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Intervista

AS Monaco: i commenti di Thiago Scuro sulla stagione appena conclusa

Thiago Scuro
Thiago Scuro, direttore generale dell'AS Monaco © AS Monaco

In una conferenza stampa tenutasi martedì a La Turbie, il direttore generale dell’AS Monaco Thiago Scuro ha tracciato un bilancio della stagione. Tra gli argomenti trattati, i trasferimenti, gli obiettivi del club per la prossima stagione e il caso Mohamed Camara. Ecco alcuni dei punti salienti.

“Obiettivi raggiunti”. Thiago Scuro è più che soddisfatto dei risultati della sua squadra, con il secondo posto in campionato e il ritorno in Champions League dopo sei anni di assenza. A distanza di due giorni dall’ultima partita della stagione, Thiago Scuro ha discusso con i giornalisti dei risultati di quest’ultimo anno.

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Prendere le distanze dalla stagione 2023-2024

“Penso che la nostra stagione sia stata soddisfacente se si guarda al risultato finale. Sapete meglio di me cosa significa arrivare nella Top 3 del nostro campionato e quanto sia difficile qualificarsi per la Champions League. Quando sono arrivato, ho detto che l’esperienza degli anni precedenti avrebbe fatto da fondamento per il nostro futuro. E alcuni dei giocatori e dello staff che erano già qui possono confermarlo. Volevamo fare le cose in modo diverso, ed è quello che abbiamo fatto.

Il nostro obiettivo ora è prendere un attimo le distanze da questa stagione, perché abbiamo portato a casa il risultato sì, ma è chiaro che c’è ancora tanto da migliorare. Abbiamo attraversato alcuni momenti difficili e vogliamo capire perché, così da poter mostrare più continuità e coerenza l’anno prossimo. Abbiamo dimostrato di saper reagire, ma vogliamo avere un maggiore controllo della situazione, perché le aspettative saranno sempre più alte”.

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Il ruolo indispensabile del Presidente Rybolovlev

“Il Presidente è stato una figura importante e molto presente in questa stagione. A volte è venuto anche agli allenamenti e si è sempre mostrato vicino a me e ad Adi Hütter, oltre a essere sempre pronto a sostenere i giocatori, soprattutto negli spogliatoi. È sempre stato coinvolto nelle principali decisioni prese in questa stagione e ci ha aiutato ad andare avanti, soprattutto dopo l’eliminazione dalla Coppa di Francia contro il Rouen, che è stato un momento clou della stagione.

In quel periodo ha fatto delle riunioni con i giocatori più importanti della squadra, con l’allenatore e con me. È sempre stato al nostro fianco e ha svolto un ruolo importante aiutandoci a raggiungere il nostro obiettivo di tornare in Champions League”.

Il presidente Dmitri Rybolovlev con il principe Alberto II © AS Monaco

Il ritorno in Champions League

“Il nostro obiettivo numero uno era quello di riportare il club in Champions League e ce l’abbiamo fatta. La nostra priorità ora è tenere i nostri giocatori migliori, soprattutto in vista di questo torneo prestigioso, dove l’obiettivo sarà quello di superare la fase di campionato. Detto questo, non conosco i desideri di tutti, ma l’obiettivo è davvero quello di mantenere la nostra struttura.

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Probabilmente dovremo rafforzare il nostro staff, soprattutto per prepararci alle partite, perché nella prossima stagione ci saranno otto avversari in più e li affronteremo una sola volta. Sta a noi prepararci per questa grande sfida”.

Per quanto riguarda i titolari: “La prima cosa importante che abbiamo fatto è stata analizzare i club che giocano in Champions League. Per quanto ci riguarda, la formazione attuale è già ottima. Considerando che una squadra che gioca due competizioni mette in campo generalmente tra i 20 e i 21 giocatori, siamo ben equipaggiati. Il Paris, ad esempio, ha schierato solo 19 giocatori in questa stagione per giocare in tre competizioni.

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Se qualcuno se ne andrà, verrà chiaramente sostituito, ma non abbiamo intenzione di aumentare il numero di giocatori. Anche perché contiamo di fare ancora affidamento sul Gruppo Elite, che in questa stagione ci ha fornito molti ragazzi quando ne avevamo bisogno”.

La partecipazione ai Giochi Olimpici

“Chiaramente vogliamo rispettare i desideri dei nostri giocatori e allo stesso tempo soddisfare le esigenze del club. Per questo abbiamo fatto sapere ai giocatori interessati le nostre due condizioni per accettare la partecipazione ai Giochi Olimpici. Prima di tutto, devono andare in vacanza prima dei Giochi, perché finiscono molto tardi e non possiamo permetterci di lasciarli partire. E poi fortunatamente non giocheremo i play-off di Champions League, che avrebbero potuto entrare in conflitto con i Giochi Olimpici”.

Per esempio, se Folarin Balogun venisse selezionato per la Copa America, non potrà partecipare anche alle Olimpiadi. “Non sarebbe giusto per il club avere un giocatore fuori squadra per 60 o 70 giorni durante il precampionato, visto che abbiamo una stagione importante che ci aspetta”.

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© AS Monaco

In attesa della prossima stagione

“Vogliamo continuare a essere forti! L’obiettivo è quello di reclutare nuovi giocatori. A guidare le nostre esigenze sono prima di tutto le nostre prestazioni, che analizziamo costantemente durante tutta la stagione. Io, il team di recruiting, Carlos Aviña, Adi Hütter e gli assistenti allenatori lavoriamo sul calciomercato da febbraio. Abbiamo un piano abbastanza chiaro per quest’estate.

Il nostro precampionato sarà diviso in tre fasi, con le competizioni internazionali a parte. Come all’inizio di ogni stagione, partiamo con un piano, un’idea, e poi le prestazioni dei giocatori parlano subito da sole, quindi riadattiamo il nostro piano a seconda dei risultati”.

L’inizio del calciomercato

“Per quanto riguarda i trasferimenti, abbiamo un’idea di quali posizioni e profili vogliamo assumere, ma, a essere onesto, non credo che l’AS Monaco abbia bisogno di molti altri giocatori. Abbiamo una squadra ben solida, ottime riserve e la prossima stagione non ci saranno la Coppa d’Africa e la Coppa d’Asia, che sono state un grosso peso per noi in questa stagione.

Per ora posso solo dire che nella prima fase dei trasferimenti del calciomercato cambieremo almeno un giocatore in difesa, a centrocampo e in attacco. Quello che è certo è che chi si unirà a noi darà un valore aggiunto alla squadra. Vogliamo giocatori di carattere, capaci di permettere all’allenatore di cambiare il gioco a seconda dell’avversario”.

Una parola su Takumi Minamino e Aleksandr Golovin

“La nostra priorità è tenerli. Sono giocatori molto importanti per il club. Questi due nomi hanno giocato una stagione fantastica, adattandosi molto bene e giocando con un ottimo stile. Conoscevo già Minamino, ma purtroppo non ha iniziato bene la stagione qui all’AS Monaco, quindi c’erano dei dubbi su di lui, ma alla fine ce l’ha fatta. Saremmo davvero molto contenti di vederli restare, soprattutto in vista della Champions”.

E Wissam Ben Yedder?

Con il contratto in scadenza, il futuro di Wissam Ben Yedder all’AS Monaco è ancora incerto. Sono in corso trattative tra il giocatore, il suo agente e il club per decidere se prolungare o meno il contratto.

“Ho parlato con lui ieri (lunedì). È andata bene. Solo io e lui. Abbiamo fatto un bilancio della stagione. La sua permanenza non dipende solo dal club ma anche da lui. L’ho ascoltato, ho ascoltato le sue aspirazioni per il futuro. Non ha ancora le idee molto chiare. Sta prendendo in considerazione diversi aspetti, in termini di carriera e di vita privata.

Un giocatore come lui, che ora è libero, fa gola sul mercato. Conosciamo tutti le sue qualità di attaccante, avrà sempre un posto nella storia del club ed è e sarà rispettato da tutta l’organizzazione, ma non dipende solo da noi. Adesso dobbiamo parlare con il suo agente. Speriamo che la questione si risolva questa settimana. Questo è il mio obiettivo”.

Wissam-Ben-Yedder-min
© AS Monaco

Il ritorno di Djimi Traoré a Monaco

“Abbiamo già un nuovo allenatore per il Gruppo Elite, che sarà Djimi Traoré. Siamo molto contenti, perché, oltre ad essere un ex giocatore dell’AS Monaco, condividiamo la stessa visione di gioco. È proprio quello che stavamo cercando e ha una grande esperienza nella formazione dei giocatori, soprattutto grazie al suo periodo al Nordsjaelland. Non vediamo l’ora di dargli il benvenuto.

Sarà quindi l’allenatore del Gruppo Elite, mentre Damien Perrinelle rimarrà nello staff come assistente allenatore. Quando l’AS Monaco ha ideato questo progetto, ci sono state molte discussioni e non poche critiche. A distanza di tre anni, vediamo che altri giocatori hanno preso la stessa direzione, per prepararsi al meglio alla transizione tra la formazione e il mondo professionale”.

Il caso Mohamed Camara

Domenica scorsa, nella partita contro il Nantes, Mohamed Camara ha suscitato non poche polemiche per aver coperto il logo anti-omofobia sulla sua maglia durante un fine settimana che la Ligue de Football Professionnel aveva dedicato alla lotta contro l’omofobia. Il centrocampista non ha neanche preso parte alla foto pre partita in cui le squadre del Monaco e del Nantes hanno posato davanti allo slogan arcobaleno.

“Siamo un club e sosteniamo le iniziative della Ligue. Ho chiamato Arnaud Rouger (il direttore generale della Ligue) martedì mattina. Gli ho porto le mie scuse e quelle del club. Mohamed lo ha fatto per motivi religiosi e noi rispettiamo tutte le religioni. Ma siamo davvero molto dispiaciuti per questo episodio e non lo appoggiamo. È una questione molto delicata.

In generale, dall’inizio della stagione abbiamo preso delle sanzioni per vari motivi, ma le abbiamo gestite internamente. Non ne abbiamo parlato in pubblico e preferisco continuare così. La prossima stagione non si ripeterà. Questi temi ci stanno molto a cuore. Questo episodio non deve offuscare l’immagine del club, che sta facendo un sacco di cose belle.

Non temo sanzioni contro l’AS Monaco. Vedremo cosa succederà, ma non sarebbe giusto punire il club. È stata una decisione personale. Non rispecchia l’AS Monaco, anche se rispetto tutte le opinioni. Perché nessuno del club gli ha detto nulla? Probabilmente i giocatori lo hanno visto nello spogliatoio, ma nessuno ci ha fatto caso prima che scendesse in campo. Non si possono controllare tutti. Ci è sfuggito. Dobbiamo migliorare”.

Mohamed Camara © AS Monaco

Una possibile vendita del club?

“Non è un segreto che ci sia una trattativa in corso, ma non influisce sul nostro lavoro quotidiano. Non è motivo di instabilità. Continuiamo a lavorare seguendo il nostro percorso. Lavoro e penso al futuro. Non posso controllare ogni decisione. Speriamo che si concluda tutto il prima possibile. Prima sapremo l’esito, meglio sarà per il club, così da avere una visione chiara per il futuro. Per quanto riguarda il calciomercato, ci atteniamo ai piani che abbiamo e, se dovesse succedere qualcosa, faremo degli aggiustamenti”.

Il centenario del club si avvicina

“A proposito del Centenario, abbiamo in programma diversi eventi nel corso della stagione. In particolare, ci sarà una partita per celebrare l’anniversario, ma anche delle maglie speciali, che strizzeranno l’occhio alla ricca storia dell’AS Monaco. Organizzeremo anche qualcosa con gli ex giocatori e allenatori del club. La stagione del centenario non sarà quindi “liquidata” in un solo giorno, ma ci saranno celebrazioni durante tutto l’anno”.

Dmitri Rybolovlev, il Principe Alberto II e Thiago Scuro nello spogliatoio dei giocatori dopo la vittoria sul Nantes di domenica scorsa © AS Monaco