Intervista

Intervista a Jacky Ickx: “Ormai Charles Leclerc è parte del patrimonio italiano”

Jacky-Ickx
Jacky Ickx

Abbiamo incontrato Jacky Ickx, il 6 volte campione della 24 ore di Le Mans e una vera leggenda della Formula 1. Ci ha confidato cosa pensa di Lewis Hamilton, di Charles Leclerc e della Formula 1 del futuro.

Pubblicità

Jacky, cosa pensa dei traguardi di Hamilton in F1?

Ogni dieci anni, c’è sempre un pilota che lascia il segno. Lewis Hamilton è un vero spettacolo. Vincere 92 gare (93 ora che ha vinto il GP di Imola, ndr) e conquistare altrettante pole position (97, ndr), è una cosa incredibile. Certo, dipende anche molto dalla scuderia, ma non credo che il talento di Hamilton possa essere messo in discussione. I suoi compagni di squadra, per esempio, non sono mai riusciti a batterlo durante tutto l’anno.

Che dire allora di Nico Rosberg?

È vero. Hamilton ha battuto tutti tranne Nico Rosberg nel 2016. È stata una dimostrazione del talento di Rosberg, che ha soffiato il titolo ad Hamilton pur guidando la stessa vettura. Un evento incredibile. E poi essere capaci di dire “È finita, mi fermo qui”, quando si è all’apice della carriera, come ha fatto lui… è stata una scelta decisamente memorabile che si è meritata tutto il mio rispetto. Era il migliore nella sua disciplina, ma ha capito che era meglio ritirarsi nel fiore degli anni.

Tornando ad Hamilton, pensa che sia il miglior pilota nella storia della F1?

Non credo che nessuno possa affermare una cosa del genere. Le circostanze sono cambiate, l’attrezzatura è cambiata, così come il fattore di rischio. Juan Manuel Fangio, cinque volte campione mondiale di F1, resta sempre un idolo per me. Ai suoi tempi la Formula 1 era più simile a un campo di battaglia. Penso che quello che riesce a ottenere Hamilton, sia in pista che fuori, sia strepitoso. La sua lotta contro il razzismo e i suoi ideali lo elevano a tutto un altro livello. Non ha paura di combattere per un mondo migliore, senza perdere la concentrazione in pista. È davvero ammirevole.

Mi dispiace molto vedere la Ferrari che arranca in questa stagione”

E Charles Leclerc?

Charles Leclerc è una vera benedizione per Monaco. I riflettori sono sempre puntati su di lui, anche se Hamilton sta vincendo il campionato. Ora che fa parte del patrimonio italiano, potrebbero anche rubarvelo (ride). Comunque è vero quello che si dice, che ha il potenziale per essere campione del mondo. Ma gli servono anche i mezzi giusti per raggiungere l’obiettivo, e non è questo il caso, al momento. Ma quando vedi tutto quello che riesce a fare con la sua monoposto… Ha un talento immenso. E questo suo talento salta subito all’occhio se lo paragoniamo a Vettel, quattro volte campione del mondo. Se Charles Leclerc arriva in quarta posizione e Vettel all’undicesima… con un distacco così grande evidentemente la stoffa non gli manca.

Anche lei è un ex pilota Ferrari, le dispiace vederla così in questa stagione?

Se sei così fortunato da aver gareggiato per Ferrari, il team di Maranello resterà sempre una parte di te. Quindi sì, come tutti quelli che hanno fatto parte della Ferrari in passato, mi dispiace molto vedere la squadra arrancare questa stagione. La scuderia per eccellenza deve sempre dare l’esempio, in ogni stagione di F1.

Alcune case automobilistiche guardano al presente, ovvero alla Formula E”

Prova lo stesso piacere del passato nel guardare la Formula 1, ora che la tecnologia è così presente nella competizione?

Penso che una delle difficoltà della F1 di oggi sia capire le regole e troppe regole uccidono il divertimento. L’industria automobilistica è cambiata e con lei anche il ruolo degli sponsor. Viviamo in un’epoca completamente diversa e la Formula 1 deve trovare il suo posto. Alcune case automobilistiche guardano al presente, ovvero alla Formula E, che è la naturale evoluzione di questa industria. Prendi Honda, per esempio, ha annunciato che smetterà di produrre motori F1 entro il 2021. È una brutta notizia per la Formula 1, come la griglia di partenza, che ormai conta solo 20 vetture. Alla fine, la decisione spetterà sempre al pubblico. Se il pubblico c’è, siamo nella giusta direzione, altrimenti…

Sa da cosa è attirato il publlico oggi?

(Sorride) No. Sono curioso.

Dalle corse virtuali…

È decisamente troppo per me (ride). Ma se il pubblico si diverte a guardare queste gare, ben venga! Non vivo con la nostalgia dei tempi che furono. Se chiunque può sfidare virtualmente Charles Leclerc, allora perché no. Charles è un degno rappresentate dello spirito dei suoi tempi, parla ai giovani. Per me ormai è troppo tardi, va oltre le mie capacità (sorride).

>>LEGGI ANCHE: Louis Ducruet: “Gli eSport richiedono abilità intellettuali, riflessi e resistenza, per me sono uno sport”

 

Traduzione a cura di Valentina Alia