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Cos’è successo al Rolex Monte-Carlo Masters 2021

Rolex Monte-Carlo Masters

Domenica scorsa, con la vittoria di Stefanos Tsitsipas, si è concluso il Rolex Monte-Carlo Masters. In un contesto un po’ particolare, senza la presenza del pubblico, e con le eliminazioni a sorpresa di Rafael Nadal e Novak Djokovic, il più prestigioso tra i Masters 1000, quest’anno è stato ricco di colpi di scena. Ecco i tre eventi principali che hanno segnato l’edizione 2021.

La vittoria di Stefanos Tsitsipas

Era da tempo che l’aspettava, la prima vittoria ai Masters 1000, ed è avvenuta proprio sulla Rocca ad appena qualche chilometro dalla Mouratoglou Academy, il suo campo base durante l’anno. Stefanos Tsitsipas ha conquistato il suo primo titolo della categoria sul suo terreno di gioco preferito, sconfiggendo Andrey Rublev in finale (6-3, 6-3). “Ho vissuto la settimana più bella della mia vita”, ha confessato. E a buon ragione. Dopo la vittoria del Masters 2019, il quinto tennista al mondo era già arrivato due volte in finale ai Masters 1000 ma senza conquistare il titolo (Toronto 2018, Madrid 2019).

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Questa volta, dopo l’eliminazione di Rafael Nadal e Novak Djokovic, il tennista greco di 22 anni è arrivato in finale a Monaco per conquistare il titolo più bello della sua giovane e promettente carriera. Il trofeo, vinto anche dalla madre, Julia Salnikova, nel 1981 nella categoria junior, è ciò che serve per lanciare una volta e per tutte la carriera di questo appassionato di fotografia dal fantastico rovescio a una mano. Arriverà persino a spodestare il re Nadal al Roland-Garrosa tra qualche settimana? Vedremo!

Gli errori del duo Djokovic-Nadal

Tutti avevano scommesso su una finale tra il numero uno al mondo, vincitore dell’Open di Australia 2021, e il miglior giocatore della storia su terra battuta, undici volte campione nel Principato. Ma né Novak Djokovic, né Rafael Nadal sono arrivati in semifinale. Entrambi di ritorno a Monaco dopo una lunga pausa a seguito degli Open di Australia, Djokovic e Nadal non hanno mostrato il giusto ritmo in gara, al contrario di Andrey Rublev, reduce da una semifinale a Miami qualche giorno prima del suo ingresso in gara nel Principato.

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Irriconoscibile nel match contro Dan Evans agli ottavi di finale (6-4, 7-5), il tennista serbo ha vissuto un vero e proprio incubo sul campo centrale del Monte-Carlo Country Club, come ha sottolineato lui stesso, con delusione, in conferenza stampa. “A essere sincero è stata una delle partite peggiori, la performance peggiore degli ultimi anni”. Il giocatore di Maiorca, invece, dopo un ingresso sbrigativo contro Federico Delbonis (6-1, 6-2), e una vittoria confusa contro Grigor Dimitrov, ha ceduto ai colpi inferti da Andrey Rublev (6-2, 4-6, 6-2) ai quarti di finale. Il Roland-Garros sembra essere più incerto che mai!

L’ascesa di Andrey Rublev

Da qualche settimana, il 23enne numero 7 del mondo non smette di stupire. Nonostante essere arrivato ai quarti di finale agli Open di Australia, Rublev non è riuscito a conquistare il suo primo titolo nei Masters 1000. Il tennista russo ha comunque lasciato il segno per aver avuto la meglio nell’incontro con Rafael Nadal. Famoso per il suo dritto potentissimo, malgrado la sconfitta in finale contro Tsitsipas, Andrey Rublev ha vissuto sulla Rocca una settimana da sogno.

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Le incredibili performance che ci ha regalato fanno del tennista moscovita una seria minaccia per i prossimi tornei, a cominciare dagli Open di Francia a fine maggio. Con Daniil Medvedev (ATP n°2), e senza dimenticare Karen Khachanov (ATP n°23) e Aslan Karatsev (ATP n°28), nei prossimi anni il tennis russo potrebbe essere sotto una buona stella.

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