a effetto serra, in particolare quelle provenienti dagli edifici.

Meno costosi ma estremamente inquinanti, i combustibili fossili (carbone, olio combustibile e nucleare) stanno ormai scomparendo dal Principato. Dal 1° gennaio dell’anno prossimo, l’olio combustibile sarà vietato, mentre la COP26, alla quale ha preso parte anche il Principe Alberto II, ha affermato la volontà di rinunciare al carbone. Solo il nucleare non sembra andare da nessuna parte e, secondo il nostro sondaggio, è addirittura la seconda fonte di energia più usata dai nostri lettori.

Il primo posto, però, sarebbe occupato dall’energia idroelettrica, una fonte rinnovabile come l’energia solare, eolica, geotermica, talassotermica e quella da biomassa. Tutte fonti di energia più pulite, ma anche più costose, nelle quali il Principato intende investire.

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MoNa Résidence, un esempio di edificio ecologico

Anche se può essere piuttosto difficile modificare le fonti energetiche degli edifici già esistenti, alcune nuove costruzioni nel Principato hanno adottato un vero approccio ecologico. È il caso di MoNa Résidence, di proprietà del gruppo Michel Pastor, che ha accolto i primi residenti lo scorso settembre.

Mona Résidence
SAM du Parc/Gruppo Michel Pastor

Progettato per combinare comfort ed ecologia, questo edificio di 23 piani, che comprende un cinema privato, una “kids room” e un’area benessere, utilizza l’energia geotermica e solare per l’elettricità e il riscaldamento. Serge Ginesy, responsabile ambientale del gruppo Michel Pastor, spiega: “Lavoriamo con sonde all’interno del terreno che permettono lo scambio di calore o freddo con il suolo”.

Un sistema attentamente monitorato, che permette alle temperature di rimanere stabili tutto l’anno e riduce la necessità di fonti di produzione di energia. Il tetto dell’edificio, inoltre, è coperto da pannelli solari a sostegno della geotermica, per assicurare energia continua.

I residenti sono inoltre incoraggiati a monitorare i loro consumi. Ogni appartamento è dotato di un’interfaccia per gestire l’energia dell’abitazione, così da consentire a ognuno di controllare e calcolare i livelli di consumo, la classe energetica e le emissioni di CO2. “L’idea è di fornire ai residenti i mezzi per fare la differenza”, sottolinea Serge Ginesy.

I residenti sono anche incoraggiati a fare la raccolta differenziata: vengono messi a disposizione sei bidoni per ogni abitazione, che trattano in particolare i rifiuti alimentari. Inoltre, gli elettrodomestici installati nelle cucine sono tutti di classe energetica “A”.

Anche la questione della mobilità è stata presa in considerazione: ogni posto nel garage può ospitare e alimentare un’auto elettrica e c’è tantissimo spazio per le biciclette. Il MoNa Residence ha inoltre ottenuto la certificazione BREEAM, con classificazione “eccellente”, che valuta il rendimento energetico degli edifici.

Infine, tutte le piante che decorano il giardino richiedono poca acqua e, soprattutto, sono adatte al clima della Costa Azzurra. Sono state anche installate casette per gli uccelli e hotel per insetti, per prendersi cura della fauna e della flora locale.

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