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Monaco dichiara di aver ridotto il consumo d’acqua del 26%

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Il Principato ha annunciato di aver diminuito il suo consumo d'acqua del 26%. © Unsplash

Su iniziativa del Presidente dell’Assemblea Generale Csaba Kőrösi, alla fine di marzo gli Stati membri, gli scienziati, la società civile e il settore privato si sono riuniti presso la sede dell’ONU a New York per una Conferenza delle Nazioni Unite sull’acqua, a più di 40 anni dalla prima.

Il Segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, si è congratulato per gli impegni sanciti nell’Agenda ONU sull’acqua che “spingeranno l’umanità verso un futuro di sicurezza idrica di cui ogni persona sul pianeta ha bisogno”. Gli impegni concreti sono 700 e dovranno essere attuati entro il 2030, con l’obiettivo di accelerare i progressi verso l’accesso universale all’acqua potabile e ai servizi igienici.

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L’adozione di una politica di gestione razionale ha portato a una riduzione del 26% del consumo di acqua

Isabelle Picco

L’ambasciatrice di Monaco, Isabelle Picco, presente all’assemblea, ha insistito sulla “necessità urgente di ritrovare il valore dell’acqua per una gestione sostenibile di questa risorsa essenziale”. La diplomatica monegasca, che rappresenta il Principato alle Nazioni Unite ininterrottamente dal 2009, ha presentato anche gli “impegni del Governo del Principe nell’adottare una politica di gestione razionale che ha portato a una riduzione del 26% del consumo di acqua”.

Isabelle Picco ha anche ricordato gli importanti investimenti del Governo “in infrastrutture efficienti e di qualità, come l’impianto di trattamento delle acque reflue (UTER), che permette di trattare in modo più efficiente e meno inquinante le acque del Principato e dei comuni francesi limitrofi”.

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È stata anche l’occasione per discutere delle azioni portate avanti dal Principato nell’ambito dell’accesso all’acqua potabile e ai servizi igienici con la sua politica di cooperazione allo sviluppo, nonché le iniziative della Fondazione Principe Alberto II per la salvaguardia degli ecosistemi di acqua dolce.

La Missione di Monaco, promuovere il dibattito

A margine della Conferenza, la Missione di Monaco ha co-organizzato tre eventi. Quattro ragazze hanno condiviso le soluzioni innovative che adottano ogni giorno per limitare gli impatti climatici legati all’acqua nelle Bahamas, in Uganda, Kenya ed Ecuador, in collaborazione con l’organizzazione Girls Rising e con il Dipartimento delle Nazioni Unite per gli affari economici e sociali.

Nella sede della Missione permanente di Monaco, in collaborazione con la Peace Innovation Initiative, l’Università per la pace e la Missione del Costa Rica, è stato organizzato un evento con circa 60 partecipanti. Cinque relatori della società civile hanno discusso le soluzioni per connettere le iniziative sul campo e alle decisioni politiche.

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Infine, un evento di networking ha riunito 60 ragazzi nei locali della Missione permanente di Monaco per discutere sui temi affrontati nella conferenza.

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