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Il Principe Alberto II e la Principessa Charlène inaugurano il nuovo Collège Charles III

Dopo aver svelato la targa inaugurale alla presenza di Didier Guillaume, Ministro di Stato, Mons. Dominique-Marie David, Arcivescovo di Monaco e delle autorità monegasche, il Principe e la Principessa hanno fatto un tour della scuola visitando la mensa, l'anfiteatro e 2 aule © Eric Mathon / Palazzo del Principe

Giovedì 12 settembre, il Principato ha celebrato l’apertura del Collège Charles III, un istituto moderno e ambizioso che simboleggia l’impegno di Monaco per l’istruzione. Alla presenza del Principe Sovrano e della Principessa Charlène, oltre che di numerose altre personalità, l’evento è stato definito dal Ministro di Stato Didier Guillaume come un momento raro e simbolico per Monaco.

L’inaugurazione del nuovo Collège Charles III segna una tappa importante per il Principato. Questo nuovo istituto, un vero e proprio gioiello architettonico ed educativo, è un chiaro segno della volontà del Governo del Principe di porre l’istruzione al centro delle sue priorità.

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“Non capita tutti i giorni di inaugurare una nuova scuola”, ha detto il Ministro di Stato nel suo discorso. Questo istituto è il frutto di cinque anni di progettazione e otto anni di lavori, per soddisfare i più alti standard tecnici e ambientali.

Un luogo di apprendimento moderno e multifunzionale

Progettato per ospitare tra i 1.200 e i 1.500 studenti, il Collège Charles III si distingue per il suo approccio didattico innovativo, che comprende nuove tecnologie e una disposizione flessibile delle aule. Lungi dal limitarsi all’insegnamento accademico, questo progetto si inserisce in un approccio globale all’istruzione, volto a formare individui dotati di senso critico e obiettività.

L’edificio di 23.805 m², che ha ottenuto la certificazione di alta qualità ambientale, privilegia il benessere di studenti e insegnanti. Le infrastrutture includono una palestra, una piscina, un anfiteatro da 300 posti e una mediateca, creando un ambiente favorevole all’apprendimento, alla cultura e allo sport.

“Stiamo facendo tutto il possibile per garantire che questa struttura polivalente possa accogliere un’ampia gamma di progetti culturali e sportivi, in linea con la tradizione umanistica. Versatilità e serenità sono le caratteristiche innegabili di questo ambiente didattico e di svago. Perché una scuola è sicuramente un luogo di apprendimento, ma anche un luogo di vita”, ha proseguito il Ministro di Stato.

Una sfida architettonica e tecnica

Situato su un terreno atipico lungo 250 metri, il Collège Charles III ha richiesto un progetto particolarmente ingegnoso. La struttura in acciaio da 1.300 tonnellate e i suoi 40.000 bulloni testimoniano la complessità tecnica del progetto. Gli architetti monegaschi Christian Curau e François Lallemand hanno accettato la sfida di creare uno spazio ottimizzato in un contesto urbano ad alta densità.

Inoltre, la nuova scuola si distingue per le sue aree pedonali alberate, parte di un approccio sostenibile per migliorare la qualità della vita di alunni e personale.

Un impegno forte per l’istruzione e non solo

La nuova scuola non è solo un luogo di apprendimento. È anche un luogo di vita e di crescita personale, che offre agli studenti un’apertura alla cultura e allo sport.

La parete da arrampicata di 67 m² e l’ampia varietà di impianti per lo sport sono in linea con la tradizione sportiva del Principato, mentre la mediateca e le sale di arte e di musica incoraggiano la creatività e lo sviluppo intellettuale.

“In un’epoca in cui siamo sempre più incollati agli schermi dei nostri cellulari, è legittimo preoccuparsi di questa dipendenza collettiva. La tecnologia digitale è ovviamente un passo avanti, ma lo sport e le discipline artistiche e culturali sono altrettanto importanti.

Qui gli studenti hanno tutto ciò che serve per staccare il naso dallo schermo e dedicarsi a tante altre attività. Approfittatene. Si dice che istruire vuol dire stuzzicare la curiosità. Quindi, cari studenti del Collège Charles III, siate curiosi, siate immensamente curiosi”, ha concluso Didier Guillaume.

Crediti fotografici: Eric Mathon / Palazzo del Principe / Governo del Principe.