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I Boustany: una famiglia tanto potente quanto discreta, simbolo delle relazioni tra Monaco e il Libano

Il settore alberghiero e la vena artistica sono nel sangue della famiglia Boustany © Hôtel Métropole Monte-Carlo
Il settore alberghiero e la vena artistica sono nel sangue della famiglia Boustany © Hôtel Métropole Monte-Carlo

Dal patriarca Nabil Boustany, artefice della rinascita dell’Hôtel Métropole Monte-Carlo, al figlio collezionista Majid, grande ammiratore del lavoro di Francis Bacon, e al fratello Fadi, che porta avanti l’eredità alberghiera del padre, la famiglia Boustany è tanto discreta quanto profondamente legata al Principato e alla Famiglia Principesca.

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Secondo Francis Bacon, “la cosa più importante (era) ammirare dipinti, leggere poesie o ascoltare musica. Non per comprendere o conoscere, ma per provare qualcosa”.

Il 28 ottobre, anniversario della nascita del pittore britannico e amante del Principato di Monaco, la Francis Bacon MB Art Foundation ha festeggiato il suo decimo compleanno: un’occasione per “provare” ancora una volta tutta la potenza dell’opera di uno dei più grandi artisti del XX secolo, grazie a una serie di eventi organizzati per l’occasione.

Fondata nel 2014 da Majid Boustany, la Fondazione dedicata a Francis Bacon è diventata in breve tempo una vera e propria istituzione nel Principato, paragonabile solo a una serata di antologia all’Hôtel Métropole Monte-Carlo. Albergo iconico, il Métropole ha iniziato quest’anno un’importante serie di lavori, dopo aver ricevuto due “chiavi” dalla celebre Guida Michelin – un riconoscimento che si aggiunge alle due “stelle” già assegnate al ristorante dell’hotel, Les Ambassadeurs di Christophe Cussac.

Un altro successo per la famiglia Boustany, visto che l’hotel è di proprietà di Majid e di suo fratello Fadi. Una famiglia tanto discreta quanto potente a Monaco, da quando il suo patriarca, Nabil Boustany, si è stabilito nel Principato negli anni Settanta.

Nabil Boustany, il capostipite della dinastia

Nato in Libano nel 1924, Nabil Boustany proviene da una lunga stirpe di statisti, ecclesiastici e studiosi libanesi: tra gli antenati della famiglia Boustany spicca Boutrous al-Boustany, eroe del rinascimento arabo. Dopo essersi lanciato nella politica libanese, l’immobiliarista ha messo gli occhi su Ginevra e poi su Monte Carlo: “l’Hôtel Métropole era in vendita (…). L’affare fu concluso in tempi brevi”, ha ricordato negli ultimi giorni della sua vita.

Dopo l’acquisto, l’imprenditore avviò una ristrutturazione durata diversi anni, al termine dei quali il Métropole fu inaugurato in pompa magna anche alla presenza del Principe Ranieri III. L’hotel si affermò rapidamente come struttura di fama internazionale, attirando l’élite di tutto il mondo.

Legato alla famiglia principesca e amico intimo di Ranieri III, che lo andava a trovare ogni anno nella sua proprietà libanese di Debbiyeh, Nabil Boustany fu eletto deputato in Libano nel 1992, anno in cui trascorse la maggior parte dei suoi giorni in patria. Dall’anno successivo, delegò la gestione operativa dei suoi affari monegaschi ai due figli, Fadi e Majid.

Fadi Boustany (a sinistra), suo padre Nabil e suo fratello Majid negli anni ’90 – via Hotels Magazine

A Beirut, dove viveva in quel periodo, l’imprenditore si dedicava alla ricostruzione della capitale libanese e all’ attività umanitaria. La Nabil Boustany Foundation, creata nel 2006 insieme al figlio Fadi, si occupa di salvare e ristrutturare diverse centinaia di chiese in Libano.

Alla sua morte, nel 2009, Nabil Boustany ha lasciato in eredità ai figli un vero e proprio impero commerciale e turistico da diversi miliardi di dollari: tra questi, l’Hôtel Métropole Monte-Carlo, che con il suo stile Belle-Époque e le sue splendide suite progettate dall’architetto d’interni Jacques Garcia è uno dei fiori all’occhiello dell’industria alberghiera monegasca.

Senza dimenticare la spa Givenchy, l’area piscina progettata da Karl Lagerfeld e il ristorante Yoshi, l’unico giapponese stellato della Costa Azzurra; per non parlare del centro commerciale Metropole e delle sue 80 boutique di moda, lusso, alta tecnologia e gioielleria. Sono tutti luoghi simbolo della vita monegasca, che contribuiscono ad accrescere l’attrattiva del Principato oltre i suoi confini.

Fadi Boustany, l’hôtellerie nel sangue

Le proprietà della famiglia Boustany eccellono nel Principato di Monaco e non solo, anche se i membri della famiglia sono noti per la loro discrezione. Sono una famiglia molto discreta, estremamente intelligente e saggia, con una visione chiara di ciò che vogliono realizzare”, afferma Serge Ethuin, direttore generale del Métropole, in un’intervista a Hotels Magazine.

È tutto intenzionale”, aggiunge nello stesso articolo il consulente del lusso David Richey, secondo il quale “l’hotel, così come è oggi, è interamente opera di Fadi” Boustany. Nato nel 1967 nel villaggio di Dibbiyeh, il residente monegasco ha la nazionalità svizzera e libanese. All’inizio degli anni ’90, Fadi studia presso la prestigiosa Università di Cambridge, dove è uno dei primi studenti a partecipare al programma MBA del campus britannico.

Questa sua esperienza universitaria, lo porterà, nel 2018, a finanziare la costruzione di un nuovo edificio della Business School di Cambridge, che in cambio ha intitolato un’aula al suo benefattore.

Fadi Boustany – via Hotels Magazine

Fadi è stato un brillante membro del nostro gruppo quando eravamo tutti insieme a Cambridge”, ricorda uno dei suoi compagni di corso, “e da allora è rimasto un amico generoso e illuminante. La sua generosa donazione è un esempio per tutti noi”. Fadi Boustany intende portare avanti il lavoro del padre, mantenendo la sua stessa discrezione e la stessa attenzione per le persone.

Descritto da Jean-Claude Messant, del Royal Mansour Marrakech, come “cordiale e amichevole, privo di egocentrismo, (e come) un manager intelligente”, Fadi preferisce, per sua stessa ammissione, “investire il (suo) denaro nella realizzazione di qualcosa di straordinario e lasciare che siano gli altri a promuoverlo. Ci vuole un po’ più di tempo, ma quando funziona, funziona”, ha dichiarato in una rarissima intervista del 2018 rilasciata a Hotels Magazine.

Vivere felicemente vuol dire vivere in modo discreto…

Majid Boustany, un’eredità artistica

Una filosofia di vita a cui sembra ispirarsi anche il fratello di Fadi, Majid. Nato nel 1966 anche lui nel villaggio di Dibbiyeh e comproprietario, insieme al fratello, dell’Hôtel Métropole Monte-Carlo, Majid Boustany ha scelto di dedicare la sua vita all’arte. E più precisamente all’arte di Francis Bacon.

Una passione nata dall’incontro con le opere del pittore durante una visita alla famosa Tate Gallery di Londra: “quando Bacon ha fatto irruzione nella mia vita, sono rimasto affascinato da questo gigante singolare, inclassificabile, autodidatta e intransigente, le cui tele sollevano interrogativi brucianti”, ha confidato l’instancabile collezionista alla redazione di Monaco Tribune nell’aprile 2022.

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Majid Boustany – © Francis Bacon MB Art Foundation

Non sorprende, quindi, che nel 2014 Majid Boustany abbia scelto di dedicare la maggior parte dei suoi investimenti alla promozione dell’opera dell’artista britannico. Alla presenza del Principe Alberto II, ha inaugurato proprio a Monaco, presso Villa Elise, la sola e unica fondazione interamente dedicata al lavoro di Francis Bacon.

Il progetto di una vita”, per Majid Boustany, secondo cuil’idea di creare a Monaco l’unica fondazione al mondo dedicata all’opera di Francis Bacon è sembrata ovvia, visto che l’artista ha vissuto nel Principato alla fine degli anni ’40 e ha continuato a tornarvi per lunghi soggiorni nel corso della sua vita“.

Questa istituzione privata senza scopo di lucro rappresenterà una nuova realtà culturale sulla scena monegasca”, ha dichiarato il collezionista nel 2014. E aveva assolutamente ragione: con una collezione di oltre 3.500 opere, la Francis Bacon MB Art Foundation si è affermata, nei dieci anni della sua esistenza, come punto di riferimento per la ricerca, lo studio e la divulgazione dell’opera del pittore.

La divulgazione dell’opera di Francis Bacon è, e sarà sempre, una delle mie massime priorità”, afferma Majid Boustany, che “si augura anche che le future ricerche e il sostegno a progetti legati a Bacon possano rivelare aspetti ancora poco conosciuti di questo artista unico”.

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Dominic Moross, finanziatore privato; Francisco Diaz, amministratore delegato della Fondazione Cuomo; Olivier Wenden, vicepresidente e amministratore delegato della FPA2 e Majid Boustany per la Fondazione Boustany, hanno formalizzato il loro sostegno al programma Re.Generation firmando un accordo di partenariato lunedì 15 maggio 2023 – © FPA2

Oltre alla sua passione per Bacon, il maggiore dei fratelli Boustany si è dimostrato anche un eccezionale mecenate. Nel 2020, Majid Boustany ha donato oltre due milioni di euro all’Ecole du Louvre. Un’iniziativa definita dall’ex ministro francese della Cultura, Franck Riester, come “la più grande mai realizzata per un istituto di istruzione superiore gestito dal ministero della Cultura”.

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Noto per la sua discrezione, qualità rara per un mecenate, e per i suoi investimenti personali nel campo della ricerca e della tutela del patrimonio artistico, Majid Boustany ha anche lanciato la creazione di una borsa di ricerca al Louvre e del Premio Denon.

Infine, nel 2020 il mecenate ha creato un fondo omonimo all’interno del Fondo di dotazione del Museo del Louvre, dedicato alla tutela e alla promozione delle collezioni dell’istituzione parigina.

Monaco-Libano: un legame indissolubile

Ormai residente monegasco, Majid Boustany non manca mai di condividere la sua generosità con il Principato. Nel 2021, il collezionista ha donato un dipinto di Francis Bacon alla mediateca di Monaco; qualche anno prima, nel 2016, ha contribuito all’allestimento di una mostra dedicata all’artista figurativo al Grimaldi Forum.

Majid Boustany con il Principe Alberto II © Francis Bacon MB Art Foundation

Iniziative del tutto naturali per colui che nel 2015 è stato nominato Ufficiale dell’Ordine al Merito Culturale dal Principe Alberto II in persona. Nelle nostre pagine, ha descritto il rapporto tra la sua famiglia e Monaco come “un legame estremamente forte. La mia famiglia vive qui da oltre quarant’anni e sono profondamente legato al Principato e alla Famiglia Principesca”.

Questo legame singolare riflette quello del Principato e dei suoi abitanti con il Libano, patria della famiglia Boustany. Che si tratti di semplici visite in Libano di funzionari monegaschi nell’ambito della cooperazione bilaterale tra i due Paesi, del sostegno morale, materiale o finanziario in seguito alla terribile esplosione nel porto di Beirut nell’agosto 2020 – grazie in particolare all’associazione Les Amis du Liban Monaco – o, più recentemente, degli aiuti d’emergenza alla popolazione libanese colpita dalla guerra in Medio Oriente, il legame tra il Principato e la terra dei cedri ha resistito e si è rafforzato nel corso degli anni. Un legame tanto potente quanto discreto, proprio come la famiglia Boustany.